Katarina Johnson Thompson (foto The Telegaph)
Katarina Johnson Thompson (foto The Telegaph)

Katarina Mary Johnson Thompson ha vinto il titolo più importante della sua carriera ai Campionati del Mondo di Doha 2019, dove ha trionfato nell’eptathlon migliorando il record britannico della connazionale Jessica Ennis Hill con 6981 punti.

Con il trionfo nella splendida due giorni al Khalifa Stadium Katarina ha coronato un palmares molto ricco che comprende, a 26 anni, due titoli europei indoor nel pentathlon a Praga 2015 e a Glasgow 2019, l’oro mondiale indoor a Birmingham 2018, la vittoria ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast 2018, l’argento agli Europei di Berlino 2018, la vittoria nel salto in lungo ai Mondiali Juniores di Barcellona 2012 e l’argento sempre nel lungo ai Mondiali Indoor di Sopot 2014.

Katarina è nata a Liverpool nel sobborgo di Woolton il 9 Gennaio 1993. La madre Tracey è stata una ballerina inglese. Il padre Ricardo, morto nel Novembre 2017, era originario di Nassau (capitale delle Bahamas). I genitori si sono separati quando Katarina aveva un anno.

Katarina visse a Nassau quando era bambina prima di trasferirsi a Liverpool, dove frequentò la St. Mark’s Catholic School. Cominciò la sua carriera sportiva durante le Primary School.

Mi accorsi per la prima volta del mio talento ai Catholic Championships dove realizzai il mio primato personale nel salto in alto. Arrivò tutto naturalmente perché non ero ancora seguita da un allenatore. Mia madre era una ballerina e voleva che ballassi anch’io.

Era una showgirl e conobbe mio padre alle Bahamas durante uno dei suoi viaggi in giro per il mondo. Mi portava alle lezioni di ballo quando ero piccola ma non mi piaceva molto. Ero un “tomboy” (maschiaccio) e mi divertivo a giocare a calcio con i bambini. Di solito facevo il portiere.

Sono figlia unica e ho sempre vissuto con mia madre. Sono maturata velocemente. Mia madre non era molto appassionata di atletica ma ora è una delle più grandi fan. Mi segue in tutte le gare anche all’estero. È più nervosa di me quando gareggio e aggiorna sempre tutta la mia famiglia su quello che faccio”.

Grande talento giovanile

Katarina gareggia fin dagli esordi per il team di atletica locale dei Liverpool Harriers. Il suo primo allenatore è stato Mike Holmes, che seguì in passato il saltatore in alto di Liverpool Steve Smith, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e ai Mondiali di Stoccarda 1993 e saltatore di grande talento con un record personale di 2.37m.

Holmes incominciò a lavorare con Katarina dal 2008, quando la giovane ragazza di Liverpool si affacciò sulla ribalta dell’atletica britannica vincendo una gara di 300 metri e battendo la sorellina di Christine Ohuruogu.

Johnson Thompson ha debuttato sulla scena internazionale nel 2009, anno in cui vinse il titolo mondiale under 18 nell’eptathlon alla Raiifeisen Arena di Bressanone.

Ho un ricordo splendido di Bressanone, un posto davvero incantevole. Fu il mio esordio in una grande manifestazione internazionale in uno stadio circondato dalle montagne”.

Esordio da senior a Desenzano

Perse quasi tutta la stagione 2010 per un infortunio alla rotula. Nel 2012 tornò in Italia per gareggiare al Multistars di Desenzano del Garda, tappa italiana del Challenge di Prove Multiple della Federazione Internazionale organizzato da Gianni Lombardi e dalla figlia Barbara.

In quell’occasione l’eptatleta inglese si classificò terza con 6007 punti migliorando il primato britannico under 20 detenuto dalla connazionale Jessica Ennis Hill, che conquistò due vittorie a Desenzano nel 2007 e nel 2009.

Il titolo mondiale juniores e la prima Olimpiade

Nelle settimane successive Johnson Thompson realizzò il minimo per le Olimpiadi di Londra 2012 stabilendo 6248 punti nel meeting di Kladno in Repubblica Ceca. Nel Luglio 2012 vinse il titolo mondiale under 20 a Barcellona nel salto in lungo con l’eccellente misura di 6.81m.

Ha fatto il debutto olimpico alle Olimpiadi di Londra classificandosi quattordicesima con 6267 punti davanti al pubblico di casa nella gara vinta dall’altra campionessa locale Jessica Ennis Hill con il record britannico (6955 punti) nel giorno definito dai giornalisti inglesi come il Super Saturday dell’atletica britannica.

Questi grandi risultati le hanno permesso di vincere il premio di Migliore Atleta Europea dell’anno a livello under 23.

A 19 anni ho migliorato il primato britannico juniores di Jessica Ennis Hill. Essere paragonata a Jessica è sempre stato un onore e non mi ha mai messo pressione.

E’ sempre stata molto gentile nei miei confronti e mi ha mandato un messaggio di incoraggiamento quando ero infortunata prima dei Giochi del Commonwealth del 2014. Per me Jess non è mai stata una rivale. Ho sempre avuto rispetto per lei.

Non avrei mai immaginato di poter gareggiare contro di lei, ma improvvisamente ho avuto l’opportunità di gareggiare alle Olimpiadi di Londra a 19 anni. I progressi che ho fatto per raggiungere questo livello sono stati pazzeschi.

Ho visto tante volte le immagini di quei giorni. Il London Olympic Stadium rimarrà un luogo speciale nel mio cuore e ancora adesso provoca in me molte emozioni. Avevo 18 anni ed essere lì è stato per me come vincere la medaglia d’oro”.

L’anno successivo KJT ha vinto il titolo europeo under 23 nell’eptathlon con 6215 punti ed è stata brillante protagonista dei Campionati Mondiali di Mosca 2013 dove si è classificata quinta con 6449 punti a soli 28 punti dalla medaglia di bronzo dell’olandese Dafne Schippers grazie a quattro record personali individuali realizzati nei 200 metri, nel salto in lungo, nel lancio del giavellotto e negli 800 metri.

I Mondiali di Mosca sono stati la gara più incerta perché eravamo in quattro a lottare per la medaglia di bronzo. Il momento speciale di quella gara è stato il record personale sugli 800 metri”.

Nel Luglio 2014 Johnson Thompson ha vinto per la prima volta in carriera l’Hypo Meeting di Goetzis migliorando il record personale di oltre 200 punti con 6682 punti e ha stabilito il primato personale nel salto in lungo con 6.92m a 21 anni.

In precedenza le uniche due vincitrici britanniche a Goetzis sono state Denise Lewis nel 1997 e Jessica Ennis Hill nel 2012.

Quando ho vinto a Goetzis ero al settimo cielo. Aggiungere il mio nome nella hall of fame all’ingresso dello Stadio Moesle ha significato molto per me. Goetzis è la più grande gara di prove multiple al fuori dei Mondiali, delle Olimpiadi e degli Europei.

Il giorno prima organizzano sempre una bella festa dove veniamo presentati al pubblico e alle autorità locali. Ricordo quando hanno proiettato le immagini dei vincitori delle passate edizioni di Goetzis come Daley Thompson, Denise Lewis, Carolina Kluft e Jessica Ennis”.

Record mondiale indoor sfiorato

Nel corso della stagione indoor 2015 Katarina stabilì due primati personali al coperto nel salto in alto con 1.96m ai Campionati britannici di Sheffield e nel salto in lungo con 6.93m al British Grand Prix di Birmingham.

Vinse la medaglia d’oro agli Europei Indoor di Praga con 5000 punti stabilendo il record britannico dl pentathlon e la seconda migliore prestazione mondiale di sempre a soli 13 punti dal record mondiale detenuto dall’ucraina Natalya Dobrynska.

Ai Mondiali di Pechino vinse il salto in alto e i 200 metri e realizzò i personali nei 200 metri e nel getto del peso ma commise tre nulli nel salto in lungo dopo essersi portata al secondo posto alle spalle di Jessica Ennis al termine della prima giornata.

I Mondiali di Pechino e le Olimpiadi di Rio sono stati un duro colpo. Avevo lavorato duramente per arrivare al massimo della forma per i Mondiali dopo una brillante stagione indoor nella quale ero andata vicina al record del mondo. Credevo di poter vincere ma ho avuto degli infortuni.

Ero in buona posizione per salire sul podio ma ho ceduto. Avevo 21 anni ed è stata una delusione difficile da digerire. Per aggiungere sale alla ferita mi sono infortunata all’adduttore durante la prova del giavellotto del meeting di Talence. La stagione outdoor 2015 è stata la peggiore della mia carriera”.

Tornò a gareggiare al meeting di Goetzis nel Maggio 2016 tre mesi dopo aver subito un intervento chirurgico al ginocchio e si classificò al sesto posto con 6304 punti qualificandosi per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Nella sua seconda partecipazione olimpica si classificò sesta con 6523 punti dopo aver stabilito il primato britannico nel salto in alto con 1.98m.

La stagione 2017 è stata piena di problemi sia a livello sportivo sia personale. Ai Mondiali di Londra sognava di salire sul podio davanti al pubblico di casa ma la gara dell’eptathlon non è andata secondo le aspettative.

Proprio nel salto in alto ha incontrato le maggiori difficoltà e non è andata oltre un salto da 1.80m prima di commettere tre errori a 1.86m.

Alla fine delle due giornate ha concluso al quinto posto con 6558 punti. Ha gareggiato anche nella finale del salto in alto individuale classificandosi quinta con 1.95m.

Dopo i Mondiali di Londra ero delusa. E’ stato uno dei momenti più bassi della mia carriera ma da questa esperienza negativa sono maturata. Nel salto in alto ho perso 200 punti proprio nella mia specialità. Il 2017 è stato un anno molto brutto per me. Mio padre, che viveva alle Bahamas, è morto in Novembre.

Venivo da un periodo di delusioni a livello sportivo e da una serie di infortuni, non avevo più fiducia e non volevo allenarmi. La mia testa era in confusione. E’ stato un periodo molto triste ma questi momenti difficili sono stati come una sveglia. Ho capito che dovevo cambiare il mio modo di vivere.

Il trasferimento a Montpellier

La svolta della sua carriera coincise con la decisione di lasciare il coach Mike Holmes, che l’aveva lanciata da ragazzina, e di trasferirsi da Liverpool a Montpellier nel Sud della Francia.

Incontrai il grande coach francese delle prove multiple Jean Yves Cochand a Montpellier. Si stava ritirando dalla sua attività di allenatore ma mi propose di allenarmi con il giovane tecnico Bertrand Valcin, che segue anche Kevin Mayer e la due volte campionessa europea dell’eptathlon Antoinette Nana Djimou.

Bertrand è un grande coach e io ho molta fiducia in lui. Ha guidato Kevin al record del mondo e al titolo mondiale di Londra. I primi mesi trascorsi a Montpellier non sono stati facili.

Non parlavo una parola di francese e non mi piaceva la solitudine. Ora sento di essere maturata molto. Ora mi diverto sempre di più in Francia e mi godo il bel tempo. Capisco molto meglio il francese e Bertrand mi parla nella sua lingua”.

L’en-plein di titoli

Il cambio di guida tecnica ha coinciso con la rinascita sportiva rappresentata dalla doppia vittoria ai Mondiali Indoor di Birmingham 2018 nel pentathlon con 4750 punti e ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast nell’eptathlon con 6255 punti.

Nel corso dell’estate ha vinto l’argento nell’eptathlon alle spalle della belga Nafissatou Thiam agli Europei di Berlino stabilendo il record personale con 6759 punti.

Nel 2019 ha proseguito la striscia di grandi risultati vincendo due medaglie d’oro agli Europei Indoor nel pentathlon a Glasgow con 4983 (arrivando a soli 17 punti dal record britannico) davanti alla giovane connazionale Niamh Emerson e nell’eptathlon ai Campionati Mondiali di Doha con 6981 punti, score che le ha permesso di migliorare di 26 punti il record britannico di Jessica Ennis Hill stabilito alle Olimpiadi di Londra.

Al Khalifa Stadium Katarina ha battuto la belga Nafissatou Thiam di 137 punti e ha stabilito quattro record personali nei 100 ostacoli (13”09), nel getto del peso (13.68m), nel lancio del giavellotto (43.93m) e negli 800 metri (2’07”26).

Inoltre ha trionfato per la seconda volta in carriera a Goetzis con il precedente record personale di 6813 punti.

La vittoria ai Mondiali di Doha è il risultato di tanti tentativi fatti su questo palcoscenico. I momenti difficili mi hanno aiutato a tornare a grandi livelli. Il sogno di vincere il titolo mondiale si è avverato. E’ stata una strada molto lunga. Sono contenta di essere tornata ai miei livelli migliori in questi ultimi due anni.

Grazie alla vittoria di Doha Katarina è stata selezionata tra le finaliste del Premio BBC Sports Personality of the Year insieme alla sprinter Dina Asher Smith, al calciatore Raheem Sterling, al pilota di Formula 1 Lewis Hamilton e al giocatore di cricket Ben Stokes.

Johnson Thompson guarda con fiducia alle prossime Olimpiadi di Tokyo, rimandate al Luglio 2021.

Penso che avrò bisogno di realizzare ancora il record britannico per battere Nafi Thiam a Tokyo. E’ un’atleta di grande talento ed è in grado di realizzare grandi punteggi. E’ andata oltre i 7000 punti e si preparerà con ancora più determinazione per l’anno prossimo.

Nel 2021 penso di difendere il titolo europeo indoor a Torun ma sarà difficile essere presente anche ai Mondiali Indoor di Nanchino perché sono programmati soltanto due settimane dopo”.

I fans britannici conoscono Katarina semplicemente come KJT e così viene chiamata anche dai giornalisti della BBC e della carta stampata. Un numeroso gruppo di fans era presente alla Emirates Arena durante gli Europei Indoor di Glasgow con striscioni con la scritta KJT.

Le passioni per il calcio, la musica e i libri

Al di fuori della pista e delle pedane di atletica Katarina segue con passione le imprese del Liverpool, da sempre sua squadra di calcio del cuore. Inoltre l’atleta nata nella città dei Beatles è appassionata di musica.

E’ fidanzata con l’ostacolista inglese di origini italiane Andy Pozzi, campione del mondo sui 60 metri ostacoli indoor a Birmingham 2018. Si è iscritta alla Sports Science alla John Moores University di Liverpool ma non ha terminato gli studi.

Giocavo come portiere ma non mi piaceva molto. Fortunatamente ho trovato la strada dell’atletica. Sono una fan sfegatata del Liverpool e sono stata presente a tante partite ad Anfield Road.

Da ragazzina andavo in giro indossando la maglietta di Emile Heskey (secondo miglior realizzatore del Liverpool nella stagione 2000-2001) perché il suo compleanno era quasi coincidente con il mio.

Ho gioito per la vittoria del Liverpool in Champions League e ammiro molto l’allenatore Jurgen Klopp. La musica mi serve per trovare la motivazione e ascolto volentieri la musica durante il riscaldamento prima delle gare.

I miei cantanti preferiti sono Kanye West e Beyoncé. Mi piace leggere. Il mio libro preferito è l’autobiografia di Russel Brand My Booky Wook.

Quando ero più giovane avevo sempre la luce della ribalta e la gente aveva molte aspettative nei miei confronti. Non ero pronta e mi infortunavo spesso.”

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