Il velocista statunitense Erriyon Knighton, che ha compiuto 18 anni lo scorso 29 gennaio, viene indicato da tempo come l’erede del mitico Usain Bolt a cui ha già sottratto l’anno scorso due record del mondo, sia pur a livello giovanile, prima quello dei 200 metri under 18, e poi addirittura quello under 20 realizzando un impresa sensazionale visto che lo ha fatto mentre gareggiava ancora nella categoria degli under 18.
L’altro giorno, però, il fenomenale velocista statunitense è andato ogni più inimmaginabile aspettativa, visto che è ancora solo un atleta juniores al primo anno di categoria, e ha dato una spaventosa dimostrazione del suo infinito valore, a Baton Rouge in Louisiana, correndo il mezzo giro di pista in 19″49 e diventando il quarto velocista al mondo nella storia dell’atletica su tale distanza, dietro a proprio a Bolt, all’altro giamaicano Yohan Blake e al suo connazionale USA Michael Johnson.
Knighton, che lo scorso 1° dicembre ha vinto il premio di World Athletics riservato al miglior atleta maschio emergente della stagione, superando la concorrenza di altri fenomenali giovani talenti quali su tutti l’ostacolista francese Sasha Zhoya, ha vissuto un 2021 dagli altissimi contenuti tecnici, culminato con la partecipazione olimpica nei 200 metri dove si è brillantemente qualificato per la finale, giungendo quarto dietro al sudafricano Andre De Grasse e ai suoi due connazionali Kenneth Bednarek e Noah Lyles.
Nonostante lo straordinario piazzamento ottenuto a soli 17 anni, Knighton dopo tale gara di Tokyo rimase un po’ deluso e queste furono le sue parole in merito: “Il quarto posto alle Olimpiadi è stato un grande risultato, ma avrei voluto fare ancora meglio. Non voglio mai più provare la sensazione di poter fare di più. L’obiettivo era salire sul podio.”
Dopo l’incredibile impresa dell’altro giorno le sue aspettative per i prossimi mondiali di luglio, ad Eugene, sono certamente migliori, e potrebbe anche puntare al gradino più alto del podio ma, ovviamente, troverà rivali di grande esperienza in una lotta per il titolo che dovrebbe essere ristretta tra lui, i suoi connazionali e il campione olimpico De Grasse.
Ripercorrendo un po’ gli inizi della carriera di Knighton in atletica scopriamo che in realtà la pratica da molto poco, avendo prima giocato sin da bambino a football americano, da quando si iscrisse a 14 anni nella Hillsborough High School di Tampa in Florida e che, nella sua prima gara importante, si classificò quinto sui 200 metri in 21”39 ai Campionati delle High School della Florida, quando appunto era uno studente al primo anno.
I primi interessanti risultati sono arrivati nel 2020 quando ha corso i 100 metri in 10”29 e i 200 in 20”33, per poi salire imperiosamente sulla ribalta mondiale a fine maggio 2021, quando ha migliorato di due centesimi di secondo il primato mondiale under 18 sui 200 metri detenuto dal grande Usain Bolt fermando il cronometro in 20”11 a Jacksonville in Florida.
Ai Trials olimpici statunitensi sulla pista di Hayward Field a Eugene, Knighton si è superato ulteriormente e prima ha migliorato il suo record mondiale under 18 in batteria con 20”04, tempo con il quale ha preceduto il campione del mondo Noah Lyles, e poi ha vinto la semifinale in 19”88 migliorando di cinque centesimi il record mondiale under 20 di Bolt.
Nella finale si è piazzato al terzo posto dietro a Noah Lyles e a Kenny Bednarek ma davanti a Fred Kerley con il nuovo record mondiale di categoria di 19”84 e si è qualificato per la sua prima Olimpiade.
Con quest’impresa Knighton é entrato nella storia come il più giovane atleta statunitense a centrare la qualificazione olimpica dai tempi del grande mezzofondista Jim Ryun, semifinalista sui 1500 metri ai Giochi Olimpici di Tokyo 1964 quattro anni prima di vincere l’argento sempre sulla stessa distanza a Città del Messico.
Dopo i Trials statunitensi Knighton ha anche fatto il debutto in Europa nella tappa del Continental Tour Gold di Szekesfehrvar in Ungheria, dove si è classificato terzo sui 200 metri in 20”03 dietro al canadese André De Grasse (19”97) e a Kenny Bednarek (19”99) in una vera anticipazione delle Olimpiadi di Tokyo.
“Qualificarmi per le Olimpiadi a 17 anni è stato un grande traguardo. Ho realizzato l’importanza di questo risultato soltanto quando sono tornato a casa”.
Da evidenziare come in questo 2022, in cui ha già realizzato sui 200 il fenomenale crono di 19″49, abbia portato il suo limite nei 100 a 10″04 ma, pur non essendo per ora la sua gara preferita, si attende in qualsiasi momento il suo primo sub 10 nella distanza più veloce dell’atletica all’aperto.
Queste alcune delle sue parole dette alla fine della stagione scorsa: “Ho iniziato con l’atletica quando sono entrato al liceo seguendo i suggerimenti del mio coach di football americano. Mi diceva che allenarmi nello sprint poteva migliorare la mia velocità quando giocavo da wide receiver.
E’ soltanto la mia terza stagione nell’atletica. Ho avuto grande successo sia negli allenamenti sia nelle gare. Se continuerò a lavorare duramente, potrò diventare uno dei migliori sprinter del mondo.
Se dovessi paragonarmi ad un altro campione dell’atletica, direi che il mio stile di corsa si avvicina a quello di Usain Bolt, semplicemente perché sono alto come lui.”
Interessante quanto da lui raccontato in merito a quando, da giovanissimo, giocava a football americano nel ruolo di wide receiver e aveva ricevuto offerte di borse di studio legate a questo sport popolarissimo negli Stati Uniti da cinque Università statunitensi (Alabama, Auburn, Florida, Florida State e Tennessee).
“E’ stata una scelta difficile, sapendo che ho giocato a football americano da quando ero bambino. Avevo ricevuto diverse offerte, ma nell’atletica il successo della mia carriera è nelle mie mani, e so di potercela fare ad emergere. Amo il football ma il mio futuro è nell’atletica. E’ stata la decisione più giusta per me.
Volevo essere migliore di tutti gli altri. Posso massimizzare il mio potenziale e raggiungere un livello superiore. Devo vedere cosa sarò in grado di fare. La mia ambizione è vincere contro i migliori atleti del mondo, ma so che non mi renderanno la vita facile e dovrò lavorare duramente”.
Al debutto sul palcoscenico delle Olimpiadi Knighton non ha sentito alcuna pressione vincendo sia la batteria in 20”55 sia la semifinale in 20”03 togliendo il piede dall’acceleratore nel finale prima di piazzarsi al quarto posto in 19”93 alle spalle di De Grasse (19”62), Bednarek (19”68) e Lyles (19”74).
Knighton è diventato il più giovane sprinter statunitense a qualificarsi per una finale olimpica dei 200 metri da Los Angeles 1984.
Il primo a complimentarsi con Knighton è stato proprio il suo compagno di squadra Kenny Bednarek, il velocista più regolare nell’arco di tutta la stagione 2021 con i suoi 12 tempi sotto i 20 secondi e quindi uno dei probabili pretendenti al podio mondiale di Eugene, a luglio.
Queste le parole da lui dette sul suo giovanissimo avversario: “Erriyon sarà un avversario molto pericoloso. Ha soltanto diciassette anni ma è stato in grado di correre già molto velocemente. E’ un talento puro e ha ancora molti margini di miglioramento. Sarà l’atleta da seguire in futuro”.