I momenti indimenticabili nel 2022 dell’atletica mondiale

Alcuni dei principali ricordi della stagione su pista appena conclusa

Si è ormai definitivamente conclusa la grande stagione dell’atletica in pista ed è tempo di bilanci e riconoscimenti di vario genere per i migliori atleti e le migliori imprese di un anno straordinario, sotto tutti i punti di vista, a cominciare dal numero senza precedenti di grandi eventi internazionali all’aperto, con su tutti i Campionati Mondiali disputati negli Stati Uniti a Eugene in Oregon, quelli Europei svoltisi in Germania a Monaco di Baviera, quelli Iridati under 20 del Kenia a Nairobi, i Campionati NACAC di Freeport nelle Bahamas, i Giochi del Commonwealth di Birmingham in Inghilterra e naturalmente una grande stagione di Diamond League oltre ai vari circuiti del Continental Tour.

Prima che vengano definiti i 10 atleti maschili e i 10 femminili che, come tutti gli anni, saranno candidati da World Athletics per i due premi quali migliori dell’anno insieme allo stesso numero di giovani pretendenti per i due riconoscimenti di stelle emergenti, vogliamo cominciare ad evidenziare le imprese, ma anche le sfide, che ci hanno particolarmente colpito e da cui certamente usciranno gran parte dei nomi di coloro che lotteranno per gli ambiti Oscar Mondiali dell’atletica.

In cima alla lista di tutti i successi ed i record dell’anno non si può non mettere, a nostro avviso, l’impresa fenomenale della specialista dei 400 ostacoli femminili, la statunitense Sydney McLaughlin, che ha migliorato il suo già sensazionale record del mondo vincendo il titolo mondiale sulla pista di Eugene il 23 luglio, davanti al suo pubblico in Oregon, con l’incredibile crono di 50,68 che ha polverizzato il suo già fantascientifico precedente primato ottenuto il 26 giugno sempre di quest’anno con 51″41.

La McLaughlin aveva già l’anno scorso alle Olimpiadi di Tokyo stupito l’universo con il sensazionale crono di 51″46 che gli aveva ovviamente regalato la medaglia d’oro, ma tutti avevano pensato si fosse trattato di un tempo inavvicinabile chissà per quanto tempo e invece, la statunitense l’aveva addirittura migliorato nel corso dei Trials per poi superarlo ancor più nettamente, per quella che va certamente definita come una delle più grandi imprese nella storia dell’atletica.

Per meglio far capire la valenza di un simile risultato va evidenziato come, con un tempo simile, si siano vinti in un passato abbastanza recente anche i campionati europei sui 400 piani, e che sarebbe arrivata sesta nella finale del giro di pista agli stessi mondiali di Eugene, solo che Sydney quel tempo lo ha fatto superando, come se non ci fossero, dieci ostacoli da 0,762 metri.

La sfida Crouser Kovacs

Il getto del peso maschile era stato uno dei momenti più emozionanti dei campionati del mondo 2019 con la rivincita tra il campione in carica Joe Kovacs e il campione olimpico Ryan Crouser.

Crouser si è imposto quest’anno con un lancio di 22,94 m, solo cinque centimetri meglio rispetto al suo rivale ma la sfida tra i due è stata avvincente per tutta la stagione all’aperto con Kovacs che ha vinto la Diamond League e ottenuto anche la miglior misura dell’anno con 23.23, che gli è valso quale terzo lancio di sempre nella storia.

Il primo titolo mondiale di Gidey

Negli ultimi due anni aveva distrutto i record mondiali su pista e su strada, ma Letesenbet Gidey era ancora a caccia di un titolo mondiale.

L’etiope ha stretto i denti nelle fasi finali dei 10.000 metri ai campionati del mondo e ha tenuto testa a una serie di avversarie in un finale da brividi.

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Duplantis sempre contro se stesso

La vittoria del titolo mondiale non è stata una grande sorpresa con lo svedese Armand Duplantis che ha dominato ma anche battuto il suo stesso record del mondo con uno straordinario salto con l’asta di 6,21.

Dos Santos padrone dei 400 ostacoli

Il brasiliano Alison Dos Santos ha vissuto una stagione da sogno nel 2022, vincendo tutte le gare dei 400 metri a ostacoli e consolidando il suo status di numero uno al mondo nella specialità.

La sua competizione migliore dell’anno è stata quella dell’Oregon, dove ha vinto il titolo mondiale con il record dei campionati di 46″29, il terzo tempo più veloce della storia.

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Lo stupefacente record mondiale di Tobi Amusan

All’inizio molti hanno messo in dubbio il sistema di cronometraggio. Era davvero possibile battere il record del mondo di così tanto in una semifinale?

Ma ben presto si è capito che il tempo di 12″12 di Tobi Amusan nei 100 metri a ostacoli femminili ai Campionati del Mondo era legittimo, visto che in finale è andata ancora più veloce con un 12″06 pur se inficiato dal vento.

Kevin Mayer di nuovo campione del mondo

L’atteso duello con il campione olimpico Damian Warner non si è concretizzato (il canadese ha abbandonato la competizione per infortunio), ma Kevin Mayer ha avuto comunque 10 discipline con cui confrontarsi, oltre ai demoni dei campionati del mondo 2019 di Doha quando era stato costretto a ritirarsi, per vincere il suo secondo titolo mondiale di decathlon in Oregon dopo quello di Londra 2017.

La conferma di Peters

Il grenadino Anderson Peters si è fatto notare sin dal primo meeting dell’anno di Diamond League, lanciando il giavellotto a 93,07 metri in un’emozionante gara con Jakub Vadlejch della Repubblica Ceca.

Peters si è poi cimentato in molti altri duelli nel corso dell’anno, anche ai campionati del mondo dove ha mantenuto il titolo.

Krop festeggia con il Trofeo del Diamante

Tre anni dopo aver raggiunto la finale dei Campionati del mondo da diciottenne, Jacob Krop ha vissuto una stagione di svolta nel 2022.

Si è classificato secondo alla Diamond League di Roma, con un tempo di 12’46″79, e si è piazzato nuovamente al secondo posto ai Campionati del Mondo.

Ma alla fine ha vissuto un momento di gloria vincendo alla Diamond League di Bruxelles con un primato mondiale stagionale di 12’45″71 in una gara di incredibile intensità.

Kipyegon sfiora il record del mondo sui 1500 metri

Non sarà stato il record del mondo che desiderava, ma il 3’50″37 corso da Faith Kipyegon sui 1500 metri al meeting della Wanda Diamond League di Monaco non è stato meno impressionante, ma naturalmente il successo più importante dell’anno è stato il suo quarto titolo mondiale conquistato su questa distanza.

Mahuchikh vince la Diamond League con il miglior salto dell’anno

Dopo aver vinto il titolo mondiale indoor all’inizio dell’anno, Yaroslava Mahuchikh sembrava pronta a dominare la stagione outdoor. La saltatrice in alto ucraina è stata sconfitta ai Campionati del Mondo, ma si è ripresa alla Diamond League di Bruxelles vincendo con un primato stagionale mondiale di 2,05 metri ed eguagliando il record nazionale.

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Allen diventa il numero 3 di tutti i tempi a New York

Nel suo ultimo anno di atletica leggera prima di intraprendere la carriera nella NFL, Devon Allen ha realizzato la migliore gara della sua vita vincendo il Continental Tour Gold di New York, in uno scontro con il campione del mondo Grant Holloway, vincendo i 110 m ostacoli in 12″84 e portandosi al terzo posto nella lista mondiale di tutti i tempi, a soli 4 centesimi dal record del mondo.

Per Fraser-Pryce sette crono sotto i 10″70 nella stagione

La stagione di Shelly-Ann Fraser-Pryce è stata caratterizzata da diversi momenti salienti, tra cui il quinto titolo mondiale sui 100 metri in Oregon, ma il primo grande momento sensazionale del 2022 per la velocista giamaicana è stato il meeting Continental Tour Gold di Nairobi, dove ha vinto in 10″67, il primo dei sette tempi record sotto i 10″70 di quest’anno.

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Bol vince tre medaglie d’oro ai Campionati Europei

Prima di aprire la stagione nella sua disciplina preferita dei 400 ostacoli, Femke Bol aveva corso i 300 metri ostacoli al meeting Continental Tour Gold di Ostrava e, sebbene si trattasse di una distanza spuria, il tempo della vittoria dell’ostacolista olandese di 36″86 aveva cancellato il precedente record del mondo, lasciando intendere cosa avrebbe potuto poi fare sulla distanza del giro completo di pista.

Quel che è successo alla 22enne olandese però è andato forse al di là delle migliori previsioni con la conquista di due medaglie d’argento ai Mondiali in Oregon, nei 400 H e nella 4×400 e ben tre d’oro agli Europei di Germania, nelle due discipline dei podi iridati ed anche nei 400 piani dove ha anche realizzato il record nazionale con l’ottimo 49″44.

Una stagione trionfale che la pone, a nostro avviso, come grande favorita per il titolo di atleta europea dell’anno.

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Tebogo nuova stella della velocità mondiale

Letsile Tebogo del Botswana aveva già dimostrato la sua abilità nello sprint vincendo il titolo mondiale under 20 dei 100 metri a Nairobi lo scorso anno e ha confermato il suo grande talento quest’anno, nella stessa manifestazione disputata in Colombia a Cali, realizzando anche il record mondiale juniores di 9″91 nella finale vittoriosa.

Secondo titolo mondiale under 20 per Vilagos

Grandissima stagione anche per la specialista serba del lancio del giavellotto, la 18enne Adriana Vilagos, anche lei capace di bissare il successo mondiale del 2021 under 20 di Nairobi a Cali, con il record del campionato di 63,52 metri, ma poi in grado anche di ottenere una prestigiosa medaglia d’argento ai Campionati Europei di Monaco di Baviera.

La doppietta d’oro di Garcia

Pochi avrebbero previsto che la marciatrice peruviana Kimberly Garcia avrebbe vinto un titolo mondiale in Oregon e, ancora di meno che sarebbe riuscita a fare la doppietta vincendo entrambe le distanze, di 20 e 35 km, della specialità su strada.

Fajdek contro Nowicki

È uno dei duelli più lunghi e accesi dell’atletica e il 2022 ha regalato ancora molte puntate della rivalità tra Pawel Fajdek e Wojciech Nowicki nel lancio del martello.

Quando i due si sono scontrati sul suolo di casa, in occasione del meeting Continental Tour Gold in Slesia, è stato il campione olimpico Nowicki a spuntarla, lanciando 81,58 m per avere la meglio sul cinque volte campione del mondo Fajdek che però ha conquistato il trofeo più ambito del titolo mondiale in Oregon.

La carriera di Winger si chiude in bellezza

La stagione di Kara Winger è stata una delle storie più belle del 2022. L’esperta lanciatrice di giavellotto statunitense, che gareggiava nel suo ultimo anno, è stata finalmente in grado di lasciarsi alle spalle gli anni di lotta contro gli infortuni per godersi la migliore stagione della sua vita.

Il momento certamente più bello ed entusiasmante è stata la medaglia d’argento conquistata ai mondiali di Eugene davanti al suo pubblico.

Ingebrigtsen difende con successo la sua doppietta

Un’altra stagione da incorniciare per il fenomenale 22enne norvegese Jakob Ingebrigtsen che ha vinto l’oro sui 5000 metri dei mondiali in Oregon, anche se non è riuscito a bissare il successo delle Olimpiadi di Tokyo sui 1500 metri dove peraltro ha vinto l’argento, ma poi ha ripetuto la doppietta di vittorie su entrambe le distanze ai campionati europei di Monaco di Baviera, come già aveva fatto peraltro nel 2018 a Berlino quando aveva solo 18 anni.

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