La straordinaria stagione di Keely Hodgkinson

A soli 19 anni la britannica è l'erede della grande Kelly Holmes

La britannica Keely Hodgkinson ha vinto il titolo europeo indoor, l’argento olimpico, il trofeo della Diamond League, e ha stabilito il primato nazionale sugli 800 metri a soli 19 anni nel corso di un 2021 per lei indimenticabile

Hodgkinson è nata il 3 Marzo 2002 ad Atherton vicino a Wigan, città situata a 25 km da Manchester, ha tre fratelli ed ha ereditato la passione per l’atletica dai genitori.

I genitori, pur non essendo degli atleti professionisti, avevano una grande passione per lo sport e l’atletica al punto che Keely, a soli cinque mesi, fu portata da sua madre a vedere le gare dei Giochi del Commonwealth svolti a Manchester nel 2002 e, in ogni caso, il padre ha anche corso una volta la Maratona di Londra.

All’età di 10 anni Keely preferiva il nuoto all’atletica ma praticava entrambi gli sport, gareggiando per gli Howe Bridge Apes nel nuoto e per i Leigh Harriers nell’atletica.

Si qualificò per le finali scolastiche dei Modern Biathlon Championships della Gran Bretagna al Crystal Palace di Londra nel 2012. Si classificò seconda sui 500 metri con il record personale di 1’34”28 e fermò il cronometro in 37’02” nei 50 metri stile libero di nuoto classificandosi all’ottavo posto.

Agli inizi della mia carriera non avevo un talento straordinario e non vinsi mai alcun titolo scolastico, anche se ci andai vicina. Mio padre mi consigliò di continuare con l’atletica. Mi ispirai a Jessica Ennis Hill, campionessa olimpica di eptathlon a Londra 2012”.

Nel 2013 vinse 14 gare di atletica consecutive per il suo club, compresa la quattordicesima competizione sulla distanza del miglio corsa senza una scarpa che aveva perso all’inizio della gara. Realizzò i record del club Leigh Harrier su tutte le distanze dai 60 metri fino al miglio in tutte le categorie d’età (under 11, under 13 e under 15).

Durante gli anni in cui gareggiava per il club Leigh Harriers continuò a progredire costantemente sotto la guida di Margaret Galvin, con l’eccezione del 2015 quando dovette prendersi un anno di pausa per un intervento di mastoidectomia per rimuovere un tumore all’orecchio.

Quando vinsi la mia prima medaglia ai Campionati scolastici britannici a 14 anni, decisi di impegnarmi più seriamente con l’atletica. I Campionati Europei Under 18 di Gyor in Ungheria divennero uno stimolo importante ad impegnarmi di più in allenamento.

Mi dissi che mi sarebbe piaciuto gareggiare nella manifestazione continentale. Quell’anno incominciai a specializzarmi negli 800 metri dopo essermi concentrata in precedenza sulle distanze più lunghe”.

Agli Europei di Gyor nel Luglio 2018 la teenager britannica vinse la medaglia d’oro sugli 800 metri battendo Sophie O’Sullivan, figlia della grande campionessa irlandese Sonia O’Sullivan (oro mondiale sui 5000 metri a Goteborg nel 1995). Nel 2019 Hodgkinson si aggiudicò la medaglia di bronzo sempre sul doppio giro di pista nella gara vinta dalla connazionale Isabelle Boffey.

All’inizio di Febbraio del 2020 Keely migliorò il primato europeo under 20 indoor degli 800 metri detenuto dall’islandese Anita Hinriksdottir correndo in 2’01”16 al meeting di Vienna. Con questo tempo ha cancellato anche il record britannico under 20 indoor di Kirsty Wade con 2h01’58”. Quando aveva ancora 18 anni trionfò sugli 800 metri ai Campionati britannici a livello assoluto nel 2020 sia a livello indoor e outdoor e si impose nell’edizione dell’anno scorso del Palio della Quercia di Rovereto in 2’01”73 nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Ai Campionati nazionali all’aperto disputati a Manchester è diventata l’atleta più giovane a vincere il titolo britannico sugli 800 metri dal 1974.

“Mi sono goduta molto i Campionati britannici dell’anno scorso a Manchester soprattutto perché temevo che la stagione sarebbe stata cancellata. Sono andata a gareggiare in Svezia e in Italia e sono state esperienze emozionanti.”

Hodgkinson ha cominciato la stagione 2021 alla grande migliorando dopo 17 anni il primato mondiale under 20 indoor sugli 800 metri con 1’59”03 al meeting di Vienna nello scorso Gennaio quando non aveva ancora compiuto 19 anni. Il record del mondo è stato migliorato poche settimane dopo da Athing Mu con 1’58”40.

Cinque settimane dopo Hodgkinson ha festeggiato il suo diciannovesimo compleanno con quattro giorni di ritardo vincendo la medaglia d’oro agli Europei Indoor di Torun in Polonia in 2’03”88 davanti alle atlete di casa Joanna Jozwik e Angelika Cichocka dopo una gara tattica.

“Ho corso cercando di rimanere rilassata senza pensare alla pressione. Ho soltanto 19 anni e sto ancora imparando. Ci sono ancora tante cose che devo imparare”, disse Hodgkinson dopo la vittoria di Torun.

Hodgkinson ha aperto la stagione outdoor realizzando il record europeo under 20 degli 800 metri nel meeting del Continental Tour Gold di Ostrava con 1’58”89, primo tempo al di sotto dei 2 minuti della sua carriera a livello outdoor. Il precedente record britannico under 20 era detenuto da Charlotte Moore.

Sono stata molto soddisfatta del tempo di Ostrava. Le pacemaker hanno svolto un ottimo lavoro ed io ho spinto al massimo delle mie possibilità. Sapevo di essere in grande forma. Prima della gara ero un po’ nervosa perché era la prima gara della stagione estiva, faceva freddo ma sinceramente questo non mi ha spaventato molto perché in Gran Bretagna fa anche più freddo. Le condizioni erano perfette per me”.

Keely si è qualificata per la sua prima Olimpiade vincendo il titolo britannico a Manchester in 1’59”61 davanti a due grandi campionesse del mezzofondo britannico come Jemma Reekie e Laura Muir. In avvicinamento alle Olimpiadi la giovane britannica si è piazzata al quarto posto al Bauhaus Galan di Stoccolma migliorando il suo primato europeo under 20 con 1’57”51.

Alle Olimpiadi di Tokyo Hodgkinson si è classificata seconda nella sua batteria in 2’01”59 prima di vincere la semifinale in 1’59”12. Tre giorni dopo l’inglese ha conquistato la medaglia d’argento in 1’55”88 in una gara straordinaria nella quale le prime cinque classificate hanno realizzato il primato personale.

Il tempo di Hodgkinson è il secondo più veloce al mondo a livello under 20 dal 2009 e la quarta migliore performance mondiale all-time di categoria.

La medaglia d’oro è stata vinta dall’altra formidabile diciannovenne Athing Mu con il record statunitense di 1’55”21. La Gran Bretagna non saliva sul podio alle Olimpiadi sugli 800 metri proprio dalla vittoria di Kelly Holmes nella capitale greca. Per la prima volta la Gran Bretagna ha qualificato tre ottocentiste nella finale olimpica: Jemma Reekie e Alexandra Bell si sono classificate al quarto e al settimo posto in 1’56”90 e in 1’57”66.

Sono assolutamente sorpresa di questa performance cronometrica. E’ pazzesco passare dal titolo europeo indoor all’argento olimpico sul più grande palcoscenico del mondo e pensare che sono ancora junior.

Penso che molti record vengono battuti nelle finali dei grandi campionati perché in avvicinamento a queste manifestazioni non pensi troppo alle prestazioni cronometriche. Prima di battere il record di Kelly Holmes non mi sono focalizzata troppo su questo tempo e mi sono solo concentrata su ogni singolo turno da superare.

C’erano molte atlete di grande talento che volevano raggiungere la finale. Ero nervosa prima di iniziare le Olimpiadi perché non volevo uscire in batteria. Le semifinali sono state spietate perché ci sono state molte sorprese. Una volta raggiunto l’obiettivo della finale ero rilassata e quando ero alla partenza ho solo cercato di correre al meglio, e credo di esserci riuscita.

Ho affrontato la gara con l’intento di voler vincere una medaglia anche se credo che pochi pensassero che avrei potuto salire sul podio. Il fatto che fossimo tre britanniche nella finale olimpica dimostra che per entrare nella nostra squadra nazionale bisogna ambire alla finale o al podio”.

Nel vincere la medaglia olimpica Hodgkinson ha migliorato non solo il suo record europeo under 20 ma anche il primato britannico assoluto detenuto da Kelly Holmes, che vinse il doppio titolo olimpico sugli 800 e sui 1500 metri ad Atene 2004 e realizzò il precedente record nazionale nel 1995 con 1’56”21.

Kelly ci ha parlato durante le Olimpiadi dandoci dei consigli. Sono state parole di saggezza. Ci ha detto di rimanere rilassate e di svolgere al meglio il nostro compito. E’ stato fantastico che Kelly Holmes fosse vicina a noi sostenendo tutte le atlete britanniche. Sembrava contenta che avessi battuto il suo record nazionale e che fosse arrivato il momento per batterlo.”

Hodgkinson ha gareggiato due volte contro Athing Mu alle Olimpiadi di Tokyo e al Prefontaine Classic di Eugene ma l’ottocentista britannica pensa che questo possa essere l’inizio di una rivalità ‘amichevole’.

Ho seguito le prestazioni di Athing durante tutto l’anno. Ha battuto il mio record mondiale indoor. Non ho corso abbastanza contro di lei ma credo che quando ci affronteremo l’anno prossimo ognuna di noi dovrà elevare ancora di più livello perché servirà correre in 1’55” per vincere una medaglia.

E’ una grande atleta ed è sorprendente che siamo nate nello stesso anno e siamo salite entrambe sul podio. Ho pensato che non potevo andare all’inseguimento a 100 metri dalla fine, ma che dovevo rimanere alle sue spalle. E’ un aspetto sul quale devo lavorare in vista dell’anno prossimo”.

L’anno da favola non era ancora finito e Hodgkinson ha proseguito la sua stagione con un quinto posto al Prefontaine Classic di Eugene in 1’58”30 e un secondo posto al Memorial Van Damme di Bruxelles in 1’58”16. L’ascesa è proseguita il 9 settembre scorso con la vittoria nella finale della Wanda Diamond League allo Stadio Letzigrund di Zurigo in 1’57”98.

Keely Hodgkinson (foto Colombo/FIDAL)
Keely Hodgkinson (foto Colombo/FIDAL)

L’obiettivo era vincere la gara. Non era facile perché erano in gara avversarie molto forti come la giamaicana Notoya Goule e la mia connazionale Jemma Reekie. Volevo semplicemente dare il mio meglio.

Penso di esserci riuscita e la vittoria a Zurigo è stata la ciliegina sulla torta. Guardando indietro agli Europei Juniores ho l’impressione che sia passato una vita. Tutti hanno dovuto affrontare molte difficoltà a causa della pandemia. Ho molto tempo davanti a me e il mio approccio è andare avanti passo dopo passo”.

Hodgkinson ha frequentato la Fred Longworth High School di Tyldesley e dal 2020 è iscritta alla facoltà di Criminologia alla Leeds Beckett University. Si allena sotto la guida di coach Trevor Painter, marito di Jenny Meadows, campionessa europea indoor a Parigi Bercy nel 2011 e bronzo ai Mondiali di Berlino 2009.

Quando Hodgkinson studia alla Leeds Beckett University, in assenza del suo allenatore, è seguita da Helen Clitheroe, campionessa europea indoor sui 3000 metri a Parigi nel 2011 e bronzo sui 1500 metri ai Giochi del Commonwealth nel 2002 a Manchester.

Helen si mantiene in contatto con me e aiuta Keely a svolgere la sessione di allenamento. Sa come funziona l’organizzazione dei nostri allenamenti ed è importante che Keely possa attingere dalla sua esperienza e seguire i suoi preziosi consigli. Helen Clitheroe è un valore aggiunto del nostro team”, ha affermato Trevor Painter.

Hodginson fa parte di una straordinaria generazione di talenti che nell’ultima stagione ha prodotto ben sei atlete britanniche in grado di scendere sotto i 2 minuti sugli 800 metri.

Anche a livello maschile il mezzofondo britannico ha rivelato tanti nuovi talenti come Elliot Giles, Daniel Rowden e Max Burgin, un diciannovenne che vinse il titolo europeo under 18 a Gyor 2018 nella stessa rassegna che rivelò Keely Hodgkinson. Burgin ha stabilito il record europeo under 20 lo scorso anno a Ostrava con 1’44”14.

Conosco molto bene Max Burgin. Vive vicino a Leeds e quando vado ad allenarmi lì ci alleniamo insieme in palestra. Abbiamo fatto parte della stessa squadra agli Europei Under 18 dove abbiamo vinto entrambi la medaglia d’oro. Ha stabilito molti più record giovanili di me”.

Dopo una stagione 2021 esaltante si preannuncia un altro anno ricco di appuntamenti internazionali. Come ha annunciato di recente al giornale locale Wigan Today Hodgkinson punta a preparare quattro grandi appuntamenti nei prossimi mesi: i Campionati del Mondo Indoor di Belgrado (18-20 Marzo), i Campionati del mondo di Eugene (15-24 Luglio), i Giochi del Commonwealth di Birmingham (2-7 Agosto) e gli Europei di Monaco di Baviera (15-24 Agosto).

Sarebbe bello poter vincere medaglie in ciascuna di queste manifestazioni. Se credi che possa succedere, sei un passo più vicino dal realizzare i tuoi sogni. Ho l’obiettivo di correre anche la staffetta 4×400”.

La vice campionessa olimpica testerà la sua condizione il prossimo 18 Febbraio nel Muller indoor Grand Prix di Birmingham, che tornerà l’anno prossimo nella Utilita Arena Birmingham, teatro dei Mondiali Indoor del 2018.

Nello storico impianto situato nelle vicinanze del centro della città delle West Midlands vicino ad uno dei tanti canali la compagna di nazionale Laura Muir migliorò dopo 31 anni il primato britannico del miglio di Kirsty Wade correndo in 4’18”75 nel 2019.

Sono emozionata di correre al Muller Indoor Grand Prix. Sarà una delle grandi gare della prossima stagione e non vedo l’ora di gareggiare davanti al pubblico di casa. Ho avuto una grande stagione indoor nel 2021 e le gare al coperto mi hanno permesso di preparare al meglio le Olimpiadi.

Spero che gareggiare davanti al pubblico di casa mi farà arrivare pronta ai grandi eventi internazionali all’orizzonte nel 2022”.

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