Le 12 perle azzurre degli euroindoor

Tutti gli atleti italiani che hanno migliorato il proprio personale

In fase di bilancio dei campionati europei al coperto conclusisi domenica sera, vogliamo dare il giusto risalto a quegli atleti e atlete che, nel corso della manifestazione, hanno migliorato i propri limiti precedenti al di là del piazzamento finale poi ottenuto.

Riuscire a dare il meglio nel più importante appuntamento della stagione, ovviamente indoor, è un segno di grande maturità agonistica, per cui vogliamo dedicare a ciascuno di loro un piccolo riassunto della loro carriera sportiva, indicando anche i personali all’aperto.

Sono 12 tra atleti e atlete e cominciamo dal Re di questa spedizione, a cui abbiamo  giustamente dedicato la copertina.

Marcell Jacobs

È arrivato a Torun da grande favorito dei 60 metri e li ha dominati vincendo con un tempo eccezionale di 6″47 che, oltre ad essere il suo personale, è anche il primato italiano e la miglior prestazione mondiale dell’anno.

Marcell è un ottimo interprete dei 100 metri all’aperto e vanta un personale di 10″03, terza miglior prestazione italiana di tutti tempi.

Chituru Ali

Chituru Ali (foto Colombo/FIDAL)
Chituru Ali (foto Colombo/FIDAL)

Sempre nei 60 metri ottima prova del giovane atleta lombardo che si migliora sino a realizzare un buon 6″68 corso in semifinale.

Chituru è passato alla velocità pura dalla scorsa estate, in quanto prima correva sugli ostacoli, e ha subito ottenuto dei buoni riscontri cronometrici sia sui 100 metri, dove ha un personale di 10″41, che sui 200 con 21″27.

Ali è sicuramente in grande crescita agonistica e potrebbe ambire ad entrare nella squadra della staffetta 4×100, che punta a qualificarsi per le Olimpiadi.

Vittoria Fontana

Vittoria Fontana (foto Colombo/FIDAL)
Vittoria Fontana (foto Colombo/FIDAL)

Veramente brava anche la ventenne velocista, anche lei lombarda, che ha demolito il suo personale nei 60 metri, di 7 centesimi, portandolo a 7″28 in una semifinale dove ha sfiorato di pochissimo l’accesso alla finale.

Vittoria è la campionessa europea in carica dei 100 metri outdoor, avendo conquistato tale titolo a Boras, in Svezia, nel 2019 quando fece 11″40 crono che è tutt’ora il suo personale sulla distanza.

Questa ottima prova agli europei indoor dovrebbe garantirle un posto tra le 6 atlete facenti parte della squadra azzurra della 4×100 che, certamente, parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo.

Luminosa Bogliolo

Luminosa Bogliolo (foto Colombo/FIDAL)
Luminosa Bogliolo (foto Colombo/FIDAL)

I 60 ostacoli non sono la gara preferita dell’azzurra, ottima specialista dei 100 ostacoli all’aperto dove vanta l’ottimo personale di 12″78, seconda miglior prestazione di sempre dopo il record italiano di Veronica Borsi di 12″76.

Luminosa si è comunque molto ben difesa e ha raggiunto l’obiettivo della finale che si era prefissata, correndo nella semifinale in 7″99, suo personale e poi ripetendo lo stesso tempo per un sesto posto conclusivo.

Elisa Maria Di Lazzaro

Elisa Maria Di Lazzaro (foto Colombo/FIDAL)
Elisa Maria Di Lazzaro (foto Colombo/FIDAL)

Anche l’altra azzurra impegnata nei 60 ostacoli si è molto ben comportata e ha raggiunto una prestigiosa semifinale che ha poi corso a tempo di suo personale, 8″12, pur venendo eliminata.

Elisa che è molto giovane, avendo solo 22 anni, dopo un inizio di carriera molto promettente ha avuto qualche intoppo, dovuto a problemi fisici ma, l’anno scorso, la sua ascesa è ricominciata e si è molto avvicinata alla soglia top dei tredici secondi, correndo i 100 ostacoli in 13″05, quale suo personale.

Franck Brice Koua

Franck Brice Koua (foto Colombo/FIDAL)
Franck Brice Koua (foto Colombo/FIDAL)

Forse una delle più piacevoli sorprese di questi campionati con il giovanissimo azzurro, 19 anni, che ottiene un grande personale di 7″70 nei 60 ostacoli, proprio nella semifinale che gli da poi l’accesso a una totalmente insperata finale.

Il crono di Franck rappresenta, inoltre, il record italiano under 23 e va sottolineato come l’atleta abbia replicato il crono dell’anno scorso, ottenuto in una categoria diversa, quella juniores, con l’ostacolo ben più basso (99 centimetri rispetto ai 106,70)

Grandi prospettive, quindi, anche per i 110 ostacoli all’aperto dove vanta un personale, dell’anno scorso, di 13″95.

Vladimir Aceti

Vladimir Aceti (foto Colombo/FIDAL)
Vladimir Aceti (foto Colombo/FIDAL)

Sfortunatissima la prova dell’atleta lombardo nelle semifinali di Torun, poiché finisce in una gara dove corre contro i due atleti che poi finiranno primo e secondo, nella successiva finale.

Vladimir fa una grande prestazione, realizza il suo personale di 46″55, ma arriva terzo e purtroppo, passando solo i primi due, poco conta che nelle altre due semifinali nessuno faccia meglio di lui.

Ricordo che l’azzurro è un titolare inamovibile della staffetta azzurra 4×400 già qualificata per le Olimpiadi di Tokyo, e che il suo miglior crono sui 400 all’aperto è di 45″65 realizzato l’anno scorso.

Alice Mangione

Alice Mangione (foto Colombo/FIDAL)
Alice Mangione foto Colombo/FIDAL)

Gagliarda ma sfortunata anche la prova di Alice che centra il proprio personale nelle batterie dei 400 metri, con 52″73, ma viene eliminata per un centesimo, lo stesso che favorisce la sua compagna di nazionale, e di staffetta, Rebecca Borga.

Si rifarà comunque con il record italiano della staffetta e rimane la conferma di una crescente condizione, anche in considerazione del fatto che il suo personale all’aperto, sui 400 è praticamente lo stesso, 52″70 e certamente in un solo giro di pista si ottengono prestazioni migliori.

Ottavia Cestonaro

Ottavia Cestonaro (foto Colombo/FIDAL)
Ottavia Cestonaro (foto Colombo/FIDAL)

Molto brava anche la 26enne triplista azzurra, reduce dall’anno scorso in cui aveva avuto una serie di problemi fisici, che ne avevano un po’ condizionato la stagione.

La sua gara finisce nelle qualificazioni del salto triplo ma viene eliminata con grandissimo onore, con il primo salto delle escluse, e ottiene anche il suo personale di 13,90, a conferma della sua ritrovata condizione fisica.

Ricordo che Ottavia vanta un personale all’aperto, del 2019, di 14,18.

Mangione-Borga-Marchiando-Coiro

Mangione-Borga-Marchiando.-Coiro (Foto Colombo/FIDAL)
Mangione-Borga-Marchiando.-Coiro (Foto Colombo/FIDAL)

Bellissima sorpresa questa staffetta 4×400 metri femminile che realizza, con 3’30″62, il nuovo primato italiano grazie a delle atlete nuove rispetto a quelle che hanno fatto parte della staffetta 4×400, che si è comportata sempre molto bene nelle recenti grandi manifestazioni internazionali.

Rebecca Borga e Alice Mangione, in particolare, sono due ottime realtà e se abbiamo evidenziato sopra il personale di Alice, va rilevato come Rebecca lo abbia sfiorato, correndo in 52″72 in batteria, crono che le ha regalato la semifinale e che, in ogni caso, il suo personale al coperto di 52″69 corso sempre questo inverno, è migliore addirittura di quello all’aperto di 52″84, a testimonianza della grande crescita di questa atleta.

Da sottolineare, però, anche la grandissima crescita in questa stagione al coperto di Eloisa Coiro, passata dal personale di 54″22 all’aperto al 53″44 indoor di questo febbraio agli italiani ma, ancor di più, di Eleonora Marchiando che è passata dal 55″26 del 2020 outdoor al 53″41 indoor, degli Italiani di Padova 2021.

 

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