Lo spagnolo di origini cubane Jordan Diaz Fortun ha vinto una straordinaria finale di salto triplo maschile con l’eccellente misura di 18.18m con un leggero vento contrario di -0.3 m/s. Diaz

Il campione olimpico Pedro Pablo Pichardo si è portato in testa con un super salto da 18.04m alla seconda prova. Per il portoghese di origini cubane è stata la seconda misura dela sua carriera dopo il 18.08m realizzato a l’Avana nel 2015.

Diaz ha risposto realizzando prima la misura di 17.96m prima di migliorare il record personale con 18.18m al quinto tentativo. Diaz ha migliorato il precedente record dei campionati detenuto dal britannico Jonathan Edwards, che vinse l’edizione di Budapest 1999 con 17.99m.

Per la seconda volta nella storia due triplisti hanno superato la barriera dei 18 metri nella stessa gara. Era già successo nove anni fa al meeting della Diamond League di Doha, quando Pichardo vinse con 18.06m battendo Christian Taylor, che dovette accontentarsi del secondo posto con 18.04m.

Diaz diventa il terzo triplista di sempre dopo il primatista mondiale Jonathan Edwards (18.29m ai Mondiali di Goteborg 1995) e Christian Taylor (18.21m ai Mondiali di Pechino 2015).

Pichardo ha concluso la gara con un salto da 17.92m al sesto tentativo, ma non è stato sufficiente per strappare la vittoria a Diaz.

Il francese Thomas Gogois ha vinto la medaglia di bronzo migliorando il record personale con 17.38m Thiago Pereira si è piazzato al quarto posto con 17.08m.

Jordan Diaz: “Non mi aspettavo di saltare 18.18m, ma è ciò per cui mi sono allenato. Sono felice considerando tutto il lavoro svolto in allenamento in passato. Vedere Pichardo saltare 18 metri mi ha detto una grande motivazione perché nessuno arriva a questi campionati per arrivare secondo o terzo. Pensavo che fosse impossibile saltare 18 metri ma oggi ci sono riuscito. Nulla è impossibile”.

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400 metri ostacoli maschile

Karsten Warholm ha conquistato la terza medaglia d’oro europea consecutiva sui 400 metri ostacoli con l’eccellente tempo di 46”98. Per la prima volta nella storia degli Europei è stata infranta la barriera dei 47 secondi. Warholm deteneva il precedente record dei campionati dall’edizione di Monaco di Baviera 2022 quando si impose con 47”12. Il norvegese diventa anche il primo a scendere sotto i 47 secondi allo Stadio Olimpico di Roma. Il precedente record dello stadio era detenuto dallo stesso Warholm con 47”07 dall’edizione del 2020 del Golden Gala.

Karsten Warholm: “Quando scendo in pista, voglio raggiungere i miei obiettivi. Sibilio ha corso una grande gara. Ho visto che gli italiani stanno avendo una grande stagione grazie a questi campionati. Sapevo di dover lottare molto duramente per vincere la medaglia d’oro. Ero sicuro che Sibilio sarebbe stato pronto a fare qualunque risultato. Non potevo fare errori. E’ stato fantastico gareggiare qui e sono felice che Tamberi abbia gareggiato stasera nel salto in alto. Il pubblico è impazzito e mi sto godendo quest’atmosfera speciale”.

Alessandro Sibilio ha vinto la medaglia d’argento migliorando di quattro centesimi di secondo il record italiano di Fabrizio Mori con 47”50. Mori realizzò 47”54 in occasione della medaglia d’argento ai Mondiali di Edmonton 2001 alle spalle di Felix Sanchez.

Sibilio aveva realizzato il precedente record personale di 47”93 nella semifinale delle Olimpiadi di Tokyo. Una medaglia italiana agli Europei sui 400 metri ostacoli mancava dall’edizione di Budapest 1998 quando Mori vinse la medaglia di bronzo. Sibilio diventa il quinto europeo di sempre dietro a Warholm (45”94), Stephane Diagana (47”37), Wilfried Happio (47”41) e Harald Schmidt (47”48). L’ostacolista napoletano allenato da Giampaolo Ciappa diventa il quinto al mondo di questa stagione.

Alessandro Sibilio: “Mi dispiace quasi aver tolto il record italiano a Fabrizio Mori. E’ grazie a Fabrizio che mi sono innamorato dell’atletica. E’ fantastico aver vinto l’argento dietro a Warhom, che è semplicemente un idolo. Non pensavo di poter correre in 47”50. E’ tutto incredibile”.

L’ex campione europeo under 20 Carl Bengstrom ha vinto la medaglia di bronzo scendendo per la prima volta in carriera sotto i 48 secondi con 47”94. Bengstrom ha riportato la Svezia sul podio europeo per la prima volta dall’edizione di Spalato 1990 quando Sven Nylander e Nicklas Wallelind vinsero argento e bronzo alle spalle del britannico Kris Akabusi.

400 metri ostacoli femminili

La campionessa mondiale Femke Bol ha rivinto il titolo europeo migliorando il record dei campionati con 52”49. La fuoriclasse olandese si impose due anni fa a Monaco di Baviera 2022 con il precedente record della manifestazione di 52”67. Bol ha tolto la migliore prestazione mondiale dell’anno alla statunitense Sydney McLaughlin Levrone, che poche settimane fa ha corso in 52”70 ad Atlanta.

Bol ha collezionato la quarta medaglia della sua carriera dopo la tripletta sui 400 metri, sui 400 metri ostacoli e nella staffetta 4×400 a Monaco di Baviera.

La francese Louise Maraval ha vinto la medaglia d’argento con il record personale di 54”23 davanti all’olandese Catheljin Peeters (54”37). La primatista italiana Ayomide Folorunso si é piazzata al quinto posto con 55”20 preceduta anche dalla ceca Nicoleta Jichova (54”91).

Femke Bol: “Sono davvero felice della vittoria e del terzo posto della mia connazionale Peeters. Sapevo che Catheljin potesse raggiungere questo risultato. Non è mai facile vincere. Non si può mai dare nulla per scontato. Per questo è importante rimanere concentrata, anche se in una notte come questa diventa ancora più difficile. Quest’atmosfera è straordinaria.

Roma ha sempre un significato importante per me. Amo questa pista e questo stadio. Debuttai a Roma nel 2020. Ho lavorato duramente per questi campionati e sono arrivato qui in buone condizioni. Credo di poter fare megli alle Olimpiadi”.

Salto in alto maschile

Gianmarco Tamberi ha regalato allo splendido pubblico dello Stadio Olimpico la terza medaglia d’oro della sua carriera nel salto in alto con 2.37m in una serata indimenticabile davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha applaudito in tribuna l’ennesima impresa del trentaduenne marchigiano.

Tamberi era all’esordio stagionale dopo la rinuncia per precauzione al meeting di Ostrava. Non gareggiava dal meeting di Bellinzona dello scorso Settembre.

Tamberi ha fatto vivere una serata di emozioni forti da autentico showman davanti alla curva dell’Olimpico gremita di gente.

Tamberi ha iniziato la gara superando con ampio margine con stagion2.22m al primo tentativo ma a 2.26m sono arrivate le prime difficoltà perché ha avuto bisogno di due prove per superare questa misura. Le due ucraine Oleh Doroshchuk e Vladyslav Levskyy hanno centrato la misura di 2.26m al primo tentativo, mentre il belga Thomas Carmoy è rimasto in gara superando questa quota alla seconda prova a sua disposizione.

Tamberi era in terza posizione al momento del primo tentativo alla quota di 2.29. L’anconetano si è trovato con le spalle al muro quando ha commesso due errori a 2.29m, ma nel momento più difficile ha rimesso le cose a posto superando questa misura al terzo tentativo rimanendo in gara per le medaglie al secondo posto dietro a Lavskyy, che ha eguagliato il record personale con 2.29m al primo tentativo. Doroshchuk si è aggiudicato il bronzo con 2.26m battendo Carmoy per un numero minore di errori.

Lavskyy ha commesso un errore a 2.31m. Tamberi ha conquistato l’oro superato l’asticella alla misura di 2.31m al primo tentativo balzando al comando. Lavskyy ha deciso di tentare le due prove rimanenti a 2.33m senza riuscirci. Tambari è di nuovo campione europeo e il pubblico dell’Olimpico va in delirio. Non è però finuta qui perché Halfshave ha fatto mettere l’asticella a 2.34m che ha superato alla prima prova.

Gimbo non si è accontentato e ha superato 2.37m ancora alla prima prova facendo impazzire di gioia la curva dell’Olimpico. Tamberi ha migliorato il record dei campionati detenuto dal russo Andrey Silnov con 2.36m dall’edizione di Goteborg 2006. Il campione olimpico ha fatto correre i brividi dietro alla schiena quando si è toccato il piede sinistro ma per fortuna era semplicemente uno scherzo e ha tirato fuori le molle dalle scarpe. Nel tripudio generale generato dalla vittoria Gimbo ha dato un bacio alla moglie Chiara e ha preso in braccio Federico, figlio dell’amico Matteo.

Dopo la gara l’azzurro è andato a salutare Mattarella e le altre autorità dello sport italiano presenti in tribuna. Il Presidente della Repubblica è da sempre un grande appassionato di sport ed è sempre stato vicino agli atleti azzurri nei momenti delle vittorie nele manifestazioni più importanti.

Con la misura di 2.37m Tamberi aveva vinto anche le Olimpiadi di Tokyo a pari merito con Mutaz Barshim.

Gimbo diventa il secondo atleta italiano a vincere tre titoli europei nella stessa specialità dopo Adolfo Consolini, che trionfò nel disco
nel 1946, nel 1950 e nel 1954.

Gianmarco Tamberi: “Sapevo di essere in grande forma e l’ho dimostrato. Non volevo essere da meno rispetto ai miei connazionali che stanno facendo grandi cose e ce l’ho fatta. C’erano molti dubbi su di me dopo la rinuncia al meeting di Ostrava, ma sapevo di essermi allenato molto bene ed ero in grande forma. Ieri ho scritto a Jannik Sinner per provare ad invitarlo a Roma. Volevo rendere la serata ancora più magica e fargli vivere le emozioni che l’atletica sa regalare.

Sognavo di fare grandi cose davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ci ha onorato della sua presenza. Tra pochi giorni tornerò da lui per ricevere la bandiera che porterò durante la Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi. Ho tremato al terzo tentativo a 2.29m, ma poi è iniziato lo show. Ho finto di essere infortunato. Avevo nascosto le molle nelle mie scarpe. Ho fatto grandi cose. Ora è arrivato il momento delle Olimpiadi”.

Con l’oro di Tamberi l’Italia ha portato a 20 il numero di medaglie di questo straordinario Europeo romano.

10000 metri femminili

Nadia Battocletti ha fatto doppietta vincendo la medaglia d’oro di sui 10000 metri battendo il record italiano di Maura Viceconte con 30’51”32. La giovane campionessa della Val di Non ha firmato la doppietta dopo il trionfo sui 5000 metri davanti a Karoline Grovdal di Venerdì scorso. Battocletti è diventata la quarta atleta a firmare la doppietta sui 5000 e sui 10000 metri nella stessa edizione degli Europei dopo Sonia O’Sullivan (1998), Elvan Abeylegesse (2010) e Yasemin Can (2016).

L’olandese Diane Van Es si è aggiudicata la medaglia d’argento con 30’51”24 davanti alla campionessa europea under 23 Megan Keith della Gran Bretagna (31’04”77). Federica Del Buono é stata straordinaria piazzandosi al quarto posto con il record personale di 31’25”41 diventando la quarta italiana di sempre dietro a Battocletti, Viceconte e Silvia Sommaggio. Elisa Palmero è stata altrettanto brava con 31’38”45 (sesto miglior crono italiano di sempre). Valentina Gemetto ha tagliato il traguardo al ventunesimo posto in 33’23”43. Anna Arnaudo si è ritirata dopo quattro km.

Battocletti ha iniziato la sua progressione decisiva al penultimo giro. La figlia d’arte di Giuliano Battocletti ha percorso l’ultimo chilometro in 2’53”54. Allo Stadio Olimpico l’azzurra non aveva mai gareggiato prima di questi Europei. Come aveva detto in conferenza stampa aveva corso a Roma sulla vicina pista della Farnesina in una gara giovanile.

Battocletti è diventa la prima atleta italiana a livello femminile a vincere due ori nella stessa edizione degli Europei.In campo maschile solo due atleti sono riusciti in questa impresa: Pietro Mennea (100 e 200 metri a Praga 1978) e Salvatore Antibo (5000 e 10000 metri a Spalato 1990).

Nadia Battocletti: “Mi aspettavo un’altra serata magica. E’ davvero una meraviglia. Mi sono davvero divertita. Era quello che volevo fare. Nella mia carriera avevo corso soltanto una gara sui 10000 metri in pista a Londra e non mi sarei mai aspettata questo risultato. Penso di aver fatto un grande salto di qualità e oggi l’ho dimostrato. Non riesco a crederci di aver vinto due ori agli Europei.

Queste medaglie mi danno molta fiducia. Mi sto costruendo passo dopo passo. Credo di poter continuare a crescere. Battere il record italiano in questa serata è stato molto importante. Era uno dei miei obiettivi. E’ straordinario averlo fatto davanti a questo pubblico. Ho fatto un esame di Architettura all’Università settimana scorsa prima di partire per Roma. Poi ho corso queste due gare e ho superato questi esami con grandi voti. Mi mancano cinque esami universitari e la tesi”.

200 metri femminili

La svizzera Mujinga Kambundji ha vinto il secondo titolo europeo consecutivo sui 200 metri in 22”49 battendo di un centesimo di secondo la britannica Darryl Neita in un arrivo al photo-finish. Per la famiglia Kambundji è la seconda medaglia in questi campionati dopo l’argento di Ditaji Kambundji sui 100 metri ostacoli.

La Svizzera fatto doppietta sui 200 metri dopo il successo di Timothé Mumenthaler nella finale maschile davanti a Filippo Tortu. Neita ha festeggiato la medaglia d’argento nel paese dove ora si allena. La britannica è seguita da Marco Airale a Padova e si è innamorata del nostro paese tanto da pubblicare su youtube dei video sui suoi allenamenti al Colbacchini di Padova e momenti della sua vita in Italia come le gite a Venezia a Milano.

La francese Helen Parisot ha conquistato a sorpresa la medaglia di bronzo in 22”63.

Mujinga Kambundji: “Sapevo che sarebbe stata una gara combattuta e incerta fino all’ultimo. Non vedevo l’ora di questa gara. Sono al settimo cielo per aver rivinto il mio titolo. Normalmente sono più tranquilla prima dei 200 metri perché è una distanza più lunga rispetto ai 100 metri. Ero davvero tranquilla. Questo mi ha dato fiducia. Normalmente sono in modalità da combattente. Stasera ero rilassata. E’ incredibile. Ad ogni Europeo la Svizzera vince sempre più medaglie.

Seconda giornata decathlon

L’estone Johannes Erm ha vinto la medaglia d’oro nel decathlon con 8764 punti regalando al suo paese il secondo titolo continentale 26 anni dopo il trionfo di Erki Nool a Budapest 1998.

Il norvegese Sander Skotheim ha conquistato l’argento con 8635 punti un anno aggiungendo questa medaglia al suo palmares che comprende il secondo posto agli Europei under 23 di Espoo alle spalle del connazionale Markus Rooth. Il francese Mackenson Gletty ha conquistato il bronzo con il record personale di 8606 punti.

Lo svizzero Finley Gaio ha vinto la terza batteria di due decimi di secondo con 14”04 nei 110 metri ostacoli.

Il francese Mackenson Gletty ha fatto ricorso dopo essersi piazzato ultimo nella sua serie in 15”30. Il francese è rimasto sui blocchi al momento dello sparo ed è partito in ritardo con un tempo di reazione di 0.490. per non aver sentito lo sparo e ha avuto la possibilità di correre da solo. Su decisione della giuria l transalpino ha avuto la possibilità di ripetere la gara 40 minuti dopo.

Gletty ha approfittato della possibilità concessa per migliorare il record personale con 13”88, tempo che gli ha permesso di balzare la comando con lo score di 5529 punti davanti al norvegese Sander Skotheim (5502 punti) e all’estone Johannes Erm (5477 punti). Dario Dester ha vinto la prima serie con 14”28, suo miglior tempo in un decathlon e secondo tempo più veloce in carriera.

Il cremonese era dodicesimo con 5088 punti. Il campione italiano di Molfetta Lorenzo Naidon era diciannovesimo con 4793 punti al rientro agonistico dopo l’infortunio subito in occasione dei Campionati Italiani di Ancona dello scorso Febbraio.

Kicklas Kaul ha stabilito il record personale nel disco con 49.89m. Kevin Mayer è risalito al quinto posto con un lancio da 48.53m. I norvegesi Markus Rooth e Sander Skotheim hanno superato la barriera dei 46 metri con 46.54m e 46.18m. Skotheim è andato in testa con 6293 punti davanti a Gletty (6266 punti). Erm era al terzo posto con 6235 punti dopo un lancio da 44.56m. Dester e Naidon hanno realizzato le misure di 41.00m e di 37.54m.

Johannes Erm è balzato al comando della classifica generale con 7207 punti dopo aver saltato 5.20m nell’asta. Gletty ha mantenuto la seconda posizione con 7146 punti dopo aver saltato 4.90m. Mayer si è portato al quinto posto con 7011 punti con un salto da 5.30m. Rooth ha superato la quota di 5.10m salendo al terzo posto con 7096 punti. Skotheim ha avuto bisogno di tre tentativi per superare la misura d’ingresso di 4.40m nel salto con l’asta prima di valicare l’asticella a 4.60m al terzo tentativo, e ha perso posizioni nella classifica generale scendendo al quinto posto con 7083 punti. Dario Dester ha stabilito il record personale nel gruppo B del giavellotto con 63.53m.

Erm ha percorso i 1500 metri finali in 4’24”95 aggiudicandosi l’oro. Skotheim ha tagliato il traguardo in 4’42”21 chiudendo la gara al secondo posto con 8635 punti davanti a Gletty, che ha tagliato il traguardo in 4’27”70.

Kaul ha tagliato il traguardo al secondo posto sui 1500m in 4’17”77 salendo al quarto posto con 8547 punti. Kevin Mayer si è qualificato per le Olimpiadi di Parigi grazie al quinto posto con 8476 punti. Dester ha ripetuto il sesto posto di Monaco di Baviera migliorando il record italiano con 8235 punti. Il cremonese aveva un record di 8218 punti realizzato nella precedente rassegna continentale in terra bavarese. L’allievo di Pietro Frittoli aveva bisogno di correre in 4’25” per centrare la grande impresa ed è andato ancora più forte sulle ali dell’entusiasmo dopo il record personale nel giavellotto miglioarndosi con 4’23”63, tempo che gli ha permesso di piazzarsi al quinto posto sui 1500 metri.

Johannes Erm: “Sono stati due giorni straordinari. Non mi ricordo quando sono stato così felice l’ultima volta. Molti fans estoni sono venuti a Roma. Anche il pubblico locale mi ha sostenuto molto. Ho sentito il loro calore in tutte le gare, soprattutto nei 1500 metri”.

Lancio del giavellotto femminile

L’austriaca Victoria Hudson ha vinto la medaglia d’oro europea nel giavellotto con 64.62m al primo tentativo un anno dopo il quinto posto ai Mondiali di Budapest. La giovane serba Adriana Vilagos si è aggiudicata l’argento stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno con 64.62m al terzo tentativo. La norvegese Marie Therese Obst ha completato il podio piazzandosi al terzo posto con 63.00m . Hudson è diventata la prima austriaca a vincere la medaglia d’oro agli Europei dal 1971.

La campionessa europea in carica Elina Tzengko si è piazzata al quinto posto con 59.46m.

Qualificazioni del salto in lungo femminile

La campionessa olimpica Malaika Mihambo ha realizzato la migliore delle qualificazioni del salto in lungo femminile con 7.03m con vento contrario di -1.3 m/s, seconda miglior misura al mondo di questa stagione. Mihambo insegue la sua seconda vittoria sei anni dopo la medaglia d’oro a Berlino 2018 davanti al pubblico di casa. La saltatrice tedesca ha fatto registrare la seconda migliore misura di sempre in un turno di qualificazione agli Europei dopo il 7.09m realizzato da Vilma Bardauskiene a Praga 1978.

Malaika Mihambo: “Sapevo di avere il potenziale per saltare 7.03m. Ho risontrato una crescita costante nel mio rendimento nelle ultime competizioni. Ha funzionato tutto al meglio. Per quanto riguardo la super pedana sto cercando di trarre il meglio da ogni situazione. Non ero nervosa, ma c’era un po’ di tensione, ma è un fatto positivo per una qualificazione. Al momento non c’è niente che mi disturba, a differenza degli Europei di Monaco 2002 quando ero appena uscita da un’infezione da covid”.

La svizzera Annik Kaelin ha fatto registrare la seconda miglior misura con 6.83m con vento a favore di +2.3 m/s, arrivando ad un solo centimetro dal salto di 6.84m con il quale ha eguagliato il record nazionale della ticinese Irene Pusterla durante la prova del salto in lungo dell’eptathlon. La francese Hillary Kpatcha si è qualificata con la misura di 6.82m.

La portoghese originarIa di Sao Tomé and Principe ha fatto registrare la misura di 6.72m, due cm in più rispetto alla misura di qualificazione.

La vice campionessa europea indoor Larissa Iapichino ha superato il turno con 6.71m al primo tentativo e tornerà sulla pedana dello Stadio Olimpico nella serata di Mercoledì alle 20.54.

Larissa Iapichino: “La qualificazione è stata rapida e indolore. Va benissimo così. La pedana è molto performante ma va interpretata, occorre correre con baricentro basso, cioè esattamente come dovrei fare. Spero di poter portare il mio contributo a questo super Europeo dell’Italia”.

Hanno realizzato la stessa misura della fiorentina anche la bulgara Plameta Mitkova e la romena Alina Roaru Kottman. L’ultima misura di ammissione alla finale è stata 6.63m. Le escluse dalla finale sono state la campionesse mondiali Maja Aska g della Svezia (6.60) Florentina Iusco della Romanua (6.58m).

Batterie staffetta 4×400 femminile

L’Irlanda ha vinto la seconda batteria della staffetta 4×400 femminile in 3’24”81 battendo la Francia (3’25”15), il Belgio (3’25”15), la Spagna (3’25”25) e l’Italia (3’25”28) in una gara molto combattuta. Le azzurre si sono qualificate per la finale in programma nell’ultima giornata di Mercoledì alle 21.05. L’esordiente Ilaria Accame ha corso la prima frazione in 51”93 prima di passare il testimone ad una combattiva Giancarla Trevisan, che ha porato l’Italia al secondo posto provvisorio con una frazione cronometrata in 50”83.

Rebecca Borga ha difeso la seconda posizione con una frazione in in 51”51. L’ultima frazionista Anna Polinari era in terza posizione fino alla terza posizione ma ha perso due posizioni nella sua frazione cronometrata in 51”01. Sharlene Mawdley ha trascinato le maglie verdi d’Irlanda alla vittoria con una super frazione cronometrata in 49”73 dopo aver corso la finale dei 400 metri la sera prima.

Anna Polinari: “L’obiettivo è stato raggiunto, ma pensavo di riuscire a controllare più di quanto ho potuto fare. Sul rettilineo ho faticato a tenere chi rientrare all’interno. E’ il quarto turno in cinque giorni. Ma tutto sommato mi sono sentita bene”.

La Polonia si è aggiudicata in precedenza la prima frazione in 3’25”59 battendo la Germania (3’25”90) e l’Olanda (3’25”99). L’olandese Lisanne De Witte ha superato la norvegese Amelie Iuel negli ultimi dieci metri regalando il terzo posto alla formazione oranje. Soltanto 1 secondo e 18 centesimi di secondo dividono le otto squadre qualificate, che hanno corso tutte in meno di 3’26”.

Batterie staffetta 4×100 maschile

L’inedita formazione azzurra composta da Roberto Rigali, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Lorenzo Simonelli si è qualificata per la finale grazie ad un buon secondo posto in 38”40 alle spalle dell’Olanda (38”34). Questi sono i tempi dei frazionisti azzurri: Rigali 10”74, Melluzzo (un eccellente 9”11 lanciato), Patta (9”31) e il campione europeo dei 110 metri ostacoli Simonelli (9”24).

Lorenzo Simonelli: “La 4×100 mi piace un sacco. Mi sono divertito ma mi sono imballato negli ultimi 20 metri. Questo quartetto montato un po’ all’ultimo è andato forte. Le medaglie di Marcell, di Filippo e di Chituru ci hanno caricato a mille. Venite allo stadio domani. Vi divertirete”.

La Germania ha vinto la prima batteria in 38”43 davanti al Belgio, che ha stabilito il record nazionale con 38”55. La Polonia si è piazzata al terzo posto in 38”67 davanti alla Svizzera (38”70). La Gran Bretagna, vincitrice nelle ultime quattro edizioni degli Europei, è stata eliminata dopo un errore al cambio.

Staffetta 4×400 maschile

La Francia ha corso il miglior tempo delle batterie della staffetta 4×400 con 3’00”77 nella seconda batteria battendo il Belgio (3’01”09), la Germania (3’01”44), la Spagna (3’01”45) e il Portogallo (3’01”91).

La Gran Bretagna si era aggiudicata in precedenza la prima batteria in 3’01”69 davanti all’Italia, che si è qualificata in 3’02”01. Dopo la frazione di Brayan Lopez in 46”37, il secondo frazionista Vladimir Aceti ha corso una frazione lanciata in 45”30 cambiando il testimone al comando insieme all’Ungheria.

Il terzo staffettista azzurro Riccardo Meli è partito in testa ma si è ritrovata in terza posizione all’ingresso sul rettilineo finale ma è risalito fino al secondo posto prima di consegnare il testimone a Edoardo Scotti, che ha corso l’ultima frazione in un eccellente 44”79. L’Ungheria si è piazzata al terzo posto con il record nazionale di 3’02”09.

Riccardo Meli: “Era importante passare il turno e far riposare i ragazzi che entreranno in gara domani per la finale. Sono partito piano ma ho finito forte. Questa staffetta merita attenzione”.

Edoardo Scotti: “La pista è una bomba. Questa gara mi ha fatto bene per svegliarmi. Mi sentivo molto peggio durante il riscaldamento, rispetto al feeling che ho provato in gara”.

Batterie 4×100 femminile

La Gran Bretagna ha vinto la prima batteria della staffetta 4×100 con 42”25 grazie anche al contributo in terza frazione della campionessa europea dei 100 metri Dina Asher Smith. Le altre frazioni britanniche erano Asha Phillip Amy Hunt e Desiré Henry. La Svizzera e la Spagna si sono qualificate con 42”76 e in 43”00. Zaynab Dosso ha dovuto rinunciare per affaticamento dopo la splendida medaglia di bronzo sui 100 metri ed è stata sostituta da Irene Siragusa in prima frazione.

Purtroppo Dalia Kaddari ha avvertito un infortunio muscolare ad una ventina di metri dal passaggio del testimone con Anna Bongiorni, che è stata brava ad adeguare i tempi del cambio in una situazione compromessa. Ariana De Masi è stata schierata in ultima frazione L’infortunio è costato alle azzurre i dodici centesimi che hanno separato le sfortunate velociste azzurre dall’ingresso in finale. L’Italia ha chiuso al quarto posto in 43”27.

Arianna De Masi: “Volevamo la finale e la medaglia. Avevamo le carte in regola per prendercele. Fa ancora più male per questo. Nessuna meglio di Anna avrebbe saputo gestire la situazione accaduta nel secondo cambio”.

Anna Bongiorni: “Il mio è stato quasi un cambio da staffetta 4×400. Ho percepito l’infortunio di Dalia. Ho modificato i tempi dell’azione. Siamo molto dispiaciute. Valiamo quasi un secondo di meno.

La Francia ha vinto la seconda batteria in 42”35 davanti all’Olanda (42”39) e alla Germania (42”47).

Semifinali 800 metri femminili

La campionessa in carica Keely Hodgkinson ha vinto la prima semifinale in 1’58”07, miglior tempo di sempre in una semifinale dei Campionati europei. Il precedente miglior tempo in una semifinale continentale era stata realizzata dalla tedesca Sigurn Wodars a Stoccarda 1986 con 1’58”26. La francese Anais Bourgouin e la tedesca Majtie Kolberg hanno migliorato i record personali con 1’58”65 e in 1’58”74. La polacca Anna Wiegosz ha migliorato il record personale con 1’59”07.

Keely Hodgkinson: “Era molto presto. Ho corso una buona gara e mi sono sentita bene. Molte atlete mi hanno ringraziato per averle aiutate a tenere un ritmo molto alto e a migliorare i loro personali. Sono contenta, ma io faccio la mia parte. E’ troppo presto per parlare di Olimpiadi. C’è ancora una finale europea da disputare.”

 

 

 

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