L’ultima volta che ho incontrato Marcell Jacobs è stato il 15 agosto 2020, il Ferragosto dell’anno dell’esplosione della pandemia mondiale, quando tutti i grandi eventi agonistici di atletica furono rinviati e si riuscirono ad organizzare pochi meeting da inizio luglio a metà settembre circa.

Quel giorno Marcell andò a gareggiare nei 100 metri a La Chaux de Fonds, su una pista svizzera posta a 1000 metri di altitudine dove quasi sempre si ottengono grandi risultati cronometrici, nel classico Resisprint International tradizionalmente segnato sul calendario tra la fine di giugno e l’inizio di luglio ma che, in quella particolare stagione, venne spostato di circa un mese e mezzo in un periodo probabilmente meno favorevole climaticamente, al punto che né lui né il suo rivale di tante sfide sui 100 metri, Filippo Tortu, riuscirono ad ottenere dei crono interessanti.

Per la cronaca Filippo precedette Marcell sia in batteria con 10″16 rispetto a 10″18, e anche nella finale vinta in 10″18 con Jacobs palesemente stanco che chiuse quarto con 10″23 per poi raccontarmi, alla fine, nell’intervista che gli feci nell’ambito di una nostra personale diretta dell’evento, di come avesse avuto un viaggio complicato per arrivare da Roma nel cantone svizzero, e di come gli si fosse rotta addirittura la macchina.

Ricordo di aver provato una certa tenerezza per il velocista desenzanese che consideravo un buon velocista a cui mancava solo un briciolo di convinzione in più per esprimere al meglio il suo potenziale, ma di lui mi piaceva il coraggio e la determinazione messa in tutti i modi per cercare di raggiungere i suoi sogni che, a mio avviso, potevano essere quelli di diventare un ottimo velocista, vale a dire uno che potesse scendere qualche volta in carriera sotto i 10 secondi, puntare deciso a una finale olimpica o mondiale, e a un podio più o meno alto di un campionato europeo.

A quei tempi era molto sentita la sfida proprio con Filippo Tortu, il primo italiano in grado di scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri, da cui Jacobs veniva sempre superato anche se di poco, e che rispetto a lui aveva centrato le due finali nei due eventi internazionali a cui avevano entrambi partecipato, gli Europei di Berlino 2018 e i mondiali di Doha 2019, dove invece Marcell era stato eliminato in semifinale.

Ma è arrivato l’inverno del 2021, ancora in piena pandemia, e tante cose sono cambiate nel senso che, quel salto agonistico che avevo immaginato potesse avvenire per l’ormai 26enne velocista desenzanese, si è materializzato nella misura in cui ha fatto una stagione invernale indoor dagli ottimi contenuti tecnici, avendo come obiettivo quello di vincere i 60 metri agli europei di Torun, impresa agevolmente riuscita anche con l’abbattimento di un record italiano che resisteva da qualche anno, quello di Michael Tumi il cui crono di 6″51 venne abbassato a 6″47.

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Sicuramente un primo grande successo internazionale, oltretutto con un miglioramento cronometrico rispetto al suo miglior tempo degli anni passati sulla distanza di 16 centesimi, il preludio di una nuova dimensione internazionale che certamente presagiva la possibilità di scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri per collocarsi su quella fascia di velocisti in grado di lottare, con buone possibilità, per una finale olimpica, impresa storica per un azzurro.

Questo era certamente il pensiero fisso che lo stesso Jacobs ebbe modo di esprimermi direttamente, l’ultima volta che lo sentii nel corso di un’intervista che molto gentilmente mi concesse dopo la vittoria europea, anche se in effetti mi confessò pure che, una volta conquistata, non si sarebbe certo posto limiti visto che non c’era a suo avviso una favorito netto.

Con l’inizio della stagione all’aperto, poi, e il nuovo record italiano sui 100 metri realizzato subito a Savona il 13 maggio con 9″95, vi fu certamente la conferma della nuova dimensione internazionale di Jacobs, passato definitivamente dal ruolo di buono a ottimo velocista in grado certamente di lottare con i primi 10/15 del ranking mondiale, e quindi di puntare a una finale olimpica, oltre che a poter competere con maggior frequenza nelle gare del circuito della Diamond League dove vengono chiamati solo i migliori.

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In realtà, dopo quella gara in Liguria alcuni problemi fisici lo fermarono facendo pensare che, il giustificato sogno della finale a cinque cerchi, potesse in qualche modo essere abbandonato, ma dopo 37 giorni dal suo 9″95, il velocista di Desenzano tornò sui blocchi con un buon 10″06 a Chorzow e poi corse altre tre volte, sino a tre settimane dall’appuntamento olimpico, con prestazioni sempre vicine ai 10 secondi e scese anche una volta sotto, con 9″99, proprio nel meeting di Montecarlo ultimo test prima della partenza per il Giappone.

Tutto insomma faceva presagire per Jacobs eccellenti possibilità di ottenere quella storica finale tanto desiderata ma, sinceramente, nulla faceva immaginare quel che poi è realmente accaduto tra le 20 del 31 luglio e le 22 del 1° agosto, quando Marcell ha fatto il fenomeno per circa 26 ore, correndo dapprima la batteria in scioltezza in 9″94, poi venendo superato nella semifinale da due avversari, ma chiudendo con un sensazionale 9″84 e, infine, con il capolavoro della finale vinta in 9″80.

Il secondo oro nella staffetta 4×100, ottenuto pochi giorni dopo, segnò la chiusura della stagione, certamente trionfale ma breve per quanto riguarda le gare all’aperto anche perché gli statunitensi lo avrebbero aspettato con piacere a Eugene, per una rivincita, al Prefontaine Classic di fine agosto.

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Il 2022 di Jacobs fu subito abbastanza speculare rispetto al 2021 per quanto riguarda le gare al coperto, che sono state molte e ricche di soddisfazioni, anche se i crono ottenuti sui 60 metri quantomeno sino ai mondiali indoor di Belgrado a marzo, pur essendo molto buoni, furono tutti intorno ai 6″50, tempi non lontanamente parametrabili a quelli ottenuti nelle due ore magiche sui 100 olimpici.

Ancora una volta però Marcell, nella capitale serba un po’ come a Tokyo, sovvertì la logica che non faceva prevedere per lui una concreta possibilità di vittoria, vista soprattutto la condizione palesata dal primatista del mondo sulla distanza dei 60 metri con 6″34, Christian Coleman, al ritorno dopo la squalifica e apparentemente in grande forma, sensazione poi confermata dall’eccellente 6″41 ottenuto dallo statunitense nella finale, che però non gli fu sufficiente per superare Jacobs, ancora una volta fenomeno nell’occasione più importante dell’inverno, e medaglia d’oro con lo stesso crono dell’avversario per pochi millesimi.

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Poche settimane dopo Belgrado sarebbe già stato tempo, all’inizio maggio, per l’esordio sui 100 all’aperto di Nairobi, ma una grave infezione intestinale che contrasse nella capitale keniana lo costrinse a rinviare il debutto ancora una volta, a Savona il 18 maggio, dove corse due volte su crono da ottimo velocista intorno ai 10″ ma, pochi giorni dopo, per un piccolo dolore accusato in gara che si rivelò poi più grave di quanto inizialmente ipotizzato, tornò a gareggiare il 25 giugno nei campionati italiani assoluti, curiosamente dopo gli stessi 37 giorni che erano passati l’anno prima dal debutto, sempre di Savona, al ritorno di Chorzow.

Dopo questa manifestazione nazionale, però, il riacutizzarsi dei postumi dell’infortunio di Savona gli impedirono di fare altre gare e fecero si che si presentasse direttamente sui blocchi della batteria di Eugene, per i Mondiali, dove passò il turno agevolmente per poi rinunciare alla semifinale in quanto ancora dolorante per i problemi fisici pregressi.

Una stagione sicuramente sfortunata, con la prospettiva a quel punto di dover anche rinunciare agli Europei di Monaco di Baviera del mese successivo ai Mondiali, ma invece riuscì a presentarsi trovando la forza e la determinazione per fare le due gare della semifinale e della finale che vinse, di fatto, con il suo miglior crono dell’anno di 9″95, dimostrando ancora una volta di sapere dare il meglio quando più contava, battendo un temibile avversario quale era il britannico Zharnel Hughes campione uscente.

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Ancora una volta, nonostante tutti i problemi avuti, un’ottima stagione chiusa con due grandissimi trofei, i mondiali indoor e gli europei outdoor, che di fatto gli consentono di vantare nel proprio palmares 4 dei 5 principali allori internazionali conquistabili individualmente, mancandogli solo i mondiali all’aperto.

La storia delle indoor di quest’anno è ben nota a tutti, con Marcell che ha perso sia il titolo italiano che quello europeo a scapito di un altro azzurro, Samuele Ceccarelli, pur correndo sui tempi medi degli ultimi due anni, a parte l’exploit di Belgrado, ma qualche velata critica ha cominciato a circolare, a nostro avviso senza alcun senso perché il problema sta nel fatto che, per una ragione che ci sfugge, il velocista sia stato classificato dalla fonte giornalistica sportiva più autorevole del nostro paese, quale un fenomeno, addirittura un immortale.

Ma in realtà basta fare due riflessioni, leggere attentamente quantomeno tutti i suoi risultati degli ultimi due anni, per capire come debba solo essere definito quale un ottimo velocista che ha saputo sfruttare certamente al meglio le occasioni capitategli.

Definirlo un divino, senza un fondamento reale oltre alle medaglie d’oro che ha conquistato, lo pone nella condizione di dover vincere sempre a tutti i costi, e riteniamo sia sbagliato perché non può che metterlo in una condizione psicologica complicata, togliendogli quella necessaria tranquillità per esprimere al meglio il proprio reale valore.

Marcell è certamente un grande campione, come però ce ne sono tanti, e non lo dico sicuramente per sminuire le sue imprese ma anzi, per far si che quanto lui potrà fare d’ora in avanti, possa essere sempre valutato secondo dei criteri più oggettivi e meno sensazionalistici.

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Le ultime tre stagioni di Marcell Jacobs

2021 Indoor 60 metri
  1. 05 FEB 2021 ISTAF Indoor Berlin, 1° 6″56
  2. 05 FEB 2021 ISTAF Indoor Berlin  2° 6″55
  3. 09 FEB 2021 Meeting Hauts-de-France Pas-de-Calais,  Liévin  1° 6″54
  4. 09 FEB 2021 Meeting Hauts-de-France Pas-de-Calais, Liévin – Indoor 1° 6″54
  5. 12 FEB 2021 Orlen Cup 2021, Atlas Arena, Łódź 1° 6″65
  6. 12 FEB 2021 Orlen Cup 2021, Atlas Arena, Łódź 2° 6″53
  7. 21 FEB 2021 Italian Ind. Ch., Palaindoor Ancona 6″60
  8. 21 FEB 2021 Italian Ind. Ch., Palaindoor Ancona 1° 6″55 1181
  9. 06 MAR 2021 European Athletics Indoor Arena, Toruń 6″59
  10. 06 MAR 2021 European Athletics Indoor Arena, Toruń 1° 6″56
  11. 06 MAR 2021 European Athletics Indoor Arena, Toruń 6″47
2021 Outdoor 100 metri
  1. 13 MAY 2021 10° Meeting International Città di Savona 1° 9″95 (+1.5)
  2. 20 JUN 2021 67° ORLEN Janusz Kusocinski Memorial Chorzów 1° 10″06 (+0.2)
  3. 26 JUN 2021 Italian Ch., Stadio Quercia, Rovereto 10″33  (-2.0)
  4. 26 JUN 2021 Italian Ch., Stadio Quercia, Rovereto 1° 10″01 (-1.0)
  5. 04 JUL 2021 Bauhaus-Galan, Stockholm – Diamond Discipline 2° 10″05 (-0.8)
  6. 09 JUL 2021 Herculis, Stade Louis II, Monaco – Diamond 3° 9″99 (+0.3)
  7. 31 JUL 2021 The XXXII Olympic Games, Tokyo 1° 9″94  (+0.1)
  8. 01 AUG 2021 The XXXII Olympic Games Tokyo 3° 9″84 (+0.9)
  9. 01 AUG 2021 The XXXII Olympic Games, Tokyo 1° 9″80 (+0.1)
2022 indoor 60 metri
  1. 04 FEB ISTAF Indoor Berlin, 1° 6″57
  2. 04 FEB 2022 ISTAF Indoor Berlin, 1° 6″51
  3. 11 FEB 2022 Orlen Cup 2022, Atlas Arena, Łódź 1° 6″51
  4. 11 FEB 2022 Orlen Cup 2022, Atlas Arena, Łódź 1° 6″49
  5. 17 FEB 2022 Meeting Hauts-de-France Pas-de-Calais, Liévin  1° 6″53
  6. 17 FEB 2022 Meeting Hauts-de-France Pas-de-Calais, Liévin 1° 6″50
  7. 27 FEB 2022 Italian Ind. Ch., Palaindoor Ancona 1° 6″57
  8. 27 FEB 2022 Italian Ind. Ch., Palaindoor Ancona 1° 6″55
  9. 07 MAR 2022 Belgrade Indoor Meeting, Štark Arena, Beograd 1° 6″56
  10. 19 MAR 2022 World Athletics Indoor Championships, Beograd H5 1° 6″53
  11. 19 MAR 2022 World Athletics Indoor Championships, Beograd SF2 1° 6″45
  12. 19 MAR 2022 World Athletics Indoor Championships, Beograd F 1. 6″41
07 MAR 2022 Belgrade Indoor Meeting, Štark Arena, Beograd DQ
2022 Outdoor 100 metri
  1. 18 MAY 2022 11° Meeting International Citta’ Di Savona, H1 1° 9″99 1197 (+2.3)
  2. 18 MAY 2022 11° Meeting International Citta’ Di Savona, F 1° 10″04 (+0.3)
  3. 25 JUN 2022 Italian Ch., Stadio Guidobaldi, Rieti H2 1° 10″17 (+0.3)
  4. 25 JUN 2022 Italian Ch., Stadio Guidobaldi, Rieti F 1° 10″12  (-0.9)
  5. 15 JUL 2022 World Athletics Championships, Oregon 2022, H4 2° 10″04 (+0.2)
  6. 16 AUG 2022 European Athletics Championships, München SF3 1° 10″00 (+0.2)
  7. 16 AUG 2022 European Athletics Championships, München F 1° 9″95 (+0.1)
2023 indoor 60 metri
  • 04 FEB 2023 ORLEN Cup Łódź 6″61 H2 1°
  • 04 FEB 2023 ORLEN Cup Łódź  6″57 F 1°
  • 15 FEB 2023 Meeting Hauts-de-France Liévin 6″64 H2 1°
  • 15 FEB 2023 Meeting Hauts-de-France Pas Liévin 6″57 F 2°
  • 19 FEB 2023 Italian Indoor Championships, Palaindoor Ancona 6″56 H3 1°
  • 19 FEB 2023 Italian Indoor Championships, Palaindoor Ancona 6″55 F 2°
  • 04 MAR 2023 European Athletics Indoor Championships, Istanbul 6″57 H5 1°
  • 04 MAR 2023 European Athletics Indoor Championships Istanbul 6″52 SF3 1°
  • 04 MAR 2023 European Athletics Indoor Championships Istanbul 6″50 F 2°
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