Le possibilità di Jacobs in vista dei mondiali di Eugene

Il campione olimpico dei 100 metri oggi in partenza per l'Oregon

Come annunciato anche ieri sera dal suo allenatore, Paolo Camossi, in un’intervista direttamente sul campo di Stoccolma dove Marcell Jacobs avrebbe dovuto gareggiare, ci sarà oggi la partenza del campione olimpico dei 100 metri e di tutto il suo staff per l’Oregon, non so bene se direttamente su Eugene o su altra località limitrofa, per il necessario periodo di adattamento anche in funzione delle nove ore di fuso orario da smaltire, in vista dell’esordio del 15 luglio prossimo statunitense, per le batterie dei 100 che inizieranno alle 3.50 della notte italiana del 16 luglio.

Ancora una volta la domanda che tutti si pongono, e a cui le varie testate sportive cercano di dare una risposta, è quali siano le reali possibilità di Marcell nell’affrontare il mondiale di Eugene e se possa avere delle concrete speranze di competere con i migliori, se non addirittura di ripetere la straordinaria impresa della vittoria del 1 agosto scorso, ai Giochi Olimpici di Tokyo.

Cercherò allora, come già fatto nei miei precedenti interventi sull’argomento, di fare delle analisi totalmente oggettive, sulla base però delle pochissime notizie apparse in merito al problema patito da Marcell il 18 maggio a Savona, ed in tal senso avevo già ipotizzato che i tempi di recupero erano piuttosto limitati, considerando poi che il velocista desenzanese prima della distrazione-elongazione patita aveva già avuto una grave infezione intestinale a Nairobi, che l’aveva già pesantemente debilitato e fatto perdere giorni di allenamento, fermo restando che si era poi presentato in gara a Savona sfruttando i residui della preparazione che l’avevano portato, a marzo, a vincere il titolo mondiale indoor sui 60 metri.

Quel che è oggettivamente certo, in ogni caso, è che Jacobs abbia ripreso ad allenarsi in pista tra il 14 e il 15 giugno, ovviamente non a pieno ritmo inizialmente e che, nonostante a mia personale opinione sarebbe stato molto più prudente farlo rinunciare agli Italiani di Rieti il 25 giugno, lo si è fatto correre con decisione del giorno prima, facendogli anche disputare la finale oltre che la batteria.

La sua prova del Raul Guidobaldi, sia chiaro, non è stata assolutamente deludente come letto incredibilmente da varie parti, ma appare evidente come l’atleta sia stato esposto a dei rischi, sia pur minimi, per quanto era successo e comunque, in queste situazioni capita spesso di correre leggermente in difesa ed andare poi a creare qualche problema ad altri muscoli, diversi da quelli oggetto dell’originario infortunio e infatti, come dichiarato da Camossi stesso, il piccolo risentimento dell’atro ieri sera è stato avvertito sul gluteo e non sulla parte dell’iniziale problema.

In definitiva, rispettando ovviamente ogni tipo di scelta tecnica e agonistica dello staff di marcell, la mia è solo un’opinione tecnica, credo senza ombra di dubbio che Marcell non potrà presentarsi ai blocchi di partenza a Eugene nella sua migliore condizione possibile perché, come lui stesso ha scritto ieri sui suoi profili social “Siamo esseri umani, non macchine“, per evidenziare chiaramente come non tutto stia andando nel modo auspicato anche se poi, nello stesso post, ha voluto anche inserire una frase di grande ottimismo quale “Sono il primo a voler salire sul gradino più alto del podio per me e per tutti voi“.

La mia personale previsione, quindi, è che Jacobs possa puntare ad agguantare la finale dei 100 metri ai mondiali, pur con un po’ di fatica, ma senza avere concrete speranze di medaglie anche perché poi, nelle grandissime manifestazioni mondiali saltano sempre fuori all’improvviso degli atleti non considerati alla vigilia, è successo proprio a lui l’anno scorso, e che in ogni caso il suo obiettivo stagionale potrebbe a questo punto essere più finalizzato agli Europei di Monaco di Baviera, dove dovrebbe essere il favoritissimo dei 100 e, magari, potrebbe puntare anche a fare una grande doppietta sui 200.

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