Il keniano Sebastian Sawe Kimaru e l’etiope Megertu Alemu hanno vinto la quarantaquattresima edizione della Valencia Marathon Trinidad Alfonso, gara inserita nel circuito World Athletics Platinum.
Sawe ha tagliato il traguardo in 2h02’05” al debutto sulla distanza di maratona stabilendo il tempo mondiale più veloce dell’anno migliorando il 2h02’16” realizzato dal keniano Benson Kipruto a Tokyo nello scorso Marzo. Sawe ha mancato di 12 secondi il record del percorso stabilito da Kelvin Kiptum nel 2022 con 2h01’53”.
Il campione keniano è diventato il quinto maratoneta più veloce della storia dopo Kelvin Kiptum (2h00’35”), Eliud Kipchoge (2h01’09), Kenenisa Bekele (2h01’41”) e Sisay Lemma (2h01’48”).
Sawe vinse il titolo mondiale di mezza maratona a Riga nell’Ottobre 2023 pochi mesi prima di vincere la Boclassic di Bolzano sui 10 km. In carriera Sawe ha vinto molte delle più importanti mezze maratone correndo in 58’02” alla Roma Ostia e in 58’05” a Copenaghen. Sawe ha vinto sette delle nove mezze maratone disputate perdendo le uniche due gare su questa distanza proprio nella Valencia Half Marathon.
Per la prima volta nella storia i primi dieci classificati sono scesi al di sotto delle 2h05’ nella stessa maratona. L’etiope Deresa Geleta ha tagliato il traguardo in seconda posizione con il record personale di 2h02’38” diventando il settimo maratoneta più veloce della storia. Geleta si è piazzato per la seconda volta in carriera tra i primi tre dopo il successo dello scorso Febbraio a Siviglia in 2h03’27”. L’etiope si è piazzato successivamente al quinto posto alle Olimpiadi di Parigi in 2h07’31”.
Lo specialista della mezza maratona Daniel Mateiko ha tagliato il traguardo in terza posizione in 2h04’24” all’esordio sulla distanza. Mateiko è tornato a Valencia poco più di un mese dopo il secondo posto nella mezza maratona della città spagnola in 58’17”. Nell’ultima stagione ha corso due volte sotto i 27 minuti sui 10000 metri in pista fermando il cronometro in 26’50”81 al Prefontaine Classic di Eugene e e in 26’50”83 alle Olimpiadi di Parigi.
Il tanzaniano Alphonce Felix Simbu si è classificato al quarto posto migliorando il record personale con 2:04:38. Il quarantaduenne svizzero di origini eritree Abraham Tadese si è classificato al quinto posto stabilendo il record nazionale e il quarto miglior tempo europeo dell’anno con 2:04:40 nell’ultima maratona della sua carriera. L’etiope Chimdessa Debele ha tagliato il traguardo in 2h04’44” precedendo il vice campione del mondo di Budapest 2023 Maru Teferi e il keniano Hillary Kipkoech, che hanno fatto registrare lo stesso tempo di 2h04’45”. Samwel Fitwi è sceso per la prima volta in carriera sotto le 2h05’ migliorando di due secondi il precedente record tedesco stabilito da Amanal Petros a Berlino con 2h04’58” nel 2023. Il vincitore della Maratona di Berlino 2023 Sisay Lemma ha tagliato il traguardo al decimo posto in 2h04’59”.
I tre pacemakers keniani Samwel Mailu, Erick Sang e Vincent Nyageo hanno guidato un gruppo di testa comprendente tra gli altri il primatista del percorso Sisay Lemma, il tre volte campione olimpico Kenenisa Bekele, Deresa Geleta, Sebastian Sawe e Hillary Kipkoech, che hanno corso insieme transitando al 10 km in 29’04”, al 15 km in 43’39” e al 21 km in 1h01’17” con 42 secondi di ritardo rispetto al passaggio alla mezza maratona dell’edizione dell’anno scorso quando Sisay Lemma migliorò il record del percorso di 2h01’48”.
Bekele ha iniziato a perdere il terreno al 23 km. La gara è proseguita su ritmi da 2’55” e al passaggio al 28 km in 1h27’21” è rimasto un quintetto formato da Mateiko, Lemma, Legese, Sawe e Geleta. Lemma ha iniziato a perdere terreno dopo 1 ora e 33 minuti di gara, dopo che l’ultimo dei pacemaker ha concluso il suo compito.
Mateiko ha preso un vantaggio di cinque secondi su Sawe e Geleta al 32 km, mentre Legese non è riuscito a tenere il ritmo. Sawe e Geleta hanno raggiunto Mateiko al 36 km. Sawe ha cambiato marcia poco dopo prendendo un vantaggio di 20 secondi su Geleta e di 55 secondi sui Mateiko al passaggio al 40 km in 1h55’42”. Sawe ha corso gli ultimi cinque chilometri in 14’06” e ha fatto registrare un negative split correndo in 1h00’47” nella seconda metà gara dopo aver percorso i primi 21 km in 1h01’18”.
Sebastian Sawe: “Sono davvero felice di aver vinto questa gara al debutto su questa distanza. E’ un grande momento per me. Ho avuto un’ottima preparazione a questa gara ed ero molto fiducioso. E’ un giorno straordinario per me. Sono abituato a correre sulla mezza maratona ed ero fiducioso nella prima metà gara. Ero vicino alla testa della gara e ho capito che potevo correre ancora più velocemente. Ci sono riuscito. Dedico questa vittoria alle vittime dell’alluvione. Prego per loro. Mi congratulo con gli organizzatori per aver tenuto duro nonostante le difficoltà”.
Yohanes Chiappinelli ha tagliato il traguardo al tredicesimo posto in 2h05’24” migliorando il record italiano stabilito da Yeman Crippa con 2h06’06” lo scorso Febbraio in un’altra maratona spagnola a Siviglia. Con una gara in rimonta Chiappinelli ha superato al 40 km l’ex primatista italiano Iliass Aouani, che ha migliorato il suo record italiano di oltre un minuto eguagliando la seconda migliore prestazione italiana all-time di Crippa con 2h06’06” dopo essere rimasto a lungo in lotta per battere il record italiano. Pietro Riva ha completato la grande giornata della maratona italiana stabilendo il miglior tempo di un atleta azzurro in un debutto sulla distanza.
Chiappinelli è transitato in 29’51 al 10 km, in 44’44” al 15 km, in 59’35” al 20 km, in 1h02’49 al 21 km, in 1h14’35” al 25 km, in 1h29’23” al 30 km, in 1h44”34 al 35 km e in 1h59’02” al 40 km.
Yohanes Chiappinelli: “Per me é una grandissima gioia e la sognavo da tanto tempo. Finalmente mi sento ripagato di tutto il lavoro, oltre che della pazienza che ho avuto. Dopo la delusione per non aver partecipato ai Giochi, mi sono messo sotto e in estate ho iniziato a preparare questa gara. Ora posso dire di essere un maratoneta. Sono consapevole che i record sono fatti per essere battuti. L’ho tolto al mio amico Yeman Crippa che proverà a riprenderselo in futuro, ma non è l’unico che potrebbe riuscirci perché c’è un bel movimento azzurro, come abbiamo visto qui. Sono davvero contento per aver chiuso molto bene negli ultimi chilometri, senza difficoltà. Aouani si merita i complimenti per come ha corso, in caccia del record. L’ho visto davanti a me al trentottesimo chilometro. Poi l’ho raggiunto al rifornimento del quarantesimo chilometro e sorpassato. Mi ero presentato con diversi livelli di obiettivi. Li ho raggiunti tutti: da correre in 2h07’30” al minimo in 2h06’30, dal record italiano a scendere al di sotto delle 2h06’. Questo risultato è di tutto lo staff che mi ha aiutato a costruirlo. Io ci ho messo la ciliegina dopo una media di 190 km alla settimana. E’ arrivato il momento di brillare anche per per me e voglio godermelo, ma penso già ai prossimi impegni. Nel 2025 ci sono i Mondiali di Tokyo a Settembre e per la maratona anche gli Europei in Belgio”.
Mai un italiano era sceso al di sotto delle 2h06’ nella storia. Chiappinelli aveva già dimostrato di essere in ottime condizioni di forma sempre sfiorando il record personale sulla mezza maratona con 1h00’50” sempre a Valencia a fine Ottobre. Chiappinelli è stato un grande talento in pista e ha vinto due titoli europei sui 3000 siepi a livello under 20 nel 2015 e a livello under 23 nel 2017 e un bronzo a livello assoluto nel 2018 a Berlino. Da due anni l’atleta ora allenato da Giuseppe Giambrone al Tuscany Camp ha scelto di dedicarsi alle corse su strada.
Il senese ha stabilito il record italiano sui 10 km nel 2022 con 27’50”, tempo migliorato quest’anno da Yeman Crippa. Lo scorso anno ha esordito sulla maratona correndo in 2h09’46” a Siviglia ed è entrato nella top ten ai Mondiali di Budapest. In questa stagione Chappinelli si è ritirato alla Maratona di Amburgo e si è piazzato al decimo posto agli Europei di Roma sulla mezza maratona contribuendo alla medaglia d’oro a squadre dell’Italia. Per il secondo anno consecutivo è stato migliorato un record italiano alla Maratona di Valencia dopo l’impresa di Sofia Yaremchuk nella gara femminile nel 2023.
Alemu trionfa nella gara femminile
L’etiope Megertu Alemu ha vinto la gara femminile in 2h16’49” aggiudicandosi la vittoria più prestigiosa della sua carriera. Alemu ha sfiorato di 15 secondi il suo record personale di 2h16’34” realizzato a Londra lo scorso Aprile.
Megertu Alemu: “Sono dispiaciuta di non essere riuscita a correre più velocemente. So di potere andare più forte. Tra il 35 e il 40 km ho deciso di calare il ritmo. Sulla linea d’arrivo tutti gli spettatori mi hanno applaudito. E’ stato un momento davvero speciale”.
Stella Chesang ha tagliato il traguardo al secondo posto scendendo per la prima volta in carriera al di sotto delle 2h19’ con il record ugandese di 2h18’26”. L’etiope Tirye Mesfin si è classificata in terza posizione migliorando il record personale di 12 secondi con 2h18’35”.
Alemu, Mesfin, Chesang e Evaline Chirchir sono andate al comando nelle fasi iniziali della gara coprendo i primi 5 km in 16’02” e la seconda frazione tra il 5 e il 10 km in 32’02”. Il quartetto di testa ha tenuto un ritmo da 3’12” al km con una proiezione finale da 2h15’.
Tuttavia, soltanto Chesang e Alemu sono rimaste al comando intorno al passaggio al 15 km in 47’56” prendendo un vantaggio di 18 secondi su Mesfin e Chirchir.
Alemu e Chesang sono transitate al 21 km in 1h07’50” al di sopra del passaggio del record del percorso detenuto dall’etiope Amane Beriso con 2h14’58” nel 2022. Alemi ha aumentato il suo vantaggio nella seconda metà gara, anche se le speranze di battere il record del percorso sono svanite nelle fasi finali della gara. Chesang non è riuscita a tenere il ritmo di Alemu dopo 1 ora e 11 minuti di gara.
Alemu ha mantenuto il suo ritmo fino al passaggio al 30 km in 1h35’55” con un vantaggio di 40 secondi su Chesang, ma è andata in calando percorrendo ciascuna delle due frazioni successive di 5 km tra il 30 e il 35 km in 16’48”.
Alemu ha continuato il suo vantaggio su Chesang portandolo a 40 secondi al 30 km e a 1’21” al 40 km, chiudendo per la seconda volta in carriera al di sotto delle 2h17’.
La spagnola Majida Maajouf ha avvicinato di 26 secondi il suo record spagnolo con 2h21’43”. Laura Luengo è stata la seconda migliore spagnola con 2h22’31. Da sottolineare anche il buon 2h24’05 dell’altra iberica Fatima Ohuaddou.
Mola Stewartova ha migliorato il record ceco fermando il cronometro con 2h23’44”. La quarantunenne statunitense Sara Hall ha fermato il cronometro in 2h23’45” nella sua quarta maratona stagionale dopo i Trials statunitensi, Chicago e Boston. La due volte campionessa europea di cross Fionnuala Britton ha tagliato il traguardo all’undicesimo posto con il record personale di 2h23’46”.
Le prime 14 classificate sono scese al di sotto delle 2h25’. L’azzurra Sara Nestola ha corso per la prima volta in carriera al di sotto delle 2h30’ tagliando il traguardo al ventunesimo posto in 2h29’12”.