Anche se il massimo clamore mediatico della seconda e conclusiva giornata dei campionati italiani indoor è andato alla sconfitta di Marcell Jacobs, nei 60 metri, da parte dell’emergente velocista toscano Samuele Ceccarelli, la gara dai più alti contenuti tecnici è stata quella del getto del peso che ha visto Leonardo Fabbri confermare il suo straordinario momento di forma e la sua ritrovata continuità, vincendo l’attesissima sfida con l’amico e compagno di allenamenti Zane Weir e migliorando il proprio personale indoor con un eccellente 21.60m all’ultimo tentativo, 14 centimetri meglio di Weir che aveva comandato sino a quel momento, dal primo lancio, con la misura di 21.46m che, a sua volta, gli aveva fatto migliorare il personale stagionale di un centimetro, mentre ricordiamo che il suo primato assoluto al coperto è anche quello italiano, rappresentato dal 21,67 ottenuto il 19 marzo 2022 a Belgrado nel corso dei campionati del mondo.

La performance di Fabbri si colloca al quarto posto delle liste mondiali dell’anno e al terzo di quelle europee, con una serie di lanci impreziosita da altri due oltre i 21 metri, 21.12m e 21.09m. Meglio del pesista toscano hanno fatto soltanto il due volte campione olimpico Ryan Crouser con il suo sensazionale record del mondo da 23.38m, il ceco Tomas Stanek con 21.69m e l’ucraino Roman Kokoshko con 21.66m, ma siamo convinti che ai prossimi campionati europei di Istanbul Leo possa realisticamente attaccare il limite italiano di Weir che, dal canto suo, avrà tutte le possibilità di replicare in virtù di un’altrettanta eccellente condizione.

Il pesista fiorentino, allenato da Paolo Dal Soglio, che aveva lanciato più lontano in carriera soltanto in occasione del 21.99m ai Campionati Italiani di Padova del 2020 e del 21.71m al Golden Gala a Firenze del 2021, ha superato il muro dei 21 metri per la quarta volta di fila in questa stagione dopo le tre vittorie a Val de Reuil con 21.33m, a Parma con 21.49m e a Belgrado con 21.53m.

Nick Ponzio, vincitore dell’ultima edizione dei Campionati Italiani Indoor nel 2022 e degli ultimi due titoli outdoor, si è classificato al terzo posto con 20.60m davanti a Sebastiano Bianchetti quarto con 20.03m.

Le dichiarazioni di Fabbri: “Sono super contento. Le cose stanno andando nei binari giusti. Sono stabile fisicamente e tecnicamente. Sono la persona più felice sulla faccia della terra. Sono uscito dal momento più difficile da quando ho cambiato il focus.

Ho capito che dovevo fare qualcosa io. Mi sono allenato più duramente e sono stato più attento a dettagli come l’alimentazione e il riposo. Ho una marcia in più. Prima di questa gara non mi ero mai migliorato all’ultimo lancio. Complimenti a Zane Weir. Ha fatto una gara sensazionale. Mi ha aiutato tanto. Agli Europei bisogna andare con il sangue negli occhi”.

Leonardo Fabbri-Zane Weir (foto Grana/FIDAL)
Leonardo Fabbri-Zane Weir (foto Grana/FIDAL)

Samuele Ceccarelli ha certamente regalato la più grande sorpresa della manifestazione nazionale vincendo il titolo italiano sui 60 metri con il record personale di 6”54 davanti al campione olimpico Marcell Jacobs.

Il toscano ha fatto la differenza nella fase lanciata tra i 30 e i 40 metri bruciando Jacobs con una prestazione cronometrica che si colloca al terzo posto nelle liste italiane all-time alle spalle di Jacobs (6”41) e di Michael Tumi (6”51).

Già in questa prima parte di stagione Ceccarelli, allenato da Marco Del Medico, aveva dimostrato di essere in grande ascesa migliorando due volte il record personale con 6”61 ad Ancona e soprattutto 6”58 nella finale del meeting ISTAF Indoor di Berlino.

Non tutti i giorni capita di poter battere il campione olimpico dei 100 metri e Samuele potrà raccontarlo con orgoglio a figli e nipoti. In ottica Campionati Europei di Istanbul la prestazione si colloca al terzo posto delle liste europee dell’anno alle spalle del britannico Reece Prescod (6”49) e del tedesco Joshua Hartmann (6”53).

Samuele Ceccarelli: “Non ci sono parole per descrivere questa emozione, vincere il primo titolo italiano nella finale con il campione olimpico è qualcosa che non ha prezzo. Correre al fianco di Marcell è magia. Era già una soddisfazione poter correre questa finale. Io e Marcell siamo su pianeti completamenti diversi. A Marcell Jacobs dico grazie per aver avuto la possibilità di correre con lui. Non me l’aspettavo davvero. Sapevo di essere in forma e lo avevo dimostrato nei meeting.

Ho cercato di arrivare rilassato e con la testa più sgombra. Fin dalle batterie ho cercato di fare quello che sapevo di poter valere. Nella finale mi sono buttato sulla linea del traguardo. E’ qualcosa che non faccio mai e il mio allenatore mi rimprovera sempre. Io e il mio tecnico Marco Del Medico sapevamo che la forma fisica era buona, come dimostrato nelle gare prima dei Tricolori. A Istanbul vado per divertirmi.”

Samuele è nato nel 2000 a Massa ha iniziato con l’atletica a 16 anni: Si è appassionato con le gare studentesche, dove aveva realizzato buoni risultati, anche se praticava solo il karate dall’età di sette anni.

Samuele aveva vestito la maglia azzurra agli Europei under 20 di Boras e agli Europei under 23 di Tallin. Fino a Gennaio aveva un personale di 6”72.

Vivo a Massa e studio giurisprudenza a Pisa. Sono al quinto anno. Ho iniziato relativamente tardi rispetto ai miei colleghi. Mi sono sempre emozionato con l’atletica ma mai a questi livelli. Uno spettacolo.

Attribuisco il mio salto di qualità alla dedizione, al lavoro e al fatto che dopo due anni riesco finalmente ad allenarmi senza infortuni. Ho avuto bisogno di pazienza. Qual è il segreto ? Se ci fosse, lo custodirei gelosamente. Dedico il risultato a tutti quelli che comprendono i miei sacrifici”.

Jacobs-Ceccarelli (foto Grana/FIDAL)
Jacobs-Ceccarelli (foto Grana/FIDAL)

60 metri femminili

Gloria Hooper si è laureata campionessa italiana dei 60 metri indoor per la prima volta in carriera in 7”31 dopo essere stata la più veloce già in batteria in 7”32. La velocista veronese ha battuto le amiche e compagne di staffetta Vittoria Fontana (7”33) e Anna Bongiorni (7”34).

400 metri femminili

La primatista italiana dei 400 metri ostacoli Ayomide Folorunso ha vinto la finale dei 400 metri femminili in 52”28 dopo un passaggio ai 200 metri in 24”02 stabilendo la seconda migliore prestazione italiana all-time, arrivando a soli 11 centesimi dallo storico record italiano di Virna De Angeli realizzato nel 1996.

L’ostacolista di Fidenza allenata da Maurizio Pratizzoli ha tolto oltre due decimi di secondo al suo recente record personale realizzato al meeting di Metz. Alice Mangione e Eleonora Marchiando hanno migliorato il record personale correndo rispettivamente in 52”69 e in 52”70. Anna Polinari è scesa sotto i 53 secondi con 52”82.

Mangione, Marchiando e Polinari entrano nella top italiana all-time rispettivamente al quinto, all’ottavo e al nono posto.

Ayomide Folorunso: “E’ stata una bella gara. Posso dire di essere soddisfatta. Sto cercando di applicare in gara ciò che sto facendo in allenamento. Non è un fatto così scontato. E’ un anno di cambiamenti e questa gara era soltanto una tappa del lungo cammino che sto costruendo”.

800 metri maschili

Catalin Tecuceanu ha vinto la finale degli 800 metri maschili in un eccellente 1’45”99 bissando il successo dell’edizione del 2022. Tecuceanu diventa il secondo italiano di sempre sulla distanza a livello indoor alle spalle del primatista italiano Giuseppe D’Urso, che corse la distanza in 1’45”44 a Genova nel 1993. L’ottocentista veneto di origini romene stacca il biglietto per gli Europei Indoor di Istanbul con il quarto posto nelle liste continentali dell’anno.

L’anconetano Simone Barontini è secondo con 1’46”82 in una gara di ottimo livello tecnico. Barontini, che vinse cinque titoli italiani nel Palazzetto della sua città, ha fatto gara di testa per 700 metri dopo essere passato in 1’18”56 ai 600 metri. Tecuceanu è rimasto sempre dietro come un’ombra a seguire Barontini prima di sferrare l’attacco decisivo sul rettilineo opposto a quello d’arrivo.

Catalin ha disputato una delle ultime gare per il team Silca Ultralite Vittorio Veneto, società nella quale è approdato nel 2016 al secondo anno da allievo. Prossimamente entrerà a far parte delle Fiamme Oro Padova. Catalin vive in Italia dall’inizio del 2008 quando si trasferì con la famiglia dalla Romania a Trebaseleghe in provincia di Padova per raggiungere il papà che era arrivato nel 2002.

Si è avvicinato a dodici anni all’atletica coinvolto dai fratelli. Nel 2021 è sceso per la prima volta sotto gli 1’45” all’aperto con 1’44”93 a Zagabria con un progresso di circa un secondo e mezzo rispetto all’anno precedente. Ha esordito in nazionale con il bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Orano in Algeria e si è migliorato nella batteria dei Mondiali di Eugene con 1’44”83 (ottava migliore prestazione italiana all-time).

Ha iniziato la carriera con il suo primo coach Lionello Bettin ed è seguito ora da Gianni Ghidini a Bussolengo vicino a Verona.

Catalin Tecuceanu: “Questa era la gara che dovevo fare. Sono venuto qui per vincere e ci sono riuscito. Ringrazio il pubblico. Erano tutti per Simone Barontini ma alla fine hanno applaudito anche me. Un grazie va anche a tutti quelli che mi hanno sostenuto da casa”.

Catalin Tecuceanu (foto Grana/FIDAL)
Catalin Tecuceanu (foto Grana/FIDAL)

Salto triplo maschile

Il parmense Tobia Bocchi ha vinto il primo titolo italiano della sua carriera a livello indoor con la buona misura di 16.83m realizzata al quarto tentativo al debutto stagionale. Il podio è completato da Simone Biasutti (16.25m) e da Alex Fabbri (15.97m).

Tobia Bocchi: “La mia stagione è iniziata tardi per un piccolo fastidio alla schiena. Sono contento della misura in ottica Europei di Istanbul. Desidero dedicare questa vittoria a Giuseppe Cavazzoni che mi segue sempre e mi sostiene moto.

Salto triplo femminile

Dariya Derkach ha vinto il secondo titolo italiano indoor con 14.12m battendo per un solo centimetro Ottavia Cestonaro, che ha migliorato il record personale indoor con 14.11m all’ultimo tentativo superando la barriera dei 14 metri per la prima volta al coperto. Francesca Lanciano ha avuto la meglio su Veronica Zanon nella lotta per il terzo posto con 13.13m.

400 metri maschili

Riccardo Meli ha vinto il primo titolo italiano assoluto sui 400 metri maschili in 46”58 bissando il successo di un mese fa ai Campionati Italiani Under 23. Il figlio d’arte palermitano ha vinto il bel duello testa a testa con il brianzolo di origini russe Vladimir Aceti, che si è aggiudicato il secondo posto con 46”74. Lorenzo Benati ha conquistato il terzo posto in rimonta in 46.91m battendo Matteo Raimondi (47”08).

Riccardo Meli: “Mi aspettavo questo tempo. In allenamento sto andando forte. Mi dispiace soltanto di non aver fatto il minimo per gli Europei. Spero di potermi qualificare attraverso il ranking. Fino a un mese fa non avevo mai vinto un titolo italiano. Ora ne ho collezionati due in un mese. Sono davvero felice. Sto vivendo un sogno”.

Salto in alto maschile

Il piemontese Stefano Sottile ha vinto una gara di salto in alto maschile emozionante con un salto da 2.26m al primo tentativo arrivando ad un centimetro dal primato stagionale di 2.27m realizzato nel meeting tedesco di Weinheim Il corregionale Marco Fassinotti ha valicato l’asticella alla misura di 2.24m al primo tentativo prima di commettere due errori a 2.26m e uno a 2.28m.

Sottile torna a vincere un titolo italiano indoor cinque anni dopo il primo successo del 2018. Il saltatore di Borgosesia vinse successivamente anche all’aperto con 2.33m. Da sottolineare che la sua allenatrice Valeria Musso ha seguito anche Fassinotti. Sottile ha vinto in carriera il titolo di campione del mondo under 18 a Cali nel 2015. Dall’Aprile 2017 vive e si allena a Torino durante la settimana. Ha il diploma di perito meccanico e nel tempo libero si diverte come programmatore informatico.

Ad entusiasmare il pubblico del Palaindoor di Ancona ci ha pensato anche il giovane milanese di Lainate Edoardo Stronati, che ha superato la quota di 2.24m al primo tentativo migliorando il record italiano under 20 realizzato da Paolo Borghi con 2.23m nel lontano 1980 a Milano.

Gianmarco Tamberi non era in gara perché ha deciso di saltare la stagione indoor, ma era presente nel Palazzetto della sua città. Il campione olimpico di Tokyo ha firmato autografi e scattato selfie.

Gianmarco Tamberi: “Ovviamente non potevo mancare. La gara del salto in alto è stata molto emozionante. Fino all’ultimo non si sapeva chi avrebbe vinto. Sono molto felice per il record italiano juniores di Stronati. Alla fine della gara è venuto ad abbracciarmi”.

Stefano Sottile (foto Grana/FIDAL)
Stefano Sottile (foto Grana/FIDAL)

800 metri femminili

Eloisa Coiro ha vinto il suo terzo titolo italiano in 2’03”55 con una gara tutta di testa dopo i successi ai Campionati Italiani all’aperto a Bressanone nel 2019 e a Rieti nel 2022. Il podio è completato da Federica Del Buono, seconda in 2’04”77, e da Serena Troiani, terza in 2’06”48.

Coiro ha sfiorato il podio agli Europei Under 20 nel 2019, piazzandosi al quarto posto a Boras. Agli Europei indoor di Torun 2021 è diventata primatista italiana della staffetta 4×400 al coperto con 3’30”32. All’aperto ha vinto la medaglia d’argento agli Europei Under 23 a Tallin nel 2021.

Nel 2022 ha migliorato il record personale all’aperto con 2’02”40. Eloisa è romana del quartiere Parioli ed é allenata da Emilio De Bonis. Ha coniugato con successo sport e studi laureandosi in economia e finanza alla Luiss di Roma. In questa stagione ha migliorato il personale indoor con 2’02”07 a Metz.

Eloisa Coiro: “Sapevo di stare bene. Mi aspettavo di fare un buon tempo visto che lavoriamo costantemente da Ottobre. Avevo avuto la conferma con la bella gara di Metz nella quale ho battuto il record personale. Per Istanbul sarò prontissima La gara non è stata lineare. Ho avuto anche un contatto e stavo per cadere, ma ho finito forte.

L’infortunio al semimembranoso della gamba che mi aveva tormentato l’anno scorso è alle spalle. La situazione era catastrofica. Temevo che non avrei mai più fatto certi tempi, ma il mio team mi ha fatto credere in me stessa. Ad un anno dall’infortunio non avrei mai immaginato di fare la quinta prestazione italiana all-time”.

3000 metri femminili

Ludovica Cavalli ha fatto il bis vincendo il titolo italiano sui 3000 metri femminili dopo il successo sui 1500 metri di Sabato pomeriggio. La genovese ha vinto agevolmente in 9’14”25 battendo Elisa Palmero (9’15”71) e Micol Majori (9’19”09).

3000 metri maschili

Il primatista italiano dei 1500 metri indoor Ossama Meslek ha vinto il secondo titolo italiano sui 3000 metri indoor della sua carriera in 7’52”90 battendo Pietro Riva (7’56”33). Mattia Padovani si è aggiudicato la lotta per il terzo posto in in 8’00”00 davanti a Yassin Bouih (8’02”53).

Salto con l’asta maschile

Matteo Olivieri si è aggiudicato il secondo titolo italiano indoor consecutivo superando 5.43m al terzo tentativo. Olivieri si era messo in luce due settimane fa con la vittoria ai Campionati Italiani under 23 sulla stessa pedana. L’astista sanremese ha tentato successivamente tre prove alla misura del 5.63m del record italiano under 23 detenuta da Giuseppe Gibilisco.

Il torinese Simone Bertelli, campione italiano e neo primatista italiano juniores, si è piazzato al secondo posto con 5.33. Olivieri e Bertelli sono amici e compagni di allenamento sotto la guida di Riccardo Frati.

Eptathlon maschile

Il trentino Lorenzo Naidon ha vinto il titolo italiano dell’eptathlon con 5714 punti davanti ad Andrea Cerrato (5642 punti) e Lorenzo Modugno (5309 punti).

Getto del peso femminile

Monia Cantarella si è aggiudicata il titolo italiano del getto del peso femminile con 15.96m davanti alla giovane Anna Musci (15.74m) e alla primatista italiana del lancio del disco Daisy Osakue (15.50m).

Staffette 4×200

Il Cus Pro Patria Milano ha fatto doppietta vincendo entrambe le staffette 4×200. Il quartetto maschile formato da Francesco Domenico Rossi, Andrea Blesio, Luca Sito e Andrea Panassidi si è imposto in 3’13”40 davanti alle altre due formazioni lombarde della Pro Sesto Atletica (3’16”55) e della Riccardi Milano (3’18”31).

Le gemelle Serena, Alexandra e Virginia Troiani e Ilaria Burattin hanno avuto la meglio in 3’39”84 davanti alla Bracco Atletica (3’40”45”) e alla Fratellanza Modena (3’44”77).

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