Questa sera a Parigi, quarto tappa stagionale della Diamond League 2023 dopo quelle di Doha, Rabat e Firenze, con la presenza in gara di dieci azzurri tra cui, la massima attenzione, sarà certamente incentrata sul debutto all’aperto nei 100 metri del campione olimpico ed europeo, Marcell Jacobs, che sembra aver finalmente risolto i piccoli problemi di sciatalgia che l’avevano afflitto nelle ultime settimane.

Per il velocista desenzanese non ci sarà peraltro la sfida tanto attesa con il campione del mondo Fred Kerley, ma gli avversari accanto a lui sui blocchi saranno ugualmente competitivi ad iniziare dall’oro iridato dei 200 metri, lo statunitense Noah Lyles, per proseguire con il suo connazionale Ronnie Baker, il keniano Ferdinand Omanyala, il botswano campione del mondo under 20 Letsile Tebogo, il ghanese Benjamin Azamati, il giamaicano Yohan Blake e il francese Mouhamadou Fall.

Per i colori azzurri, però, la gara più importante da un punto di vista del risultato sarà quella della staffetta 4×100 maschile, medaglia d’oro olimpica a Tokyo nel 2021, che si presenterà al via senza Jacobs per decisione già presa da mesi e che nulla ha a che vedere con gli ultimi problemi fisici di Marcell, la quale sta lottando per ottenere la qualificazione per i Mondiali di Budapest ed ha l’esigenza di ottenere un crono migliore del 38″38 ottenuto a Firenze il 7 maggio scorso.

L’obiettivo di stasera per la squadra che schiererà i campioni a cinque cerchi Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu, oltre uno tra Marco Ricci e Matteo Melluzzo nella seconda frazione, sarà quello di consolidare la propria posizione nel ranking mondiale per un posto tra le migliori 16, cosa che poi potrà essere fatta solo in un’altra occasione, quella dei Campionati Europei a squadre di Chorzow a fine giugno.

Da sinistra: Patta, Melluzzo, Tortu e Desalu (foto Lombardo/Atl. Firenze Marathon)
Da sinistra: Patta, Melluzzo, Tortu e Desalu (foto Lombardo/Atl. Firenze Marathon)

Gli altri azzurri impegnati

Nel salto in alto femminile ritorna in pedana, dopo lo sfortunato esordio con la misura di 1.81 a Rabat, il bronzo mondiale dell’Oregon Elena Vallortigara, la quale affronterà in particolare la vicecampionessa olimpica, l’australiana Nicola Olyslagers, e la statunitense Vashti Cunningham, entrambe a 1,98 quest’anno, oltre che l’ucraina quarta alle Olimpiadi di Tokyo e ai Campionati Iridati di Eugene Iryna Gerashchenko.

Nei 3000 siepi, prima di difendere i colori della società civile di appartenenza nei 5000 metri della Finale Oro dei campionati societari a Palermo, il bronzo europeo Osama Zoghlami cercherà di confermare l’ottimo debutto di Rabat dove si è espresso in 8’14″58,  ritrovando da Monaco di Baviera il campione europeo, il finlandese Topi Raitanen, in una gara in cui potrebbe esserci il possibile assalto al record del mondo da parte dell’etiope argento olimpico e mondiale Lamecha Girma, con nel mirino il crono di 7’53″63 di Saif Saaeed Shaheen del 2004.

Tre primatiste italiane infine, a iniziare dal bronzo europeo del lancio del martello Sara Fantini, impegnata in una gara mista uomini-donne dove ci sarà anche la statunitense campionessa del mondo Brooke Andersen, poi la specialista del salto con l’asta Roberta Bruni di nuovo contro le migliori al mondo quali le statunitensi Katie Moon, oro olimpico e mondiale, la sua connazionale Sandi Morris e la greca Katerina Stefanidi, per chiudere con la discobola Daisy Osakue che affronterà l’oro olimpico la statunitense Valarie Allman e la plurititolata croata Sandra Perkovic.

Roberta Bruni (foto Grana/FIDAL)
Roberta Bruni (foto Grana/FIDAL)

Le altre gare più attese

Grande curiosità per il debutto stagionale assoluto all’aperto, seconda gara del 2023 dopo un anomalo 60 metri a febbraio, della primatista del mondo dei 400 ostacoli, la statunitense Sydney McLaughlin-Levrone, che sarà impegnata sul giro di pista senza barriere in una delle sue rare apparizioni in Diamond League.

Nei 5000 metri donne, la keniana regina del Golden Gala di Firenze, Faith Kipyegon, autrice del formidabile record del mondo sui 1500 metri con 3’49″11, sfiderà sul terreno avversario la primatista dei 5000, l’etiope Letesenbet Gidey.

Tra le altre grandi stelle da evidenziare lo statunitense Grant Holloway nei 110 ostacoli, il greco Miltiadis Tentoglou nel salto in lungo, il keniano Emmanuel Korir negli 800 metri.

Sydney McLaughlin (foto Colombo/FIDAL)
Sydney McLaughlin (foto Colombo/FIDAL)

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