Il Seashore Doha Meeting ha regalato quattro migliori prestazioni mondiali dell’anno di Kenny Bednarek sui 200 metri (19”67), di Alison Dos Santos sui 400 metri ostacoli (46”86), di Hiwot Firewu sui 3000 siepi (8’07”35) e di Beatrice Chebet sui 5000 metri femminili (14’26”98) in una giornata calda ma fortemente condizionata dal vento. Il meeting di Doha si è svolto come ogni anno in un’atmosfera molto festosa grazie alla presenza dei numerosi fans africani sugli spalti.
Il vice campione olimpico Kenny Bednarek ha vinto i 200 metri stabilendo il record del meeting e la migliore prestazione mondiale dell’anno con uno straordinario 19”67 con vento a favore di +1.7 m/s battendo i connazionali e compagni di allenamento Courtney Lindsey (20”01) e Kyree King (20”21). Lindsey è partito forte ma Bednarek lo ha recuperato prima di metà gara. Bednarek ha migliorato di 15 centesimi di secondo il precedente record del meeting stabilito da Noah Lyles sei anni fa.
Joseph Fahnbulleh si è piazzato al quarto posto in 20”28 pochi giorni dopo aver regalato la qualificazione della Liberia per la staffetta 4×100 alle prossime Olimpiadi di Parigi con una super rimonta alle World Relays di Nassau.
Bednarek si è allenato per quaranta giorni insieme a Filippo Tortu nel gruppo gestito dall’ex velocista Dennis Mitchell a Montverde in Florida. Lo sprinter statunitense vinse la finale della Diamond League a Zurigo un mese dopo l’argento olimpico di Tokyo. Il successo di Doha è la nona vittoria in carriera di Bednarek in Diamond League dal 2021. Settimana scorsa ha contribuito al successo statunitense nella 4×100 alle World Relays di Nassau in 37.40.
Kenny Bednarek: “Ho stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno. Speravo che le condizioni climatiche potessero aiutarmi. Sapevo di essere in buone condizioni di forma. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto il tempo non avevo realizzato immediatamente che si trattasse di migliore prestazione mondiale dell’anno”.
400 metri ostacoli maschili
Il brasiliano Allison Dos Santos ha vinto per la seconda volta in carriera al meeting di Doha stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting con 46”86 (suo tempo più veloce al debutto) partendo dalla quinta corsia. Dos Santos deteneva il precedente record del meeting con 47”24 dal 2022, anno del titolo mondiale vinto a Eugene con 46”29.
Lo statunitense CJ Allen si è piazzato secondo in 48”39 davanti al vice campione europeo Wilfried Happio (49”10). Dos Santos ha fatto registrae il primo tempo al di sotto dei 47 secondi nel mese di Maggio.
Alison Dos Santos: “Sono davvero felice. E’ il miglior modo per cominciare la stagione. So di avere ancora molto lavoro da fare. Questo risultato mi dà ottime sensazioni per il resto della stagione, che sarà molto dura. Iniziare quest’anno così è davvero positivo. E’ stato davvero un’ottima giornata. Il pubblico è stato fantastico. Ci sono tre città nel mio cuore: Zurigo, Bellinzona e Doha. E’ una sensazione davvero speciale gareggiare davanti a questo pubblico. Non vedo l’ora di rivedere questi fans in futuro”.
100 metri ostacoli femminili
La campionessa europea indoor Ditaji Kambundj ha vinto la sua prima gara in carriera in Diamond League sui 100 metri ostacoli sfiorando il record svizzero di due centesimi di secondo con 12”49 con vento a favore di +1.7 m/s in settima corsia. Kambundji ha corso più velocemente soltanto in occasione del primato nazionale di 12”47 realizzato a Berna lo scorso anno. In questa stagione Ditaji aveva corso in 12”70 a Xiamen. E’ stata una buona settimana per la famiglia Kambundji il giorno dopo l’ottimo 16”80 sui 150 metri della sorella Mujiinga al meeting svizzero di Langenthal. Proprio a Doha Mujinga vinse il bronzo sui 200 metri ai Mondiali di Doha del 2019.
La statunitense Tonea Marshall (attuale leader mondiale stagionale con 12”42) si è piazzata seconda con 12”51 davanti alla polacca Pia Skryszowska (12”53) e alla statunitense Amber Hughes (12”54).
Ditaji Kambundj: “Sono pienamente soddisfatta del risultato. Non ero mai stata a Doha. Mi piace molto l’atmosfera di questo meeting e il caldo. Siamo soltanto in Maggio e mi aspetta una lunga stagione. Non vedo l’ora del resto della stagione”.
Lancio del disco maschile
Lo sloveno Kristjan Ceh ha conquistato il secondo successo in carriera al meeting di Doha con l’ottima misura di 70.48m al quarto tentativo nel lancio del disco maschile all’esordio stagionale. L’anno scorso il “Superman” del lancio del disco (come viene soprannominato Ceh per la sua somiglianza con Clark Kent) si impose al Qatar’s Sports Club di Doha con 70.89m.
Ceh ha fatto registrare altri due lanci oltre i 67 metri (67.18m e 67.59m rispettivamente al terzo e al quinto tentativo). Il vincitore della Diamond League dell’anno scorso Matthew Denny ha mantenuto la testa della gara fino al quarto lancio con la misura di i 69.02m realizzata al primo tentativo. Ceh ha aperto la gara con 65.51m ma ha dovuto inseguire fino al quarto tentativo, quando è arrivato a 41 centimetri dal suo record del meeting.
Ceh ha coronato un grande pomeriggio per lo sport sloveno dopo il trionfo del connazionale Tadej Pogacar nella tappa a cronometro del Giro d’Italia di ciclismo. Davvero una bella soddisfazione per un paese di 2 milioni di abitanti avere campioni di questo calibro.
Kristjan Ceh: “E’ stata una grande prestazione. Sono davvero sorpreso di aver lanciato oltre i 70 metri, ma non mi sento ancora al top della forma. L’obiettivo è essere al massimo per gli Europei di Roma. Ho ancora quattro gare prima della rassegna continentale in Italia. La prossima gara sarà la tappa della Diamond League a Marrakesh. E’ sempre bello gareggiare qui a Doha. Penso che il record del mondo verrà battuto ancora”.
Lancio del giavellotto maschile
Il trentatreenne ceco Jakub Vadlejch ha vinto il lancio del giavellotto maschile con l’eccellente misura di 88.38m al terzo tentativo nel meeting che ha sempre regalato super misure oltre i 90 metri nelle ultime edizioni. Il campione olimpico Neeraj Chopra è andato a due soli centimetri dalla vittoria con un lancio da 88.36m al sesto tentativo. Anderson Peters si è piazzato al terzo posto con 86.62m nella città dove vinse il titolo mondiale nel 2019 e la gara di Diamond League del 2022 con 93.07m.
Vadlejch ha aperto la gara con un lancio da 85.87m e si è migliorato con 86.93m e 88.38m al secondo e al terzo tentativo. Chopra è andato in seconda posizione con 86.24m al terzo tentativo superando Peters (85.75m). Chopra ha sfiorato la vittoria all’ultimo lancio con 88.36m. Peters si è migliorato con 86.62m all’ultima prova a sua disposizione.
Jakub Vadlejch: “E’ stata una gara molto combattuta fino alla fine. L’anno scorso Chopra mi ha battuto di quattro centimetri. Quest’anno è stata ancora più incerta. Sono felice di aver vinto. Mi sono storto la caviglia e ho prestato più attenzione durante i miei lanci. Questa stagione è molto importante perché ho 33 anni. Ho due obiettivi. Il primo è vincere agi Europei di Roma. Il secondo è ancora più grande ed è rappresentato dalle Olimpiadi di Parigi. Il meeting di Doha è uno dei miei preferiti nel circuito”.
Neeraj Chopra: “Le Olimpiadi di Parigi sono la gara più importante per me in questa stagione, ma anche la Diamond League è fondamentale per arrivare pronto all’appuntamento a Cinque Cerchi. Sono arrivato secondo a due soli centimetri dalla vittoria. Il supporto che ricevo dagli indiani che vivono qui è fantastico. Tra qualche anno i giavellottisti indiani lanceranno molto lontano. Sono davvero orgoglioso di essere indiano”
Salto con l’asta femminile
La campionessa mondiale indoor di Glasgow 2024 Molly Caudery e l’oro mondiale outdoor Nina Kennedy hanno superato entrambe 4.73m (migliore prestazione mondiale dell’anno outdoor). Caudery si è aggiudicata la vittoria per un numero minore di errori avendo superato tutte le misure a 4.33m, 4.43m, 4.53m, 4.63m e 4.73m sempre al primo tentativo. Kennedy ha avuto bisogno di due prove a 4.53m e ha valicato l’asticella a 4.63m e 4.73m al primo tentativo. Roberta Bruni ha commesso tre errori alla misura d’ingresso di 4.33m in una giornata non ideale per le astiste a causa del vento.
Molly Caudery: “La competizione é stata davvero dura. Il pubblico è stato fantastico. C’era un vento davvero forte ma sono riuscita a gestire questa situazione molto bene. Mi sono divertita a gareggiare. Nel salto con l’asta conta molto la costanza. Sono felice del risultato. E’ la mia prima volta a Doha. C’era una grande atmosfera. Amo il clima”.
100 metri femminili
La ventisettenne britannica Daryl Neita ha vinto i 100 metri femminili in 10”98 con vento di +2.0 m/s battendo di un solo centesimo di secondo la statunitense Tamari Davis. Per Neita è la seconda vittoria di fila in Diamond League dopo il successo a Sizhou sui 200 metri in 22”62 La statunitense Celera Barnes si è piazzata al terzo posto in 11”02 davanti alla giovane britannica Amy Hunt (11”13). Neita e Hunt sono allenate dal tecnico piemontese Marco Airale a Padova.
Daryil Neita: “Sono davvero felice stasera. Era dalla semifinale dei Mondiali di Budapest che non vincevo sui 100 metri. E’ una bella sensazione vincere in Diamond League. Doha è un bel posto. Il pubblico è stato fantastico. Non mi aspettavo spettatori così rumorosi. Prenderò una gara alla volta. Spero di rimanere umile”.
Salto in alto femminile
La campionessa europea under 18 e under 20 Angelina Topic si è aggiudicata la prima gara di Diamond League della sua carriera al termine di una gara perfetta nella quale ha superato tutte le misure fino a 1.94m al primo tentativo. La diciottenne serba ha concluso la gara con tre tentativi sbagliati di poco alla quota di 1.98m. Topic era la più giovane tra le atlete in gara. A seguirla a bordo pedana c’era il padre e allenatore Dragutin Topic, campione europeo a Spalato 1990 nel salto in alto.
L’ucraina Iryna Gerashchenko si è classificata al secondo posto con 1.91m precedendo per un numero minore di errori l’australiana Eleanor Patterson.
Angelina Topic: “Sono davvero felice. E’ stata una buona gara, ma speravo di realizzare un risultato migliore. Sono sicura che la grande misura arriverà presto. Voglio sempre migliorarmi ma sono ancora giovane. Ho 18 anni e sono contenta di partecipare alle Olimpiadi alla mia età. Non vedo l’ora di tutto”.
Salto in lungo maschile
Il giamaicano Carey McLeod ha vinto il salto in lungo con l’ottima misura di 8.52m aiutata da un fortissimo vento a favore di +5.2 m/s al quarto tentativo. Per McLeod si tratta del miglior tempo della sua carriera in ogni condizione di vento. Il campione olimpico Miltiadis Tentoglou si è piazzato al secondo posto con 8.36m regolare di +1.9 m/s. Lo svizzero Simon Ehammer (campione del mondo indoor di eptathlon e vincitore nella finale della Diamond League a Eugene 2022) ha saltato 8.30m al quinto tentativo chiudendo la gara al terzo posto una settimana prima di tornare a gareggiare nel decathlon a Goetzis. La gara di Doha ha fatto registrare soltanto cinque salti con vento regolare.
Carey McLeod: “La gara é stata perfetta a parte le condizioni del vento. Tutti cercano di stimolarsi a vicenda. Ho provato buone sensazioni. Per vincere ho bisogno di saltare grandi misure e 8.52m è un grande risultato. Il pubblico è stato fantastico”.
400 metri maschili
Il campione olimpico Steven Gardiner ha vinto per la terza volta in carriera al meeting di Doha sui 400 metri in 44”76 battendo il vincitore dei Giochi del Commonwealth Muzala Samukonka (45”07). Gardiner è partito più forte del solito e ha tenuto al tentativo di rimonta di Samukonga sul rettilineo finale. Il bahamense si è distinto per la sua corsa elegante. Gli appassionati lo chiamano il Cigno delle Bahamas. A Doha vinse il titolo mondiale nel 2019 quando le gare iridate si svolsero al Khalifa Stadium e non al Qatar Sports Club.
Il botswano Leungo Scotch si è classificato al terzo posto in 45”29 davanti allo statunitense Vernon Norwood (45”49). Il leader mondiale stagionale Bayapo Ndori si è dovuto accontentare del sesto posto in 45”67.
Steven Gardiner: “C’era davvero molto vento, ma è sempre bello correre qui a Doha. Sono felice di tornare qui dopo due anni. Ho corso una buona gara. Ho preso il controllo fin dall’inizio. C’era vento alle mie spalle. Doha ha un pubblico sempre straordinario. Mi aspettavo uno stadio pieno ed è successo proprio cosi”.
5000 metri femminili
La vincitrice della Diamond League 2022 Beatrice Chebet ha vinto i 5000 metri femminili con un allungo decisivo negli ultimi 200 metri con la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting di 14’26”98 davanti alle etiopi Ejgayehu Taye (14’29”28) e Medina Eisa (14’34”11) in condizioni non favorevoli a causa del caldo (temperatura di 31°C) e del forte vento. Chebet ha corso l’ultimo giro in 1’00”98. Più staccate Melknat Wudu (14’44”17) e Gela Hambese (14’47”74).
Beatrice Chebet: “Non mi aspettavo questo risultato. Ogni gara è difficile. Lo è ancora di più all’inizio della stagione. Vincere a Doha è un ottimo risultato. Mi sono divertita. Abbiamo sentito il sostegno dei tanti fans keniani allo stadio. Il grande obiettivo è vincere una medaglia alle Olimpiadi di Parigi. Proverò a vincere l’oro, ma qualunque medaglia sarebbe un grande risultato”.
1500 metri maschili
Il Kenya ha fatto tripletta sui 1500 metri. La vittoria è andata al campione degli All-African Games Brian Komen in 3’32”43 con un grande sprint sul rettilineo finale, che gli ha permesso di battere il campione del mondo di Doha 2019 Timothy Cheruiyot (3’32”67) e il campione mondiale under 20 Reynold Cheruiyot (3’32”96). In prospettiva Europei di Roma è da sottolineare il quarto posto del portoghese Isaac Nader in 3’33”50. L’ex primatista italiano indoor Ossama Meslek ha rinunciato alla gara per un fastidio al piede pochi giorni dopo aver vinto la gara del miglio di Oxford in 3’56”15 organizzata nel settantesimo anniversario del record del mondo di Sir Roger Bannister.
Brian Komen: “E’ stato fantastico ricevere il sostegno del pubblico. Voglio ringraziare tutti gli spettatori che sono venuti a vederci. Sono felice che i primi tre arrivati sono tutti keniani”.
1500 metri femminili
L’etiope Freweyni Hailu é partita subito forte nelle fasi iniziali della gara di 1500 metri femminili prendendo un vantaggio di una ventina di metri ad un giro dalla fine ma ha incominciato a calare negli ultimi 200 metri. Jessica Hull ha recuperato nei metri finali, ma Hailu ha resistito fino alla fine vincendo in 4’00”42 davanti all’australiana Jessica Hull (4’00”84) e alla campionessa mondiale Nelly Chepchirchir (4’01”19).
La figlia d’arte vicentina Federica Del Buono si è ottimamente comportata piazzandosi al nono posto in 4’05”09, che eguaglia il secondo miglior tempo della sua carriera realizzato lo scorso anno al Golden Gala di Firenze. Federica ha recuperato diverse posizioni nella seconda parte di gara, arrivando non lontana dalle prime. L’atleta ora seguita da Massimo Magnani ha corso più forte soltanto in occasione del personale di 4’03”45 realizzato a Castellon nel 2022. In questa stagione aveva corso in 4’05”21 a fine Aprile.
800 metri femminili
La campionessa mondiale di Budapest 2023 Mary Moraa è stata insidiata fino agli ultimi metri dalla vice campionessa mondiale indoor Jemma Reekie, ma ha difeso il primo posto in una gara molto competitiva in 1’57”91. Reekie si è piazzata seconda in 1’58”42 (miglior tempo europeo dell’anno) davanti alla trentottenne Noelle Yarigo (1’58”70) e all’etiope Habitam Yarigo (1’59”08). Elena Bellò ha corso una bella gara piazzandosi al settimo posto in 1’59”83 (quinto tempo della sua carriera) davanti alle due britanniche Isabelle Boffey (2’01”03), Alexandra Bell (2’01”56) e alla slovena Anita Horvat (2’05”06). Per l’atleta allenata da Alessandro Simonelli è un risultato che lascia ben sperare in vista degli Europei di Roma.
Mary Moraa: “Le condizioni climatiche non erano ideali per noi. Il vento era davvero molto forte. Questa gara era dedicata ai fans. Ci sono molti keniani. Ci aiuta molto gareggiare davanti ad un pubblico numeroso. La mia prossima gara sarà al meeting di Eugene”.
Elena Bellò: “Ho avuto belle sensazioni. Credo di avere margine di miglioramento. C’era molto vento nel rettilineo opposto all’arrivo, ma soprattutto mi sono sentita sotto ritmo. Pur partendo forte in prima corsia non ho mai trovato spazio per uscire anche se l’ho cercato in tutti i modi. Ho provato sui 600 metri e negli ultimi 150m a passare all’interno e poi all’esterno, ma sono stata toccata e ho perso il passo. Mi sento amareggiata per non aver potuto massimizzare il risultato che so di valere, però sono molto fiduciosa. Un buon inizio e nelle prossime gare punterò ad un crono migliore”.
3000 siepi maschili
L’etiope Samuel Firewu (argento mondiale under 20 a Cali) ha conquistato il successo sui 3000 siepi maschili in 8’07”35 (migliore prestazione mondiale dell’anno e primato personale) battendo allo sprint il keniano Abraham Kibiwot (8’07”38). L’etiope Getnet Wale si è piazzato al terzo posto in 8’09”69.
Salto in alto maschile (Street Event)
Il campione olimpico Mutaz Essa Barshim ha vinto la gara di salto in alto “What a Gravity Challenge” da lui stesso organizzata nella location di Katara a Doha il giorno prima del programma principale. Barshim ha superato tutte le misure fino a 2.31m al primo tentativo. Il campione nato a Doha ha tentato senza successo tre prove a 2.33m. Il sudcoreano Woo Sang Hyeok ha superato 2.31m al terzo tentativo e si è dovuto accontentare del secondo posto. Lo statunitense Ju’Vaughn Harrison si è piazzato al terzo posto con 2.28m davanti al neozelandese Hamish Kerr (2.25m). Più di 1000 spettatori hanno seguito la gara. Il primatista mondiale Javier Sotomayor era l’ospite d’onore.