La Wanda Diamond League si è trasferita da Firenze a Parigi. Dalle bellezze artistiche del Rinascimento italiano si passa al fascino della capitale francese con la Tour Eiffel, gli Champs Elysées e il Louvre. La tappa parigina del circuito dei diamanti si preannuncia come una delle più belle edizioni di questo meeting degli ultimi anni con tanti motivi di interesse e sfide straordinarie come i 5000 metri femminili con Faith Kipyegon e Letesenbet Gidey, i 400 metri femminili con Sydney McLaughlin e Marileidy Paulino, i 100 metri maschili con Noah Lyles e Marcell Jacobs, i 110 metri ostacoli maschili con Grant Holloway e Devon Allen.

Per la “grande soirée” sono attesi 19000 spettatori per uno Stadio Charlety da tutto esaurito. L’impianto parigino dove si svolge il meeting è uno stadio di dimensioni perfette per l’atletica e ha ospitato in passato le edizioni del meeting di Parigi dal 2017, la Finale del Grand Prix del 1994 e del 2002, diverse edizioni dei Campionati francesi e del Decanation.

5000 metri femminili

La neo primatista del mondo dei 1500 metri Faith Kipyegon sfiderà la campionessa mondiale dei 10000 metri Letesenbet Gidey in una gara di 5000 metri che promette grandi prestazioni cronometriche. Il primato mondiale detenuto da Gidey a Valencia nel 2020 con 14’06”02 potrebbe essere in pericolo sulla pista di Parigi.

Gidey ha stabilito altri due record del mondo sui 10000 metri con 29’01”03 a Hengelo e nella mezza maratona con 1h02’52” a Valencia. Gidey ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 sui 10000 metri e ha vinto il titolo mondiale sulla stessa distanza a Eugene 2022.

Kipyegon ha battuto il primato del mondo sui 1500 metri al Golden Gala di Firenze con 3’49”11 diventando la prima atleta della storia a scendere sotto la barriera dei 3’50”. La ventinovenne originaria della Rift Valley, che ha vinto due medaglie d’oro olimpiche consecutive a Rio de Janeiro 2016 e a Tokyo 2021 e due titoli mondiali a Londra 2017 e a Eugene 2022, punta a migliorare il suo primato mondiale sui 5000 metri di 14’31”95 stabilito al Prefontaine Classic di Eugene nel 2015 nella sua prima gara al meeting di Parigi dal 2017, quando si piazzò al secondo posto sui 1500 metri in 3’57”51 alcune settimane prima di vincere il titolo mondiale a Londra.

Faith è una campionessa molto amata anche dalle avversarie. A dimostrazione della stima nei suoi confronti le avversarie hanno omaggiato la keniana con un bell’abbraccio dopo l’impresa del record a Firenze.

Faith Kipyegon: “Il record del mondo è stato un momento straordinario. Non sono riuscita a dormire dopo il record del mondo. Sono stanca ma spero di correre una buona gara sui 5000 metri. E’ una gara più stressante perché è una distanza più lunga, ma sono abituata ad allenarmi con il gruppo dei maratoneti guidato da Eliud Kipchoge. Mia figlia nata nel 2018 è la ispirazione. Se sto bene posso fare ancora meglio di 3’49” sui 1500 metri”.

La ventiduenne etiope Ejgayehu Taye torna a gareggiare sulla pista di Parigi Charlety dove realizzò il record personale sui 3000 metri con 8’19”52 nel 2021. Taye ha realizzato il tempo più veloce al mondo nel 2022 a Eugene con 14’12”95 e il record del mondo sui 5 km su strada con 14’19” a Barcellona.

La quarta primatista del mondo in gara è la keniana Beatrice Chepkoech, che detiene il primato mondiale sui 3000 siepi con 8’44”32 a Montecarlo nel 2022 e ha vinto la medaglia d’oro su questa distanza a Doha nel 2019.

La vice campionessa europea dei 1500 metri Laura Muir correrà i 5000 metri una settimana dopo il secondo posto alle spalle di Kipyegon sui 1500m a Firenze. La scozzese vinse i 1500 metri nel 2016 del meeting di Parigi in 3’55”12 nell’ultima edizione disputata allo Stade de France.

La starting list comprende anche la campionessa mondiale indoor dei 3000 metri Lemlem Hailu, la keniana Margaret Chelimo, bronzo sui 10000m ai Mondiali di Eugene 2022, la statunitense Alicia Monson, primatista nord americana sui 10000m con 30’03”02 e seconda classificata a Losanna sui 3000m in 8’26”6 l’anno scorso e Grace Nawowuna, che ha appena corso i 10000m in 29’47”42 a Hengelo.

Debuttano sui 5000 metri Diribe Welteji, quarta ai Mondiali di Eugene sugli 800m in 1’57”02 e vincitrice al meeting di Los Angeles sui 1500m in 3’57”84, e Freweyni Hailu, quarta alle Olimpiadi di Tokyo sui 1500m in 3’57”60.

100 metri maschili

Il campione olimpico dei 100 metri Marcell Lamont Jacobs sfida il due volte campione mondiale dei 200 metri Noah Lyles sui 100 metri sulla velocissima pista blu dello Stadio Charlety. Jacobs non ha mai gareggiato contro Lyles nella sua carriera.

Lyles ha già vinto 18 gare di Diamond League in carriera (sedici sulla distanza preferita dei 200 metri e due sui 100 metri). Lyles ha collezionato cinque trofei dei diamanti (quattro sui 200 metri nel 2017, 2018, 2019 e 2022 e uno sui 100 metri nel 2018 quando si impose a Zurigo in 9”98). Lo statunitense si impose sui 200 metri a Parigi nell’edizione del 2019 quando fermò il cronometro in 19”65. Il campione originario della Virginia ha vinto il secondo titolo mondiale sui 200 metri a Eugene battendo di un centesimo di secondo il record nord americano di Michael Johnson con 19”31, terzo miglior della storia.

Noah Lyles: “Mi sento molto bene. Ho molta voglia di correre a Parigi. Questo potrebbe essere il meeting dove potremmo assistere a grandi miglioramenti cronometrici. Ho compiuto grandi progressi l’anno scorso. Devo ancora migliorare nella prima parte della gara. Per questo motivo ho corso molte gare sui 60 metri. L’ho compreso dopo il titolo mondiale dell’anno scorso. E’ molto eccitante perché le grandi prestazioni cronometriche arriveranno presto. Voglio avvicinare nuovi fans all’atletica negli Stati Uniti e in tutto il mondo”.

Jacobs insegue il suo primo successo in carriera in Diamond League. Lo sprinter allenato da Paolo Camossi ha realizzato i migliori risultati della sua carriera in Diamond League nella magica stagione 2021, quando si piazzò secondo a Stoccolma in 10”05 e terzo a Montecarlo in 9”99 un mese prima del trionfo alle Olimpiadi di Tokyo con il primato europeo di 9”80. L’azzurro è sceso cinque volte al di sotto dei 10 secondi in carriera.

Marcell Jacobs: “Sono qui per divertirmi e incominciare finalmente la stagione. Ora sto bene. Se sono qui a Parigi è perché sono pronto per gareggiare e mettermi in gioco. E’ la prima gara che in realtà doveva essere la terza. Ci siamo detti che le problematiche delle stagioni scorse non dovevano ripetersi e che prima di tutto ci doveva essere continuità a livello fisico. Non è stato facile vedere gli altri gareggiare. La cosa più importante è stare bene fisicamente e mentalmente.

Volevo essere sicuro di gareggiare senza rischiare nulla e dover interrompere la stagione. Fred Kerley mi ha scritto dicendomi che è contento di rivedermi di nuovo in pista. I messaggi sui social media nelle settimane scorse tra me e Fred hanno creato “hype”, attenzione nuova verso l’atletica. Alla gente piace vedere queste sfide. E’ qualcosa che fa parlare di uno sport che ha bisogno di visibilità. Sono contentissimo di essere a Parigi. Il mio grande obiettivo per il 2012 è confermare il io titolo olimpico. Sarà un anno e mezzo impegnativo con un mondiale in mezzo. Voglio vincere l’unica medaglia che mi manca”.

Jacobs ha un miglior tempo in carriera sui 100 metri rispetto a Lyles, che stabilì il personale di 9”86 in occasione della vittoria nel meeting della Diamond League di Shanghai nel 2019. Il record del meeting di Parigi è detenuto ancora dal giamaicano Usain Bolt con 9”79 dall’edizione del 2009 quando il meeting si svolgeva ancora allo Stade de France di St. Denis.

Gli altri protagonisti più attesi sono il keniano Ferdinand Omanyala e il botswano Letsile Tebogo.

Omanyala ha stabilito il primato africano sui 100 metri con 9”77 nella tappa del Continental Tour di Nairobi nel 2021 e ha vinto due medaglie d’oro su questa distanza ai Campionati Africani alle Mauritius e ai Giochi del Commonwealth di Birmingham l’anno scorso. In questa stagione lo sprinter keniano ha battuto Jacobs sui 60 metri nella tappa del World Indoor Tour Gold di Liévin in 6”54.

Nella stagione all’aperto l’ex giocatore di rugby keniano ha vinto nella tappa del Continental Tour Gold di Gaborone in 9”78 ventoso e si è piazzato terzo a Rabat in 10”05 e secondo al Golden Gala di Firenze con lo stesso tempo alle spalle di Fred Kerley. La scorsa Domenica Omanyala ha vinto i 100 metri al meeting di Lucca in 10”13.

Tebogo ha conquistato il secondo titolo mondiale under 20 a Cali stabilendo il record mondiale under 20 con 9”91 e l’argento sui 200 metri in 19”96. Il giovane talento del Botswana ha corso i 100 metri in 9”91 con vento a favore e ha stabilito il record personale sui 200 metri di 19”87 nel Golden Grand Prix di Gaborone davanti al pubblico di casa. Lo scorso Aprile ha battuto Christian Coleman sui 200 metri in 20”00 in un arrivo al photo-finish a Miramar.

La starting list comprende anche lo statunitense Ronnie Baker, bronzo ai Mondiali Indoor di di Birmingham 2018 e quinto nella finale olimpica di Tokyo in 9”95, il giamaicano Yohan Blake, campione del mondo a Daegu 2011 sui 100 metri e argento olimpico sui 100 e sui 200 metri a Londra 2012 alle spalle di Usain Bolt, il ghanese Benjamin Azamati, che ha migliorato il record nazionale con 9”90 alle Texas Relays dello scorso anno e ha corso in 9”99 ventoso al meeting di Savona dello scorso 24 Maggio e il francese di origini senegalesi Mouhamadou Fall, quinto agli Europei di Monaco di Baviera e velocista in grande crescita accreditato di record personali di 10”04 sui 100 metri e di 20”24 sui 200 metri.

110 metri ostacoli maschili

Il due volte campione del mondo dei 110 metri ostacoli e primatista mondiale indoor Grant Holloway gareggerà per la seconda volta in carriera al meeting di Parigi Charlety dopo il sesto posto in 13”25 nell’edizione del 2019 all’esordio nel circuito della Diamond League dopo la vittoria ai Campionati NCAA di Austin davanti a Daniel Roberts. Holloway vinse il suo primo titolo mondiale a Doha in 13”10 poche settimane dopo. Holloway ha sfiorato di un centesimo di secondo il record del mondo di Aries Merritt correndo la semifinale dei Trials statunitensi di Eugene nel 2021 poche settimane prima di vincere la medaglia d’argento alle Olimpiadi alle spalle del giamaicano Hansle Parchment.

L’estate scorsa Holloway ha vinto il suo secondo titolo mondiale outdoor outdoor e il Trofeo della Diamond League a Zurigo in 13”02. Si è piazzato secondo nella sua prima gara stagionale di Diamond League in 13”12 con vento contrario di -1.2 m/s alle spalle del giamaicano Rasheed Broadbell e ha vinto al Golden Gala di Firenze in 13”04 e nella tappa del Continental Tour di Hengelo in 13”03.

Holloway ha già gareggiato molte volte su suolo francese, dove ha vinto tre edizioni del meeting di Liévin sui 60 metri ostacoli nel 2021 (7”32), nel 2022 (7”35) e nel 2023 (7”39) e al meeting di Montecarlo nel 2022 in 12”99 sui 110 metri ostacoli.

Grant Holloway: “Mi piace molto gareggiare in Francia. Essere qui a Parigi è un sogno che si è avverato. La forma continua a crescere. Progredisco in ogni gara. Ho ancora anni molto belli davanti a me con tanti titoli ancora da conquistare. Non mi piace essere chiamato “lo Usain Bolt degli ostacoli”. Preferisco costruire la mia storia ed essere conosciuto semplicemente come Grant Holloway. L’obiettivo è correre ad alti livelli con regolarità. I Campionati statunitensi saranno una tappa molto importante prima dei Mondiali.”

Holloway ritroverà in pista il connazionale Devon Allen, che ha stabilito il terzo miglior tempo della storia con 12”84 al meeting di New York dello scorso anno e ha vinto nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Parigi in 13”16. Allen, due volte finalista olimpico e vincitore della finale della Diamond League nel 2021, gareggerà nella sua quinta gara stagionale dopo aver corso in 13”46 alle Penn Relays di Filadelfia, 13”25 a Rabat, 13”19 a Firenze e 13”12 a Hengelo.

Devon Allen: “Sono contento di tornare in pista. Mi divido tra football americano durante l’inverno e atletica d’estate. Combinare i due sport è stata una sfida mentale ma tornerò a giocare a football in tempo per il prossimo training camp. Ora sono contento di tornare in pista. La cosa più importante è allenarmi con regolarità e avere un buon team in grado di supportarmi al meglio. Ho imparato molto dalla squalifica per partenza falsa ai Mondiali di Eugene. Il primo obiettivo è qualificarmi per i Mondiali di Budapest.”

La gara di Parigi sarà un importante banco di prova per gli ostacolisti statunitensi in vista dei Campionati nazionali in programma dal 6 al 9 Luglio a Eugene. I migliori statunitensi in gara sono Trey Cunningham, vice campione mondiale a Eugene alle spalle di Holloway e campione NCAA indoor e outdoor nel 2022, Daniel Roberts, che ha il titolo statunitense nel 2019 e ha stabilito il primato personale indoor sui 60 metri ostacoli con 7”39 a Madrid lo scorso Febbraio, Freddie Crittenden, vincitore ai NACAC Championships a Freeport nel 2022 e campione statunitense indoor in 7”49 ad Albuquerque dello scorso Febbraio.

I 110 metri ostacoli si preannunciano come una sorta di sfida tra Stati Uniti e Francia. I migliori ostacolisti della scuola francese cercano buoni riscontri cronometrici davanti al pubblico di casa in un confronto con i più grandi campioni del momento. L’esperto Pascal Martinot Lagarde è l’unico ostacolista transalpino in gara ad essere sceso in carriera al di sotto dei 13 secondi con il primato francese di 12”95 realizzato al meeting di Montecarlo nel 2014. Martinot Lagarde ha vinto il bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e l’argento agli Europei di Monaco di Baviera 2022 dietro allo spagnolo Asler Martinez in un arrivo al photo finish.

Pascal Martinot Lagarde: “Sono passati tanti anni dall’ultima volta in cui sono riuscito a prepararmi senza contrattempi fisici. Sono soddisfatto della mia preparazione. Sono deluso delle prime gare. E’ importante correre veloce ma anche guadagnare punti per il ranking. Sono nel circuito da tanti anni e voglio rimanere tra i migliori ostacolisti. La squadra francese è molto forte negli ostacoli e sono davvero orgoglioso”.

Il pubblico parigino farà il tifo anche per Wilhelm Belocian, campione europeo indoor a Torun 2021 e oro ai Mondiali juniores a Eugene 2014 e agli Europei juniores a Rieti 2013, il ventitreenne Just Kwaou Mathey, medaglia di bronzo agli Europei di Monaco di Baviera e agli Europei Indoor di Istanbul e autore di un record personale sui 110 metri di 13”27 realizzato nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Parigi, Aurel Manga, bronzo ai Mondiali Indoor di Birmingham 2018.

Arriva in grande forma al “rendez-vous” parigino lo svizzero Jason Joseph, che ha vinto l’a medaglia d’oro agli Europei Indoor di Istanbul con il record nazionale di 7”41 sui 60 metri ostacoli nello scorso Marzo e si è piazzato secondo dietro a Holloway al Golden Gala di Firenze con un altro primato nazionale di 13”10.

Il cast è completato dal brasiliano Rafael Pereira, primatista sudamericano con 13”17, e dal cubano Roger Iribarne, che in questa stagione ha corso i 60 metri ostacoli in 7”48 a Madrid e ha un personale di 13”26 sui 110 metri ostacoli. E’ prevista la formula della doppia gara con batterie in programma alle 20.12 e finale alle 21.52.

400 metri femminili

La primatista mondiale e campionessa olimpica e mondiale dei 400 metri ostacoli Sydney McLaughlin Levrone torna a gareggiare in Diamond League dopo quattro anni. La fuoriclasse statunitense correrà sui 400 metri senza barriere. Nel corso della stagione 2022 l’atleta nativa a New Brunswick nel New Jersey ha vinto il titolo mondiale sui 400 metri ostacoli in un sensazionale 50”68, tempo con il quale si sarebbe piazzata ottava nella finale iridata sui 400 metri piani.

Prima dei Mondiali di Eugene McLaughlin Levrone aveva stabilito altri tre record mondiali nell’arco temporale di 13 mesi ed è stata la prima atleta a scendere al di sotto dei 52 secondi con 51”90 in occasione della vittoria ai Trials olimpici di Eugene nel 2021 prima di migliorare ancora il record del mondo con 51”46 nella finale olimpica di Tokyo davanti a Dalilah Muhammad e Femke Bol.

Sydney McLaughlin: “Sono contenta di iniziare la mia stagione a Parigi. Il mio allenatore vuole vedere cosa posso valere sui 400 metri. Ho molto fiducia in coach Bob Kersee. Voglio correre bene e capire cosa posso fare nel resto della stagione. Correrò i 400 metri piani ai Campionati statunitensi e poi deciderò quale distanza correre ai Mondiali di Budapest. I 400 metri mi servono per aumentare la velocità in preparazione ai 400 metri ostacoli.

McLaughlin ha un primato personale di 50”07 sui 400 metri stabilito nel 2018 quando aveva 19 anni. Nella frazione della staffetta 4×400 ai Mondiali di Eugene ha trascinato gli Stati Uniti alla vittoria con una frazione cronometrata in un uno straordinario 47”91. Il suo allenatore Bob Kersee ha parlato delle possibilità della sua allieva sui 400 metri in una recente intervista con il giornale statunitense The Orange County Register.

Sydney è considerata come l’atleta con le maggiori chance di battere il primato del mondo dei 400 metri di Marita Koch. E’ in grado di scendere sotto i 50 secondi sui 400 metri ostacoli. Ha la resistenza e la velocità aerobica per scendere al di sotto dei 48 secondi sui 400 metri”, ha affermato Bob Kersee.

McLaughlin ha gareggiato soltanto in quattro competizioni di Diamond League nella sua carriera e farà il suo debutto al meeting di Parigi. Nel 2019 si impose sui 400 metri ostacoli a Oslo in 54”16, a Montecarlo in 53”32 e nella finale della Diamond League a Zurigo in 52”85 battendo l’allora primatista del mondo Dalilah Muhammad.

Mclaughlin sfiderà la fuoriclasse della Repubblica Dominicana Marileidy Paulino, che ha vinto le medaglie d’argento alle Olimpiadi di Tokyo in 49”60 e ai Mondiali di Eugene in 49”20 e la finale della Diamond League a Zurigo nel 2022 con 48”99. Paulino si è aggiudicata sette gare di Diamond League in carriera, compreso il meeting di Parigi nel 2021 in 50”21. La dominicana ha esordito nella stagione 2023 in modo convincente vincendo le prime due gare disputate nella Diamond League a Doha con 50”51 e nel Los Angeles Grand Prix in uno straordinario primato personale 48”98.

Marileidy Paulino: “Voglio l’oro ai Mondiali e il record del mondo. Sono contenta di tornare a Parigi. Felix Sanchez ha vinto il primo titolo olimpico nella storia della Repubblica Dominicana. Per le Olimpiadi dell’anno prossimo sogno di diventare la prima donna del mio paese a vincere l’oro olimpico.

Salwa Eid Naser torna a gareggiare in Diamond League per la prima volta dopo la squalifica per aver infranto le norme antidoping sulla localizzazione degli atleti al di fuori delle competizioni. La portacolori del Barhein vinse il titolo mondiale a Doha sui 400 metri in 48”14. Nell’ultima gara disputata prima di Parigi Naser è scesa sotto i 50 secondi con 49”78 nel meeting spagnolo di Huelva.

C’è grande curiosità per vedere all’opera la ventiduenne statunitense Anna Hall dopo la straordinaria vittoria nell’eptathlon al meeting di prove multiple austriaco di Goetzis con 6988 punti, quinta migliore prestazione mondiale all-time. Una settimana dopo la medaglia di bronzo mondiale dell’eptathlon di Eugene 2022 ha migliorato il record personale sui 400 metri ostacoli con 54”42 al Golden Gala di Firenze. Lo scorso Febbraio Hall ha vinto due titoli statunitensi indoor nei 400 metri in 51”03 e nel pentathlon con 5004 punti (terza migliore prestazione mondiale all-time).

Anna Hall: “L’obiettivo è testare la mia condizione in più discipline. Vengo da una stagione nella quale ho battuto tanti record personali. Sto ancora imparando dalle diverse specialità. Sono contenta di disputare 400 metri e salto in alto a Parigi”.

Da seguire anche la rivincita tra la polacca Natalia Kaczmarek e l’olandese Lieke Klaver, prima e seconda al Golden Gala di Firenze rispettivamente in 50”41 e in 50”75. Kaczmarek, vice campionessa europea sui 400 metri a Monaco di Baviera, ha vinto successivamente anche a Chorzow Domenica scorsa in 50”02.

Klaver si è piazzata quarta ai Mondiali di Eugene in 50”33 e sesta agli Europei di Monaco di Baviera in 50”56 nel 2022 e ha vinto la medaglia d’argento sui 400 metri in 50”57 alle spalle dell’amica e compagna di allenamenti Femke Bol agli Europei Indoor di Istanbul nel Marzo 2023.

La starting list è completata dalla giamaicana Candice McLeod, quinta nella finale dei 400 metri in 49”87 e medaglia di bronzo nella staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo, e dalla britannica Amarachi Pipi, medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 agli Europei di Monaco di Baviera 2022 in 3’21”74.

Il record del meeting detenuto dalla bahamense Tonique Williams con 49”15 dal 2004 potrebbe essere in pericolo.

200 metri femminili

Dina Asher Smith gareggerà per la seconda volta in carriera al meeting di Parigi Charlety tre anni dopo il terzo posto sui 100 metri nell’edizione del 2021, anno in cui vinse la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo con la staffetta 4×100. Nell’edizione di quest’anno la ventisettenne britannica correrà i 200 metri, distanza sulla quale ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Doha 2019 con il record nazionale di 21”88 e l’argento iridato a Eugene 2022 in 22”02. La laureata in storia al King’s College University è scesa 35 volte sotto i 22”50 e dodici volte sotto i 22”20. Nelle prime due gare all’aperto si è piazzata terza sui 100 metri a Doha in 10”98 e ha vinto i 200 metri a Savona in 22”61 ventoso.

Dina Asher Smith: “Mi piace molto venire a Parigi. Si trova ad una sola ora da Londra. Qui si trova uno dei miei ristoranti preferiti. L’anno prossimo ci saranno qui le Olimpiadi e per me sarà quasi come giocare in casa. Mi alleno da 20 anni con John Blackie, che mi segue da quando ero piccola. Abbiamo un rispetto reciproco e questo ha contribuito a costruire un rapporto davvero speciale”.

Marie Josée Ta Lou é una delle velociste più in forma del momento e arriva al meeting di Parigi dal successo sui 100 metri al Golden Gala a Firenze in 10”97 e dal 10”82 realizzato al meeting polacco di Chorzow. La trentaquattrenne ivoriana, tre volte medagliata ai Mondiali di Londra 2017 e di Doha 2019, ha avvicinato di sei centesimi di secondo il suo primato africano con 10”78 a Clermont e ha corso in 10”88 al meeting di Los Angeles. Ta Lou si allena in California sotto la guida di coach John Smith ma ha gareggiato in passato per un club parigino e ha vissuto nella capitale francese.

Marie Josée Ta Lou: “Con i miei risultati voglio regalare qualcosa ai giovani ivoriani. Vengo da un background dove non avevo tutto quello che ho ora. Ho corso la mia prima gara di Diamond League a Parigi nel 2015. Ho gareggiato per un team francese e mi sento come in una seconda famiglia. Prendo una gara alla volta. La gara sarà molto veloce e spero di realizzare un grande tempo.

Da seguire anche le statunitensi Abby Steiner, Gabby Thomas e Jenna Prandini. Steiner ha vinto due ori mondiali con le staffette 4×100 e 4×400 e i titoli ai Campionati statunitensi in 21”77 e ai Campionati NCAA in 21”80 e si è piazzata quinta nella finale iridata di Eugene in 22”26. Nelle ultime gare disputate Steiner ha vinto i 200 metri in 22”06 ventoso al Bermuda Grand Prix di Devonshire e si è piazzata quinta sui 100 metri in 11”23 al Golden Gala di Firenze.

Thomas ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo sui 200 metri in 21”89 e ha vinto ai Trials olimpici statunitensi di Eugene con il record personale di 21”61. In questa stagionale la laureata in neurobiologia dell’Università di Harvard ha migliorato il record personale sui 400 metri con 49”68 e ha corso i 200 metri in 22”21.

Prandini ha un personale sui 200 metri di 21”89 realizzato ai Trials olimpici statunitensi di Eugene e ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Eugene e l’argento olimpico a Tokyo con la staffetta 4×100. L’italo-californiana ha vinto i 200 metri a Los Angeles in 22”34.

Completano il contingente statunitense Tamara Clarke, sesta sui 200 metri ai Mondiali di Eugene, e Kayla White, campionessa NCAA indoor nel 2019.

2 miglia maschili

Il campione olimpico dei 1500 metri Jakob Ingebrigtsen proverà a battere il record del mondo sulla distanza delle 2 miglia detenuto dal keniano Daniel Komen con il tempo di 7’58”61 a Hechtel dall’ormai lontano 1997. Komen è stato l’unico atleta della storia ad essere sceso al di sotto della barriera degli 8 minuti sulla distanza dei 3218 metri. Neanche tre leggende come Haile Gebrselassie, Mo Farah e Eliud Kipchoge sono riusciti a migliorare il record dl Komen.

Ingebrigtsen ha già battuto un record mondiale su suolo francese in occasione del meeting World Indoor Tour di Liévin del 2022 dove ha corso i 1500 metri indoor in 3’30”60. Nella sua unica partecipazione al meeting di Parigi il novegese si piazzò al quarto posto in 3’31”33 nel 2019. Nelle ultime due stagioni Ingegrigtsen ha vinto l’oro olimpico sui 1500 metri con il record olimpico ed europeo di 3’28”32, l’oro mondiale sui 5000 metri e due titoli europei outdoor sui 1500 e sui 5000 metri a Monaco di Baviera 2022 e due ori europei indoor sui 1500m e sui 3000m a Istanbul 2023.

Gli altri atleti più interessanti in gara sono l’australiano Stewart McSweyn, primatista dell’Oceania sui 1500 metri con 3’29”51 a Montecarlo nel 2021 e sui 3000 metri con 7’28”02 a Roma nel 2020, lo statunitense di origini keniane Paul Chelimo, due volte medagliato alle Olimpiadi sui 5000 metri con l’argento di Rio de Janeiro 2106 e bronzo a Tokyo 2021, e il keniano Ishmael Rokitto Kipkirui, campione mondiale under 20 di corsa campestre a Bathurst nel 2023.

3000 siepi maschili

L’etiope Lemecha Girma proverà a battere il record del mondo dei 3000 siepi stabilito da Saif Saeed Shaheen con 7’53”63 a Bruxelles nel 2004. Lo scorso Febbraio Girma ha battuto dopo 25 anni il record del mondo indoor dei 3000 metri detenuto da Daniel Komen correndo in 7’23”81 al meeting di Liévin.

Girma ha incominciato la sua stagione di Diamond League con una vittoria nella prima tappa di Doha in 7’26”18. Il ventiduenne etiope ha vinto in carriera due medaglie d’argento alle spalle del marocchino Soufiane El Bakkali sia alle Olimpiadi di Tokyo con 8’10”38 sia ai Mondiali di Eugene 2022 in 8’25”13.

La gara di Parigi non sarà soltanto una corsa contro il cronometro ma presenta altri nomi di spicco come i keniani Abraham Kibiwott, campione dei Giochi del Commonwealth di Birmingham, e Benjamin Kigen, bronzo olimpico a Tokyo e vincitore della finale della Diamond League 2021 a Zurigo, l’etiope Hailemariam Amare, Ruji Miura, primatista giapponese e finalista olimpico a Tokyo. Per l’azzurro Osama Zoghlami (bronzo europeo a Monaco di Baviera) sarà la seconda uscita stagionale in Diamond League dopo l’eccellente 8’14”58 realizzato a Rabat. Il siciliano allenato da Gaspare Polizzi ritroverà diversi atleti del Vecchio Continente come il campione europeo di Monaco di Baviera Topi Raitanen, lo spagnolo Fernando Carro (argento europeo a Berlino 2018) e il francese Djilali Bedrani.

Salto in alto femminile

L’eptatleta statunitense Anna Hall disputerà il salto in alto prima di gareggiare i 400 metri. Hall ha migliorato di recente il record personale nel salto in alto saltando 1.92m in occasione della vittoria al meeting di Goetzis.

L’australiana Nicola Olyslagers torna sulla pedana di Parigi dove vinse nell’edizione del 2021 con 1.98m poche settimane dopo la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo con 2.02m. Un’altra atleta in grado di valicare l’asticella oltre i 2 metri in gara è la figlia d’arte statunitense Vashti Cunningham, campionessa mondiale indoor a Portland 2016.

L’azzurra Elena Vallortigara (bronzo mondiale a Eugene con 2.00m) avrà l’occasione di riscattare il sesto posto di Rabat. La stella del futuro da seguire è la figlia d’arte serba Angelina Topic, campionessa europea under 18 a Gerusalemme e bronzo agli Europei assoluti di Monaco di Baviera in una stagione 2022 da incorniciare.

Salto in lungo maschile

Il salto in lungo maschile debutta nella stagione 2023 della Diamond League. Il campione olimpico ed europeo in carica indoor e outdoor Miltiadis Tentoglou difende il titolo della Diamond League conquistato l’anno scorso al termine di una stagione eccellente nella quale ha vinto cinque delle sei gare disputate nel circuito, compreso il successo nella finale di Zurigo con 8.42m.

Lo specialista delle prove multiple svizzero Simon Ehammer proverà a riscattare I tre salti nulli al meeting di Goetzis, dove nel 2022 aveva stabilito la migliore prestazione mondiale all-time nel salto in lungo per una prova di decathlon con 8.45m. Ehammer ha vinto la medaglia di bronzo nel salto in lungo ai Mondiali di Eugene e l’argento agli Europei nel decathlon a Monaco di Baviera.

Gli altri protagonisti in gara sono l’indiano Sreeshankar, medaglia d’argento ai Giochi del Commonwealth di Birmingham e settimo classificato ai Mondiali di Eugene nel 2022, lo svedese Thobias Montler, vincitore della Finale della Diamond League 2021 a Zurigo e argento agli Europei outdoor di Monaco e agli Europei indoor di Istanbul alle spalle di Tentoglou, il cubano Maykel Massò, bronzo olimpico a Tokyo, il giovane talento francese Erwan Konaté, campione mondiale under 20 a Nairobi 2021 e a Cali 2022, e lo statunitense Will Williams, campione statunitense indoor con 8.20m lo scorso Febbraio ad Albuquerque.

400 metri maschili

Lo statunitense Trevor Bassitt sfida i connazionali CJ Allen e Khalifah Rosser, il francese Wilfried Happio, il primatista asiatico Abderrahmane Samba sui 400 metri ostacoli, e il portacolori delle Isole Vergini Britanniche Kyron McMaster, quarto alle Olimpiadi di Tokyo in 47”08 e due vincitore della Finale della Diamond League nel 2017 e 2018.

Bassitt ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene in 47”39 e l’argento mondiale indoor sui 400 metri in 45”05 a Belgrado lo scorso anno.

Allen ha conquistato quattro successi su cinque gare ed è sceso al di sotto dei 48 secondi in due occasioni a Doha (47”93) e a Los Angeles (47”91). Si è imposto Domenica scorsa a Hengelo in 48”24.

Rosser si è piazzato al quinto posto nella finale dei Mondiali di Eugene in 47”88 e secondo nella finale della Diamond League di Zurigo in 47”76.

Happio ha sfiorato il podio ai Mondiali di Eugene in 47”41 sfiorando di due centesimi di secondo il record francese di Stephane Diagana e ha vinto la medaglia d’argento agli Europei di Monaco di Baviera alle spalle di Karsten Warholm.

Wilfried Happio: “Ho avuto un piccolo problema fisico alla cartilagine del menisco a Hengelo. Ho avuto il via libera dai medici per gareggiare a Parigi. Sono contento che i miei familiari verranno a vedermi. Vengo dall’ultima sessione di allenamento dove ho provato alcune partenze. E’ andato tutto bene.”

Samba scese al di sotto della barriera dei 47 secondi per la prima volta in carriera correndo in uno straordinario 46”98 nell’edizione del 2018 del meeting di Parigi. L’ostacolista del Qatar ora allenato dal tecnico italiano Massimo Matrone ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e si è piazzato al quinto posto nella finale olimpica di Tokyo in 47”12. Lo scorso 24 Maggio è tornato a gareggiare dopo un anno di assenza dalle piste a causa di un infortunio con una vittoria davanti all’azzurro Alessandro Sibilio al Memorial Giulio Ottolia in 48”56.

800 metri femminili

La campionessa europea outdoor e indoor in carica Keely Hodgkinson correrà per la prima volta al meeting di Parigi.

La giovane mezzofondista britannica ha vinto due medaglie d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021 stabilendo il record britannico di 1’55”88 e ai Mondiali di Eugene 2022 in 1’56”38. In entrambe le occasioni è stata battuta dalla statunitense Athing Mu. A livello continentale la studentessa di criminologia presso l’Università di Leeds ha vinto l’oro europeo all’aperto di Monaco e due titoli europei indoor a Torun 2021 e a Istanbul 2023.

La star britannica potrebbe attaccare il record del meeting stabilito dalla sudafricana Caster Semenya nel 2018 con 1’54”25.

Keely Hodgkinson: “E’ una pista fantastica. Le ultime sessioni di allenamento sono andate molto bene. Vediamo come girano le gambe domani. Ho lavorato duramente dal periodo successivo al mio titolo europeo indoor. Le medaglie sono la mia priorità. La cosa importante è sapere dove sto andando e fare di tutto per raggiungere i miei obiettivi”.

Le principali avversarie sono la campionessa mondiale indoor di Belgrado Ajée Wilson (primato personale di 1’55”61), l’oro iridato all’aperto di Doha 2019 Halima Nakaayi, la medaglia di bronzo olimpica di Tokyo Raevyn Rogers, la giamaicana Natoya Goule, seconda ai Giochi del Commonwealth di Birmingham 2022) e la primatista dell’Oceania Catriona Bisset, seconda nelle ultime due gare di questa stagione a Rabat (2’0”11) e a Chrorzow (1’59”22) e atleta accreditata di un personale stagionale di 1’58”32.

800 metri maschili

I keniani Emmanuel Wanyonyi e Wycliffe Kinyamal partono come favoriti dopo i grandi risultati realizzati nella prima parte della stagione.

Wanyonyi, campione del mondo under 20 a Nairobi nel 2021, ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno al Kip Keino Classic di Nairobi e ha vinto la sua prima gara di Diamond League della stagione a Rabat con 1’44”36.

Kinyamal, vincitore al meeting di Parigi nel 2021, ha stabilito il primato stagionale con 1’43”66 a Nairobi.

I primi cinque classificati dei Mondiali di Eugene saranno in gara a Parigi, compresi i tre medagliati Emmanuel Korir (oro), Djamel Sedjati (argento) e Marco Arop (bronzo).

Sedjati ha dimostrato di essere in ottime condizioni di forma in questa prima parte della stagione piazzandosi terzo al meeting di Doha e primo a Montreuil vicino a Parigi con il personale stagionale di 1’44”27.

Korir ha vinto la medaglia d’oro olimpica a Tokyo 2021 in 1’45”06, il titolo mondiale a Eugene in 1’43”71 e le finali della Diamond League di Zurigo nel 2021 in 1’44”56 e nel 2022 in 1’43”26.

Arop ha stabilito il record personale correndo in 1’43”26 a Monaco 2021 e ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene 2022.

L’algerino Slimane Moula insegue il secondo successo stagionale in Diamond League dopo la vittoria dello scorso 5 Maggio a Doha.

Il francese Benjamin Robert proverà nell’impresa di rivincere davanti al pubblico di casa dopo la vittoria della passata edizione in 1’43”75. Robert è diventato il dodicesimo atleta francese a vincere al meeting di Parigi dall’inizio del ventunesimo secolo. Robert ha conquistato la medaglia d’argento agli Europei Indoor di Istanbul lo scorso Marzo.

Benjamin Robert: “Ho vinto qui l’anno scorso. Quando si vincono gare di questo tipo si ha la consapevolezza di essere in grado di competere con i migliori. Sono in condizioni migliori rispetto all’anno scorso. Voglio vincere ogni gara alla quale partecipo. Punto a vincere ai Mondiali”.

Lancio del disco femminile

Valarie Allman insegue la seconda vittoria consecutiva nel lancio del disco femminile a Parigi Charlety dopo il successo con 68.88m davanti a Sandra Perkovic. La statunitense ha vinto le ultime due finali della Diamond League a Zurigo nel 2021 (69.20m) e nel 2022 (67.77m).

E’ imbattuta nelle sue cinque gare consecutive disputate in questa stagione e ha incominciato la sua caccia al trofeo dei diamanti con la vittoria a Firenze con 65.96m. Allman ha realizzato in carriera sei lanci oltre i 70 metri e ha superato il muro dei 68 metri in 18 competizioni.

Allman rinnoverà la sua rivalità con la due volte campionessa olimpica e mondiale Perkovic, che aprirà la sua stagione a Parigi dove ha vinto due edizioni nel 2018 e nel 2021.

Il cast comprende anche la tedesca Kristin Pudenz, argento olimpico a Tokyo 2021, la francese Melina Robert Michon, seconda alle Olimpiadi di Rio 2016, bronzo ai Mondiali di Londra 2017 e autrice di un personale stagionale di 65.49m realizzato al meeting di Montreuil, la statunitense Laulauga Tausauga, la tedesca Claudine Vita, la portoghese Liliana Ca e la piemontese Daisy Osakue, quinta agli Europei di Berlino 2018 e primatista italiana con 66.66m in occasione delle qualificazioni delle Olimpiadi di Tokyo. L’azzurra ha avvicinato il suo record con un lancio da 63.34m a Donnas e si è piazzata settima al Golden Gala con 61.55m.

Lancio del martello maschile

I martellisti gareggeranno in una competizione mista uomini-donne. L’atleta accreditato della migliore misura tra gli iscritti è lo statunitense Rudy Winkler, che detiene un record personale di 82.71m realizzato ai Campionati statunitensi del 2021 a Eugene e ha lanciato a 80.88m in questa stagione a Tucson in Arizona. Winkler sfida l’ungherese Bence Halasz, vice campione europeo a Monaco di Baviera 2022 e bronzo ai Mondiali di Doha 2019, e il francese di Clermont Yann Chaussinaud.

Lancio del martello femminile

La campionessa mondiale di Eugene 2022 Brooke Andersen guida una starting list straordinaria del lancio del martello femminile che non assegna punti per la Diamond League ma si preannuncia come un’anticipazione dei prossimi Mondiali di Budapest. La statunitense è diventata la terza specialista della storia in grado di superare la barriera degli 80 metri con il lancio di 80.17m realizzato a Tucson e arriva a Parigi dopo la vittoria nel meeting del Continental Tour Gold di Bydgoszcz con 78.79m.

Andersen sfida la connazionale Janee Kassanavoid, bronzo ai Mondiali di Eugene, l’azzurra Sara Fantini, terza agli Europei di Monaco di Baviera, quarta ai Mondiali di Eugene e protagonista delle prime gare del 2023 con i successi nella Coppa Europa di Leiria con 73.26m e al meeting di Lucca con 72.55m e il quinto posto a Los Angeles con 71.40m, la francese Alexandra Taverner, terza ai Mondiali di Pechino 2015 e seconda agli Europei di Berlino 2018, e la statunitense Maggie Ewen, che ha lanciato alla misura di 75.10m lo scorso Maggio a Tucson.

Getto del peso femminile

Dopo il lancio del martello Maggie Ewen doppierà gareggiando anche nel getto del peso femminile, la specialità dove vanta la migliore prestazione mondiale dell’anno con il lancio da 20.45m realizzato a Los Angeles e la vittoria nella finale della Diamond League a Zurigo nel 2021.

La lanciatrice statunitense sfiderà la connazionale Chase Ealey, campionessa mondiale a Eugene, vincitrice della Diamond League 2022 e seconda delle liste mondiali stagionali con il lancio da 20.06m realizzato in occasione della vittoria al meeting di Halle.

Le altre protagoniste in gara sono la portoghese di origini camerunensi Auriol Dongmo, campionessa mondiale indoor a Belgrado 2022, la giamaicana Danniell Thomas Dodd, medaglia d’argento a Doha 2019, e la canadese Sarah Mitton, medaglia d’oro ai Giochi del Commonwealth di Birmingham nel 2022, e la cinese Song Jiayuan.

Lancio del giavellotto femminile

La due volte campionessa mondiale di Doha 2019 e Eugene 2022 Kelsey Lee Barber affronterà la campionessa olimpica cinese Liu Shiying per la prima volta dalla finale mondiale dell’anno scorso.

La giapponese Haruka Kitaguchi insegue il secondo successo consecutivo al meeting di Parigi dopo aver conquistato il primo successo nel circuito della sua carriera nel circuito con la misura di 63.13m.

Le migliori giavellottiste europee sono la greca Elina Tzengko, campionessa europea a Monaco di Baviera 2022 con il record personale di 65.81m, e la norvegese Sigrid Borge, primatista mondiale stagionale con il lancio da 66.50m realizzato al meeting di Halle.

Triathlon

Il campione del mondo e primatista mondiale del decathlon Kevin Mayer disputerà una gara speciale di triathlon davanti al pubblico dello Stadio Charlety. Il programma prevede tre gare sui 110 metri ostacoli, il salto in lungo e il getto del peso. Il decatleta francese stabilì il record personale del getto del peso con 17.08m in occasione della vittoria nel triathlon di Parigi nell’edizione del 2019. Il principale avvesrsario di Mayer è il connazionale Makenson Gletty, ottavo al meeting di Goetzis nel decathlon con 8211 punti.

Mayer ha vinto due titoli mondiali outdoor nel decathlon a Londra nel 2017 con 8768 punti e a Eugene nel 2022 con 8816 punti, due argenti olimpici a Rio de Janeiro 2016 (8834 punti) e a Tokyo 2021 (8726 punti), l’oro ai Mondiali indoor di Birmingham 2018 (6348 punti) e tre titoli agli Europei Indoor a Belgrado 2017 stabilendo il record europeo con 6479 punti, a Torun nel 2021 con 6392 punti e a Istanbul 2023 con 6348 punti.

Kevin Mayer: “Il meeting di Parigi ha un posto speciale nel mio calendario agonistico. Mi sono goduto alcuni momenti indimenticabili nelle passate edizioni e ho stabilito molti record personali. Charlety è uno stadio fantastico per il nostro sport. Il decathlon ha bisogno di visibilità e per questo è importante gareggiare a Parigi. Gli spettatori sono vicini a noi e sicuramente mi spingeranno a dare il massimo. Mi sento davvero a casa per l’incredibile sostegno del pubblico. Ho sempre cercato di promuovere il concetto di inserire le gare delle prove multiple all’interno dei grandi meeting della Diamond League. Il mio obiettivo è avvicinare le nuove generazioni al decathlon. Darò tutto per brillare due mesi prima dei Mondiali di Budapest”.

Staffetta 4×100

La staffetta 4×100 azzurra punta ad un tempo che possa avvicinare la qualificazione ai Mondiali dopo il buon 38”38 allo Sprint Festival di Firenze. Scenderanno in pista Lorenzo Patta, Matteo Melluzzo, Fausto Desalu, Filppo Tortu per la seconda frazione. Gli avversari saranno i padroni di casa della Francia, la Gran Bretagna, il Canada, la Germania e la Francia under 23. L’appuntamento con gli staffettisti è fissato per le 20.37.

Le formazioni della 4×100 femminili sono la Francia A, la Francia under 23, il Canada e la Spagna.

Sport OK Junior