Il 24enne statunitense Cordell Tinch ha vinto la seconda gara in carriera in Diamond League a Keqiao in Cina, dopo il successo a Xiamen della scorsa settimana, con il sensazionale crono di 12″87 sui 110 ostacoli, proprio personale e miglior prestazione mondiale dell’anno con cui si è posizionato nella storia della specialità a soli 7 centesimi dal record del mondo del suo connazionale Aries Merritt risalente al 2012, con il secondo posto nella gara del giapponese Rachid Muratake in 13″10 e il terzo del giamaicano Rasheed Broadbell in 13″24.
Armand Mondo Duplantis invece è ritornato ampiamente sopra la barriera dell’eccellenza dei sei metri nell’asta con 6,11 di record del meeting superato alla prima prova, dopo aver fatto altrettanto per le tre quote precedenti di 5.62, 5.92 e 6.01, e poi tentare il nuovo record del mondo a 6.28 con tre salti falliti, ma ancora una volta va evidenziata l’eccellente prestazione del greco Emmanouil Karalis, capace di mettere un minimo di pressione al fenomeno svedese, secondo nella gara con 6.01 superato alla prima per poi provare addirittura tre volte senza riuscirsi a superare 6,11.
L’ucraina Yaroslava Mahuchik, detentrice con 2,10 metri del record mondiale di salto in alto femminile, torna a sua volta a oltrepassare la soglia dell’eccellenza per la sua disciplina dei 2 metri, superandoli esattamente per vincere la seconda gara consecutiva del Trofeo del Diamante, davanti alle due australiane che cercano sempre di insidiarla, peraltro essendoci anche riuscite nei mondiali al coperto di Nanchino a marzo, con Nicola Olyslagers ed Eleanor Patterson rispettivamente seconda e terza grazie alle misure di 1,98 e 1,95.
Il sudafricano Akani Simbine, il velocista più in forma del momento, bissa il successo sui 100 metri di Xiamen con il tempo di 9″98 con cui brucia sul traguardo il giamaicano Kishane Thompson secondo in 9″99 e nettamente irrigiditosi negli ultimi metri, mentre il botswano campione olimpico dei 200 Letsile Tebogo ritrova brillantezza anche sulla distanza più veloce dell’atletica, chiudendo terzo in 10″03.
Il norvegese primatista del mondo dei 400 ostacoli, Karsten Warholm, dopo il grande exploit di una settimana fa nell’altro meeting cinese della Diamond dove aveva migliorato il suo record del mondo nei 300 ostacoli con 33″05, è tornato a gareggiare per la prima volta in stagione nella sua disciplina primaria imponendosi in 47″28 davanti al giovane talento brasiliano Matheus Lima secondo con 48″08 e allo svedese Carl Bengstrom terzo con 48″72.
Nei 100 ostacoli donne vittoria netta della statunitense Grace Stark in 12″42 davanti alla giamaicana Danielle Williams seconda in 12″55 e alla sudafricana Marione Fourie terza in 12″62, negli 800 sempre al femminile successo dell’etiope Tsige Duguma in un eccellente 1’56″64 con l’australiana Sarah Billings seconda in 1’57″83 e l’ugandese Halimah Nakaayi terza in 1’58″39, mentre nell’altra gara di corsa riservata alle donne dei 200 metri si è imposta ancora come a Xiamen la statunitense Anavia Battle, che ferma il display a 22″38 superando nettamente l’irlandese Rhasidat Adeleke seconda in 22″72 e la norvegese Henriette Jaeger terza in 22″86.
Nei 5000 maschili l’etiope Berihu Aregawi si è aggiudicata la vittoria con 12’50″45 allo sprint davanti al connazionale Kuma Girma con 12’50″59, con al terzo posto un altro atleta dell’Etiopia Mezgebu Sime con 12’51″86, nei 3000 siepi successo dell’altro etiope Abhram Sime in 8’07″92 sui keniani Edmund Serem secondo in 8’08″68 e Simon Kiprop Koech con 8’09″05, per chiudere le gare sull’anello degli uomini con i 400 metri dove il campione del mondo indoor dei 400 metri Chris Bailey ha superato con 44″17 il botswano Bayapo Ndori secondo con 44″32, precedendo il connazionale Busang Collen Kebinathsipi terzo in 44″63.
Nelle gare sulle varie pedane nel giavellotto femminile vittoria della greca Elina Tzengko con 64,90 davanti alla cinese Dai Qiaiqiai con 64,38 e alla sudafricana argento Jo-Ane van Dyk terza con 62.53, nel getto del peso sempre donne la statunitense Chase Jackson-Ealey si è imposta con 20,54 davanti all’olandese Jessica Schilder con 19,77 e alla svedese Fanny Roos con 19.66, mentre tra gli uomini esordio stagionale del portoghese Pedro Pablo Pichardo, che vince con 17,03 sul giamaicano Jordan Scott secondo con 17,00 e sul cinese Zhu Yaming terzo con 16,92.
La primatista italiana di lancio del disco Daisy Osakue nella sua gara peraltro non valida per i punti del Trofeo del Diamante, ha chiuso in ottava posizione con un solo lancio valido di 59,15 e quattro nulli, nella gara vinta dalla statunitense Valarie Allman con un ottimo 70,08 davanti all’olandese Jorinde Van Klinken seconda con 66,22 e alla cubana Yaimé Pérez terza con 65.00.