Ruth Chepngetich: storia di un fenomeno

La primatista del mondo di mezza maratona

Diciotto mesi dopo aver vinto il titolo mondiale nella maratona a Doha, la keniana Ruth Chepngetich si è confermata come una delle più grandi atlete di sempre sulle lunghe distanze, stabilendo il primato del mondo nella mezza maratona, con lo strepitoso tempo di 1h04’02” alla N Kolay Istanbul Half Marathon nella mattinata di Pasqua.

In una delle migliori gare di sempre per livello tecnico, con la presenza della primatista del mondo di maratona Brigid Kosgei, della due volte campionessa mondiale dei 5000 metri Hellen Obiri e delle due medagliate degli ultimi mondiali di mezza maratona, Yehualaw Yalemzerf e Melat Kejeta, Chepngetich ha piazzato l’allungo decisivo a tre chilometri dalla fine, vincendo con 38 secondi di vantaggio su Yehualaw, che a sua volta si è migliorata di sei secondi con 1h04’40”.

Chepngetich ha coperto i primi 5 km in 15’07” prima di migliorare il personale al passaggio intermedio al 10 km in 30’21”. La keniana ha mantenuto il ritmo nella seconda parte della gara percorrendo le successive frazioni di 5 km in 15’09” e 15’31”.

Ruth ha migliorato di 29 secondi il precedente record mondiale stabilito da Ababel Yeshaneh a Ras Al Khaimah con 1h04’31”.

Istanbul ha portato ancora una volta fortuna a Chepngetich, che nella città turca ha vinto per la quinta volta in carriera dopo i tre successi nella mezza maratona e le due affermazioni nella maratona.

Istanbul è la mia città preferita. Amo correre in questa città. Era da tanto che sognavo di battere il primato del mondo e sono contenta di averlo fatto sulle strade di Istanbul. Sono contenta di questo straordinario risultato”.

Chepngetich diventa la seconda atleta della storia a vincere il titolo mondiale sulla maratona e a stabilire il primato mondiale sulla mezza maratona dopo la leggendaria norvegese Grete Waitz.

Ruth, che compirà 27 anni l’8 agosto prossimo, è la più grande di cinque figli (due femmine e tre maschi). È nata e cresciuta a Kericho (Kenia) e si appassionò di atletica alla Sigowet Primary School.

Ogni mattina percorrevo 4 km di corsa per andare a scuola. Tornavo poi a casa per pranzare prima di rientrare a scuola nel pomeriggio. Tornavo a casa alla sera. Ogni giorno coprivo 16 chilometri.

Iniziai con i 400 metri prima di passare alle distanze più lunghe come i 3000 e i 5000 metri. Provai i 10000 metri ma non mi piaceva questa distanza e decisi di tornare ai 3000 metri. Per un breve periodo provai anche i 3000 siepi nel 2013”.

Dopo aver completato gli studi alla Momoniat Secondary School Chepngetich allungò la distanza passando alle corse su strada.

Entrai a far parte di un gruppo di atleti a Chepsion. Mi trasferii di nuovo a Kericho dove sono stata allenata per un periodo da Samuel Bii”.

Chepngetich ha continuato a fare progressi durante il 2015 e concluse la stagione con la vittoria nella 15 km di Kericho.

Presi parte a tre gare ma non avevo idea di come preparare queste competizioni e di come distribuire lo sforzo su queste distanze”.

Verso la fine del 2015 Chepngetich si trasferì a Ngong nel Kajiado County, la stessa regione di provenienza di Hellen Obiri. Chepngetich è autodidatta ma occasionalmente si allena con un gruppo di atleti uomini per alcune sessioni.

So cosa serve per me in allenamento e non mi serve avere un allenatore. Ogni settimana percorro 170 km in allenamento. Ho alcuni compagni che mi tirano il ritmo in allenamento e per me è sufficiente. La mia più grande motivazione è mia figlia Sharleen di 10 anni. È la ragione per la quale continuo ad allenarmi duramente”.

Nella sua prima gara al di fuori del Kenya Chepngetich si classificò quarta alla mezza maratona di Rabat in 1h11’33” nel 2016. Un infortunio la tenne fuori dalle gare per alcuni mesi ma sul finire di quell’anno si classificò seconda alla mezza maratona di Nairobi in 1h14’13” in altitudine.

I suoi progressi continuarono nel 2017 quando vinse tutte le quattro gare disputate stabilendo primati del mondo in ciascuna manifestazione: 1h09’36” ad Adana, 1h08’08” a Parigi, 1h07’42” alla Stramilano con arrivo nella storica Arena Civica e 1h06’19” a Istanbul.

Chepngetich tornò a Istanbul pochi mesi più tardi per debuttare nella maratona. Vinse la maratona turca in 2h22’38” alla prima esperienza sui 42 km dimostrando il suo straordinario potenziale.

Nel 2018 gareggiò per la prima volta per la nazionale keniana classificandosi tredicesima ai Mondiali di mezza maratona di Valencia. Due settimane dopo si piazzò al secondo posto alla Maratona di Parigi in 2h22’59”. Sul finire di quella stagione Chepngetich vinse per la seconda volta in carriera a Istanbul migliorando il record personale con 2h18’35”.

Soltanto due mesi più tardi Chepngetich vinse la maratona di Dubai migliorando il record personale in 2h17’08” diventando la terza di sempre su questa distanza.

Nell’ottobre 2019 conquistò la medaglia d’oro ai Mondiali di Doha in condizioni di caldo e umidità dimostrando la capacità di correre ad alto livello nelle gare tattiche con titoli in palio e non solo in corse contro il cronometro.

A Doha ho pensato anche di fermarmi per un problema allo stomaco ma ho resistito e ho lanciato l’attacco nell’ultimo dei sei giri”.

All’inizio della stagione 2020 Ruth aveva il doppio obiettivo di battere il primato del mondo e di vincere le Olimpiadi ma la pandemia da Covid-19 ha rimandato il progetto di qualche mese. Lo scorso ottobre Chepngetich si classificò terza alla Maratona di Londra in 2h22’05” e migliorò il record personale sulla mezza maratona con 1h05’06” a New Dehli.

Dopo la cancellazione della mezza maratona di Ras Al Khaimah a causa della pandemia Chepngetich ha concentrato la sua attenzione sulla preparazione per la mezza maratona di Istanbul.

Alle Olimpiadi di Tokyo Chepngetich partirà come una delle atlete da battere. In caso di vittoria diventerebbe la seconda atleta della storia in grado di vincere il titolo olimpico e mondiale dopo la portoghese Rosa Mota a Roma 1987 e a Seul 1988.

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