Nel suo debutto stagionale nella stagione di corsa campestre, Yeman Crippa, ritornato in Italia solo da poche ore dopo quasi un mese di raduno in quota a Iten, in Kenya, ha ottenuto una promettente vittoria sui 9,8 km del Cross di Venaria Reale, in una gara in cui è andato subito in testa da solo, per poi venire raggiunto poco oltre metà gara da Pasquale Selvarolo che ha provato anche a staccare il campione europeo dei 10.000 metri in pista, che ha però reagito a questo attacco e si è riportato davanti riuscendo a staccare l’avversario di qualche metro sull’ultima salita, chiudendo con il crono di 28’13 rispetto al 28’14 del diretto rivale.

Nella lotta per la terza posizione, Yassin Bouih, uno dei componenti della staffetta azzurra della 4×1500, oro agli Eurocross dell’anno scorso nello stesso splendido scenario naturale, è riuscito a precedere in 28’32 Luca Alfieri vincitore nello scorso weekend a Osimo, quarto in 28’33, mentre è quinto è stato il marocchino Mohamed El Ghazouany in 28’51 davanti a Marouan Razine con 28’54 e a Italo Quazzola con 28’57.

Le dichiarazioni di Crippa: “Sono partito per capire quale fosse la condizione al termine del periodo in altura, però dopo due dei cinque giri ho avvertito un dolore al fianco e quindi ho dovuto gestire la gara. Ora mancano tre settimane agli Europei di cross, il 10 dicembre a Bruxelles, poi penserò alla mia prossima maratona, quella del 18 febbraio a Siviglia”.

Doppietta africana nei 7,8 km del percorso delle donne con il successo della keniana Caren Chebet in 25’00 sulla marocchina Ikram Ouaaziz seconda in 25’10, mentre la migliore delle azzurre è stata nettamente Anna Arnaudo terza in 25’13 dopo aver viaggiato a lungo in seconda posizione sul tracciato con lo spettacolare passaggio all’interno della Galleria delle Carrozze al quale si uniscono per la prima volta i cortili e i Giardini Marchesali.

Da evidenziare anche la quarta posizione di Elisa Palmero in 25’55, la quinta di Federica Zanne in 26’14, poi Giovanna Selva con 26’26 e Valeria Roffino con 26’35.

Le parole di Arnaudo: “Ho corso a denti stretti, per dare il massimo dal primo metro. Mi sono buttata e alla fine è stata dura”.

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Nel cross corto di 2,3 km è Gaia Sabbatini a trionfare ancora sui prati del parco La Mandria, anche lei campionessa europea l’anno scorso della staffetta 4x1500metri, con il crono di 7’50 seguita da Eleonora Vandi seconda in 7’53 mentre terza è stata Miriana Ramat in 8’17, mentre decisivo tra gli uomini è stato l’allungo nel finale di Sebastiano Parolini, vincitore in 6’34 nei confronti di Ossama El Kabbouri secondo con 6’41 e di Alessandro Lotta terzo con 6’41.

A livello giovanile sui 5,8 km Francesco Ropelato con 16’48 fa il bis nella gara under 20 dopo il successo al Cross Valmusone di Osimo, con al secondo posto Stefano Benzoni con 16’54, che invece aveva primeggiato due settimane fa a Levico Terme nel Cross della Valsugana, e terzo Amorin Gerbeti con 16’51.

Tra le juniores lo spunto risolutivo in 11’56 nei 3,8 km è di Lucia Arnoldo, bronzo mondiale di categoria nella corsa in montagna, che all’Eurocross di Venaria Reale da allieva era stata la prima delle azzurre tra le under 20,con al secondo posto Adele Roatta in 12’06 e la 16enne Licia Ferrari terza in 12’15.

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