La ventinovesima edizione degli Europei di Bruxelles ha regalato gare emozionanti sul percorso fangoso del Parco di Laeken di Bruxelles a due passi dall’Atomium e dallo Stadio Re Baldovino.

La Gran Bretagna ha vinto titoli individuali con Innes Fitzgerald nella gara under 20 femminile, Megan Keith nella gara under 23 femminile e Will Barnicoat nella gara maschile under 23. L’Italia è salita sul podio con Nadia Battocletti, seconda classificata nella gara seniores femminile alle spalle della norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal.

Gara seniores femminile

La trentatreenne norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal ha vinto il suo terzo europeo consecutivo di corsa campestre a livello seniores nella gara femminile di 9 km in 33’40”. L’azzurra Nadia Battocletti ha conquistato l’argento in 34’25”, prima medaglia a livello seniores e quinto podio della sua carriera nella rassegna continentale dopo i quattro ori a livello giovanile (due a livello under 20 nel 2018 e nel 2019 e due a livello under 23 nel 2021 e nel 2022).

Per la prima volta in 29 edizioni degli Europei di cross un’atleta italiana è salita sul podio nella gara seniores femminile.

La britannica Abbie Donnelly è stata ricompensata per la sua gara coraggiosa con la sua prima medaglia internazionale in 34’42”.

Grovdal diventa una dei tre atleti in grado di vincere almeno tre titoli europei di fila dopo la turca Yasemin Can (quattro volte vincitrice tra il 2016 e il 2019) e l’ucraino Sergiy Lebid, che ha collezionato un totale di nove medaglie d’oro.

Grovdal ha arricchito la sua bacheca di medaglie in questi campionati che ammonta ad un totale di dieci medaglie comprendendo i due podi nella categoria juniores (argento a San Giorgio su Legnano nel 2006 e oro a Dublino nel 2009). In carriera la scandinava ha conquistato due medaglie di bronzo sui 10000 metri agli Europei di Amsterdam 2016 e sui 3000 siepi agli Europei di Berlino 2018 e vanta personali di 14’31”07 sui 5000 metri e di 8’33”47 sui 3000 metri.

La Gran Bretagna ha vinto il titolo a squadre femminile seniores con 18 punti davanti alla Spagna (37 punti) e alle padrone di casa del Belgio (38 punti).

Grovdal ha preso il comando nelle fasi iniziali insieme a Battocletti, alle britanniche Donnelly e Jessica Warner Judd e alla finalista olimpica dei 10000 metri Sarah Lahti della Svezia.

Lahti ha perso terreno prima di metà gara e successivamente si è ritirata.

Grovdal ha costruito un vantaggio di sei secondi su Donnelly, che a sua volta aveva un gap di otto secondi su Battocletti. Jessica Judd era attardata di quattro secondi rispetto all’azzurra.

La due volte campionessa europea di cross Fionnuala McCormack, che gareggiava agli Europei di cross per la diciottesima volta in carriera, era in sesta posizione a 10 secondi da Judd.

Grovdal ha incrementato il suo ritmo nell’ultimo giro portando il suo vantaggio a 20 secondi. McCormak ha superato Judd portandosi al quarto posto a 27 secondi da Battocletti.

Grovdal ha tagliato il traguardo con un vantaggio enorme di 45 secondi suBattocletti. Si tratta del margine vincente più ampio nelle gare seniores agli Europei di cross.

Karoline Bjerkeli Grovdal: “Tutti pensano che io mi alleni su percorsi fangosi, ma non è vero. Sono una specialista della pista, ma ho praticato in passato anche lo sci di fondo. Per questo sono brava nella corsa campestre. Certamente proverò a vincere il mio quarto titolo l’anno prossimo, ma tre successi di fila è già un grande risultato”.

Battocletti ha staccato Donnelly nell’ultimo giro aggiudicandosi il secondo posto. La trentina era molto felice della sua prima medaglia al debutto nella categoria seniores.

Nadia Battocletti: “Era un bel percorso ma c’era molto fango. Quando l’ho visto mi sono spaventata perché non mi piace molto correre nel fango. Penso di aver vinto la medaglia soprattutto grazie alla mia forza mentale. Ho continuato a spingere per seguire il ritmo del gruppo di testa. Ho corso contro atlete molto forti e sono davvero contenta della medaglia d’argento”.

McCormack si è classificata al quarto posto in 35’00” una settimana dopo aver centrato la qualificazione per la sua quinta Olimpiade in occasione del 2h26’19” realizzato alla Maratona di Valencia. Warner Judd ha tagliato il traguardo al quinto posto in 35’20” raggiungendo il quarto piazzamento della carriera tra le prime dieci.

La specialista dei 3000 siepi spagnola Irene Sanchez Escribano si è classificata all’undicesimo posto contribuendo alla medaglia d’argento della Spagna nella gara a squadre. La belga Lisa Rooms è stata la prima atleta di casa al sesto posto che ha permesso al Belgio di conquistare la medaglia di bronzo nella gara a squadre.

L’Italia si è piazzata al quinto posto nella classifica per nazioni con 55 punti. La piemontese Valentina Gemetto ha tagliato il traguardo al venticinquesimo posto in 36’48” davanti alla corregionale Anna Arnaudo (36’52”), a Rebecca Lonedo (trentatreesima in 37’05”).

Gara seniores maschile

La Francia ha vinto la prima medaglia d’oro della storia nella gara seniores maschile grazie al successo di Yann Schrub in 30’17” con tre secondi di vantaggio sul sorprendente norvegese Magnus Tuv Myhre (30’20”). Il belga Robin Hendrix ha completato il podio individuale in terza posizione in 30’22” guidando la nazionale di casa al successo nella classifica per nazioni. Hanno contribuito alla vittoria del team belga anche il sesto posto di John Heymans e l’undicesimo posto di Isaac Kimeli, che ha preceduto di due posizioni l’azzurro Yeman Crippa (30’47”).

Yeman Crippa: “Ero convinto di poter fare una buona gara, ma il percorso ha fatto tanta selezione. Con il fango non riuscivo a muovermi. Ci ho provato in tutte le maniere. Riuscivo a correre un po’ meglio dove non c’era. Questa è la conferma che nel cross non conta soltanto essere preparati ma anche saper affrontare certi percorsi”.

Henrik Ingebrigtsen si è piazzato al dodicesimo posto contribuito al secondo posto della Norvegia nella classifica per nazione malgrado l’assenza di Jakob Ingebrigtsen per infortunio. Almeno un membro della famiglia Ingebrigtsen è salito sul podio per la settima edizione consecutiva di questi campionati.

I francesi Bastien Augusto e Yann Schrub, il triatleta britannico Hugo Milner, Magnus Tuv Myhre e Yeman Crippa hanno preso un piccolo vantaggio dopo otto minuti di gara.

Milner (vincitore ai Trials britannici di cross di Liverpool lo scorso mese) ha spinto sull’acceleratore nei primi due giri da 1500 metri ciascuno ed è transitato ai 3000 metri in 9’47”, seguito da Schrub, Augusto e Myhre.

Schrub e Milner hanno aumentato il ritmo allungando il loro vantaggio su Myhre fino a cinque secondi.

Schrub ha lanciato l’attacco decisivo verso la fine del quarto dei sei giri aggiudicandosi la vittoria in 30’17” per la gioia dei sostenitori francesi accorsi in gran numero nella capitale belga. Milner ha cercato di difendere il secondo posto, ma ha pagato l’avvio troppo forte ed è stato superato nell’ultimo chilometro da Tuv Myhre e da Hendrix.

Myhre ha vinto la lotta per il secondo posto con due secondi di vantaggio su Hendrix.

Schrub si mise in luce nel 2022 quando vinse la medaglia di bronzo sui 10000 metri agli Europei di Monaco di Baviera nella gara vinta da Crippa. La scorsa estate il transalpino è stato il primo degli atleti europei in nona posizione sempre su questa distanza ai Mondiali di Budapest 2023.

La Francia aveva vinto in precedenza nove ori in questa categoria, ma soltanto nella gara a squadre

Yann Schrub: “E’ stata un’esperienza incredibile. Oggi avevo due gambe straordinarie. Mi sono preparato molto bene, anche se il mio lavoro non era mirato a questo appuntamento. Le mie gambe hanno funzionato alla perfezione fino alla fine. Mi sono trovato in testa all’inizio della gara e ho pensato che i miei avversari avrebbero rimontato”.

Jamal Eisa Mohammed si è piazzata al nono posto diventando il primo atleta del Team dei Rifugiati a piazzarsi tra i primi dieci in una grande rassegna internazionale.

Il brianzolo Luca Alfieri è stato il secondo degli italiani in ventinovesima posizione in 31’15”. Il primatista italiano di maratona Iliass Aouani ha tagliato il traguardo al quarantanovesimo posto in 31’58”. Il quadro dei risultati italiani è completato dal cinquantesimo posto di Pasquale Selvarolo (32’02”), dal sessantottesimo posto di Italo Quazzola (33’13”).

Gara femminile under 23

La scozzese Megan Keith ha dominato la gara under 23 femminile di 7 km in 25’32” con 1 minuto e 23 secondi di vantaggio sulla finlandese Ilona Mononen, medaglia di bronzo nella categoria under 20 a Venaria Reale. Nessuna atleta aveva mai vinto con un margine così ampio nella storia degli Europei nella categoria under 23. In precedenza la danese Emilie Molller vinse il titolo europeo under 23 con un vantaggio di 39 secondi nel 2019. Keith si è permessa di celebrare con metri di anticipo dando il cinque ai suoi sostenitori nella zona dell’arrivo.

L’altra finlandese Nathalie Blomqvist si è classificata al terzo posto in 27’06”. Keith aveva già vinto l’oro europeo under 20 a Dublino 2021 e l’argento alle spalle di Battocletti nella categoria under 23 al Parco della Mandria di Venaria Reale oltre all’oro sui 5000 metri agli Europei under 23 in pista ad Espoo.

Keith é partita subito forte prendendo un vantaggio di due secondi alla fine del primo giro breve di 1000 metri. L’atleta Britannica ha aumentato il ritmo portando il divario fino a 21 secondi alla fine del secondo giro e 47 secondi sul gruppo delle inseguitrici Blomqvist, Mononen e Jana Van Lent del Belgio al passaggio di metà gara.

Keith aveva un vantaggio di 1 minuto e 18 secondi all’inizio dell’ultimo giro. Alle sue spalle Blomquist e Mononen hanno ingaggiato un testa a testa per il secondo e il terzo posto a 800 metri dalla fine. Mononen ha piazzato l’allungo nelle fasi finali della gara aggiudicandosi il secondo posto.

Alexandra Millard ed Eloise Millard si sono piazzate rispettivamente all’undicesimo e al quindicesimo posto contribuendo al trionfo della Gran Bretagna con 22 punti davanti alla Germania e alla Spagna, che hanno totalizzato 50 punti.

Megan Keith: “Ero consapevole che sarebbe stata una gara lunga 7 km nel fango. Sapevo che su un percorso così difficile avrei potuto rischiare di pagare lo sforzo partendo troppo forte. Per questo non ho voluto strafare all’inizio. Ho visto che le altre atlete non erano in grado di tenere il mio passo. Non mi aspettavo di finire il primo giro con un vantaggio così notevole. Speravo di poter correre insieme ad un gruppo di atlete. Quando ho realizzato che ero da solo ho pensato che dovevo impegnarmi fino in fondo. Sono contenta che tutto abbia funzionato al meglio”.

Agnese Carcano è stata la migliore delle italiane in ventiduesima posizione con 28’24” davanti alle medagliate dei 10000 metri degli Europei under 23 Sara Nestola (ventottesima in 28’42”) e Aurora Bado (trentesima in 28’44”), a Ilaria Bruno (quarantaduesima in 29’15”), a Vivien Bonzi (sessantaduesima in 30’24”) e a Greta Settino (sessantaquattresima in 30’41”). Le azzurre si sono piazzate al settimo posto con 80 punti.

Gara under 23 maschile

Il britannico Will Barnicoat ha vinto l’oro nella gara maschile under 23 di 7 km superando il francese Valentin Bresc con lo stesso tempo di 23’42” in un arrivo allo sprint negli ultimi metri. Il britannico Mathhew Stonier si è aggiudicato la medaglia di bronzo in 23’51”.

La Gran Bretagna ha trionfato nella gara a squadre nella categoria under 23 con 25 punti davanti alla Francia (34 punti) e alla Norvegia (42 punti).

Bresc ha aumentato il ritmo quando un gruppo di sette atleti sono transitati al passaggio al 4 km in 13’28”. Il francese ha lanciato il guanto di sfida quando ha aumentato il vantaggio a 1500 metri dalla fine. Soltanto Barnicoat e Stonier sono riusciti a tenere il ritmo del francese.

Bresc e Barnicoat hanno ingaggiato un emozionante testa a testa, mentre Stonier ha perso terreno.

Bresc ha provato a superare Barnicoat nell’ultimo giro, ma il britannico ha lanciato il suo attacco decisivo conquistando il suo secondo titolo europeo dopo la vittoria nella categoria under 20 a Venaria Reale. Stonier è salito sul terzo gradino del podio migliorandosi rispetto all’ottavo posto dell’edizione dell’anno scorso.

Barnicoat ha vinto in carriera la medaglia di bronzo sui 5000 metri agli Europei under 23 di Espoo.

Will Barnicoat: “L’anno scorso ho vinto la medaglia d’oro nella gara under 20 e la gente mi diceva che ero stato fortunato. Onestamente non sapevo cosa aspettarmi perché non avevo fatto molto bene ai Trials britannici di Liverpool. Il percorso era perfetto per le mie caratteristiche perché mi piace il fango. Alla fine è stato un finale molto tirato. Ho semplicemente aspettato il momento giusto per attaccare nell’ultima discesa e sono riuscito a battere il francese nei metri finali”.

Alain Cavagna é stato il migliore degli italiani in ventitreesima posizione in 24’33” precedendo Nicolò Bedini (26° in in 24’41”). Seguono gli altri italiani Nickolas Loss (43° in 25’12”), Luciano Spettoli (49° in 25’24”), Francesco Da Vià (62° in 25’56”), Andrea Palumbo (65° in 26’08”). L’Italia si è piazzata al nono posto con 92 punti nella classifica per nazioni.

Gara femminile under 20 femminile

La diciassettenne britannica Innes Fitzgerald si è aggiudicata la medaglia d’oro nella gara femminile under 20 in 18’19” battendo la vice campionessa europea under 20 dei 1500 metri Sofia Thogersen della Danimarca con un vantaggio di 25 secondi. La francese Jade La Corre ha preceduto la tedesca Kira Weis di quattro secondi nella lotta per il terzo posto in 18’49”.

Fitzgerald ha piazzato il break decisivo costruendo un vantaggio di 10 secondi su La Corre dopo dieci minuti di gara. Thorgesen e Weis erano in lotta per il terzo posto una decina di metri più dietro.

Ad un giro dalla fine Fitzgerald era in vantaggio di 11 secondi su La Corre, Weis e Thorgesen, che combattevano per il secondo posto.

Fitzgerald ha vinto il primo titolo internazionale della sua carriera. L’anno scorso si sobbarcò un viaggio di 20 ore dalla sua città natale Exeter nel sud ovest dell’Inghilterra per raggiungere Venaria Reale invece di viaggiare in aereo ma riuscì a concludere la gara under 20 al quarto posto nella passata edizione degli Europei disputati al Parco della Maandria.

L’ottavo posto di Jess Bailey e il tredicesimo posto di Lizzie Wellsted hanno permesso alla Gran Bretagna di vincere la gara a squadre femminile per la diciassettesima volta nella storia con 22 punti di vantaggio sulla Germania e sulla Svezia.

Fitzgerald è allenata da Gavin Pavey, marito della grande mezzofondista britannica Jo Pavey.

Innes Fitzgerald: “L’anno scorso ho commesso degli errori nelle fasi iniziali della gara e non ero molto soddisfatta. Volevo evitarli provando a spingere fin dall’inizio. Quando ho visto che ero da sola al comando, ho semplicemente continuato a spingere. Ho dimostrato il mio valore e ho ottenuto di più di quanto potessi sognare. Non avevo pianificato di fare la gara di testa. Quando ho visto che ero in testa ho semplicemente cercato di spingere al massimo”.

Adele Roatta si è classificata al venticinquesimo posto in 20’06” dopo una gara in rimonta. Elena Ribigini ha tagliato il traguardo al trentaquattresimo posto in 20’20” davanti alla sedicenne Licia Ferrari (quarantaduesima in 20’32”), Lucia Arnoldo (quarantanovesima in 20’40”) e a Margherita Voliani (sessantaseiesima in 21’44”).

Gara maschile under 20

Il danese Axel Van Christensen ha vinto la gara maschile under 20 in 16’09” battendo il campione europeo under 20 dei 1500 e dei 5000 metri Niels Laros. Christensen è diventato il primo atleta in grado di vincere il titolo europeo under 20 due volte, anche se non in anni consecutivi, dopo aver trionfato nell’edizione di Dublino nel 2021.

Christensen ha preso il comando nelle fasi iniziali della gara e ha spinto su ritmi sostenuti. Laros è andato in testa al terzo chilometro e gli unici atleti in grado di tenere testa all’olandese sono stati Christensen e l’irlandese Nick Griggs.

Laros e Christensen hanno cambiato marcia prendendo un vantaggio di 20 secondi.

Laros (primatista olandese sui 1500 metri con 3’31”25) ha preso qualche metro di vantaggio nell’ultimo giro ma Christensen ha recuperato terreno prima di lanciare l’attacco decisivo che gli ha permesso di vincere la medaglia d’oro con un secondo di vantaggio su Laros. Griggs si è aggiudicato il terzo posto in 16’24” dopo essere rimato con i migliori fino a metà gara.

Niall Murphy e Jonas Strafford si sono piazzati rispettivamente al nono e al decimo posto guidando l’Irlanda alla medaglia d’oro nella classifica a squadre con 22 punti. Sam Mills è stato il migliore dei britannici in quinta posizione. Ruben Leonardo si è classificato ottavo contribuendo al terzo posto della Spagna nella classifica per nazioni con 43 punti.

Christensen era rimasto fermo a lungo per problemi al tendine d’Achille e la mononucleosi.

Axel Van Christensen: “La gara è andata esattamente come speravo. E’ stata una gara dura. Ho fatto fatica a trovare il ritmo. Speravo che Niels Laros fosse stanco nell’ultimo giro. Ho visto che stava facendo fatica sulla collina finale e questo mi ha dato speranza. Sono riuscito a recuperarlo negli ultimi 100 metri quando ho lanciato il mio attacco”.

Francesco Ropelato ha sfiorato la top 10 piazzandosi al dodicesimo posto in 16’52” dopo aver corso nelle prime posizioni nelle fasi iniziali. Gli altri piazzamenti degli italiani sono stati il trentatreesimo posto di Vittore Simone Borromini (17’24”), il quarantaquattresimo posto di Stefano Benzoni (17’43”), il quarantasettesimo posto di Nicolò Bedini (17’46”), il quarantanovesimo posto di Lorenzo Pellicciardi (17’49”), il settantottesimo posto di Federico Sammartino (18’49”). L’Italia si è classificata al settimo posto con 89 punti.

Staffetta mista

La Francia ha vinto la prima medaglia d’oro nella staffetta mista in questi campionati con 19’44” battendo con una grande rimonta finale l’Olanda (19’46”) e la Gran Bretagna (19’48”). La staffetta Italiana formata da Gaia Sabbatini, Mohad Abdikadar (sostituto di Ossama Meslek, costretto a rinunciare per un mal di gola), Marta Zenoni e Pietro Arese ha concluso al quarto posto in 20’06”.

Il regolamento di quest’anno lasciava ad ogni nazionale la facoltà di scegliere un uomo o donna come primo frazionista e di comporre l’ordine delle frazioni successive frazioni a piacimento.

Gaia Sabbatini: “Gara molto difficile. Penso di non aver mai fatto una gara più tosta di questa con il fango che arriva alle caviglie e non riesci a staccare i piedi da terra, ma tatticamente credo che siamo stati bravi”.

Pietro Arese: “Tutti noi non siamo crossisti. Siamo abituati a correre in pista. Un percorso come quello di oggi che aveva un limitatore di velocità nel fango non ha fatto emergere le nostre migliori caratteristiche”.

Beth Morley ha preso un buon vantaggio per la Gran Bretagna nella seconda frazione. Adam Fogg (atleta accreditato di personali di 3’35” sui 1500m e di 7’46” sui 3000m) era in testa durante la terza frazione. La francese Sarah Madeleine e l’olandese Maureen Koster erano in seconda e in terza posizione. Il tre volte campione francese dei 1500 metri Alexis Miellet e Bram Anderiessen sono andati all’inseguimento della britannica Khahisa Mhlanga (ottocentista da 1’59” di personale) nell’ultima frazione.

La Gran Bretagna aveva ancora un vantaggio nell’ultima frazione, ma la Francia e l’Olanda hanno ridotto il gap. Meillet ha raggiunto Mihanga prima di lanciare lo sprint decisivo regalando l’oro alla Francia. L’Olanda ha superato la Gran Bretagna nella lotta per il secondo posto.

Miellet era già stato grande protagonista nel 2021 quando corse l’ultima frazione più veloce contribuendo alla rimonta della Francia dal quarto al secondo posto.

Alexis Miellet: “E’ stata una gara strana perché non sapevo nemmeno contro chi avrei corso. C’era un mix di uomini e donne ed era difficile capire in quale posizione fossi. Sono partito dietro la ragazza inglese e il ragazzo danese ma sono stato più bravo di loro nel tratto in salita. Sapevo di poter contare sul mio ottimo finale e ho usato il mio sprint negli ultimi metri”.

La Gran Bretagna ha dominato il medagliere con sette ori, un argento e tre bronzi davanti alla Francia (2 ori, 3 argenti, 1 bronzo) e alla Norvegia (1 oro, 1 argento e 2 bronzi). I britannici dominarono anche quindici anni fa quando il Parco di Laeken ospitò per la prima volta la manifestazione continentale.

L’Italia si è piazzata undicesima con un argento e nona nella classifica per nazioni (placing table) che tiene conto di tutti i piazzamenti tra i primi otto. La Gran Bretagna ha primeggiato anche in questa classifica con 102 punti davanti alla Francia (64) e al Be

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