Yohanes Chiappinelli ottiene il nuovo primato italiano nella Maratona di Valencia terminata in tredicesima posizione assoluta, con il tempo di 2h05’24 che migliora il precedente record ottenuto da Yeman Crippa il 18 febbraio 2024, ma sino al 40° km c’era davanti a lui l’altro azzurro Iliass Aouani che sembrava in grado di ottenere un crono ancor migliore, ma che è stato tradito dai crampi nelle ultime concitate fasi della gara, alla fine della quale è quindicesimo con un pur eccellente 2h06’06, suo nuovo personale, che eguaglia esattamente il vecchio limite di Crippa.

Chiappinelli, 27enne atleta di Siena che vanta un ottimo passato in pista sui 3000 siepi dove vinse nel 2018 agli Europei di Berlino la medaglia di bronzo, si è orientato da qualche anno maggiormente sulle corse in strada, e aveva quale miglior precedente risultato sui 42,195 km il tempo di 2h09’46 realizzato nel 2023 a Siviglia, ma oggi ha polverizzato tale limite con una condotta molto accorta e costante, che l’ha visto passare in 1h02’49 alla mezza, 1h14’35 ai 25 km, 1h29’33 ai 30, 1h44’34 ai 35 per poi chiudere molto forte e ottenere l’ottimo riscontro del nuovo primato nazionale.

Aouani, 29enne atleta milanese che oltre a essere un grandissimo sportivo vanta pure una laurea magistrale in Ingegneria, è invece transitato ai 21,097 km di metà gara in 1h’02’12, poi al 25° in 1h13’45, al 30° in 1h28’43 e in 1h43’46 al 35°, ed ancora ai 40 km era davanti al compagno di nazionale Chiappinelli, ma è stato frenato purtroppo negli ultimi metri da un problema muscolare che non gli ha però impedito di ottenere un eccellente tempo, mentre va segnalato anche l’ottimo esordio sulla distanza di Pietro Riva, argento nella mezza degli Europei di Roma, ventitreesimo al traguardo in 2h07’37, pure lui autore di un grande finale di gara.

La vittoria nella competizione è andata all’esordiente keniota Sebastian Sawe con l’ottimo crono di 2h02’05 in una prova da lui corsa in maniera molto costante con un passaggio alla mezza in 1h01’18, poi al 25° km di 1h12’45, al 30° in 1h27’22, con il momento decisivo dopo il 35° con il favorito Lemma, vincitore della scorsa edizione a Valencia, che perde terreno e tre atleti che rimangono in testa a giocarsi la vittoria, e negli ultimi km Sawe autore di un finale eccezionale che lo porta correre la seconda mezza più veloce della prima, per diventare il quinto uomo più veloce di sempre nella storia della disciplina, ma eccellente anche il tempo del secondo classificato, l’etiope Deresa Geleta che è diventato il settimo all-time con 2h02’38, mentre il podio è chiuso dall’altro keniota Daniel Mateiko, autore di un allungo in testa dopo i 35 km che lo ha fatto crollare nel finale per chiudere in 2h04’24.

Nella competizione riservata alle donne positivo esordio dell’azzurra Sara Nestola, ventunesima al traguardo in 2h29’12 nella prova vinta dall’etiope Megertu Alemu in 2h16’49, con in seconda posizione l’ugandese Stella Chesang in 2h18’26 e in terza l’altra etiope Tiruye Mesfin con 2h18’35.

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