Il giovane Andrew Rotich Kwemoi è diventato il primo atleta ugandese della storia a vincere la Maratona di Milano tagliando il traguardo in 2h07’14 al debutto sulla distanza in una mattinata di primavera ideale per correre con una temperatura alla partenza di 12°C e di 20° all’arrivo.
La veterana keniana Sharon Cherop, medaglia di bronzo ai Mondiali di Daegu 2011 e vincitrice alla Maratona di Boston nel 2012, ha vinto la gara femminile in 2h26’13, suo miglior tempo degli ultimi quattro anni. Cherop ha un record personale di 2h22’28 stabilito alla Maratona di Berlino nel 2013.
Un gruppo numeroso composto da 18 atleti è transitato a metà gara in 1h03’51”., con un passaggio più lento rispetto al tempo intermedio di 1h03’20” previsto della vigilia. Al passaggio al 30 km in 1h30’47” sono rimasti al comando in dieci.
Il gruppo di testa si è ridotto ulteriormente a soli cinque atleti di cinque nazionalità diverse al passaggio al 35 km: Andrew Rotich Kwemoi, il keniano Timothy Kattam Kipkorir, il rwandese John Hakizimana, l’etiope Solomon Deksisa (atleta accreditato di un personale di 2h04’40”), l’azzurro Yeman Crippa (campione europeo sui 10000 metri a Monaco di Baviera 2022 e primatista italiano su tutte le distanze dai 3000 metri alla mezza maratona) e l’etiope Solomon Dieksisa (atleta accreditato di un personale di 2h04’40”).
Kwemoi ha lanciato l’attacco decisivo al rifornimento del 35 km prima di tagliare il traguardo di Porta Venezia in 2h07’14” quando la temperatura si era alzata raggiungendo i 20°C. Kwemoi ha corso la seconda metà gara in 1h03’23” facendo registrare un negative split (la seconda metà più veloce rispetto alla prima) . In carriera non aveva mai corso una maratona ma aveva un personale sulla mezza maratona di 59’37” realizzato a Lilla.
Andrew Rotich Kwemoi: “Era il mio debutto in maratona e non potevo chiedere di meglio dalla giornata di oggi su un percorso veloce come quello di Milano. Stavo bene e sono riuscito a fare l’azione decisiva che mi ha condotto alla vittoria contro avversari di grande prestigio”.
Timothy Kipkorir Kattam ha tagliato il traguardo in 2h07’53”, tempo che migliora il precedente primato personale di cinque minuti. Hakizimana ha completato il podio piazzandosi al terzo posto in 2h08’18” con 40 secondi di vantaggio su Deksisa (2h08’48”).
Yeman Crippa ha concluso la prima maratona della sua carriera al quinto posto in 2h08’57” nonostante i problemi di stomaco che lo hanno condizionato nelle fasi conclusive della gara. Il campione trentino entra nella top ten italiana di sempre diventando il secondo debuttante azzurro più veloce della storia in maratona dopo l’attuale primatista italiano Iliaas Aouani, che corse la maratona di Milano dell’anno scorso in 2h08’34”.
Yeman Crippa: “Sapevo che sarebbe stata un’avventura. Alla fine sono riuscito a portarla a termine, arrivando con il sorriso, ma non sono mancati gli imprevisti, perché a circa cinque km dalla fine ho dato di stomaco due volte, probabilmente per non aver digerito bene gli ultimi gel energetici, e la gara si è complicata molto. Puntavo al record italiano, anche se già alla mezza maratona eravamo sopra la tabella di marcia, però fino a quel momento avevo buone sensazioni. Non è stato facile ma ho tenuto duro. Era la prima maratona e volevo finirla. Il pubblico mi ha sostenuto tantissimo. Mi ha incitato per tutto il percorso. Grazie Milano per l’energia che mi hai dato.
Probabilmente mi sono innervosito troppo nella prima metà, quando mi sono accorto che il ritmo non era quello voluto, sprecando energie. Non voglio uscire sconfitto da questa gara, che mi aiuterà a crescere. Ci riproverò nella prossima stagione, cercando di arrivare ancora più preparato, consapevole che si può fare ancora meglio.
Adesso ho in programma di tornare in azione nei 10 km su strada a Monza il 14 Maggio e di essere al via il 3 Giugno nella Coppa Europa dei 10000 metri a Pacé in Francia, dove cercherò il minimo per i Mondiali di Budapest”.
Crippa ha sottolineato nelle sue interviste il suo forte legame con Milano.
“I miei genitori adottivi hanno vissuto a Milano metà della loro vita, fino a un paio di anni prima che arrivassi dall’Etiopia. Mia sorella maggiore lavora come parrucchiera a Milano. In questa città corsi una frazione della staffetta benefica nel 2017 e ho ricordi splendidi per l’atmosfera speciale e il tifo del pubblico”.
La gara femminile
Nella prova riservata alle donne Cherop ha fatto parte di un gruppo di testa composto da sette atlete, che è transitato alla mezza maratona in 1h11’55”, in linea con la tabella di marcia prevista alla vigilia. L’etiope Sintayehu Dessi e la keniana Emily Chebet sono state le uniche atlete in grado di tenere testa a Cherop al passaggio al 30 km in 1h42’39”.
Negli ultimi 10 km la gara si è risolta in un appassionante testa a testa tra Sharon Cherop e l’etiope Etlemahu Syntayehu Dessi. Cherop ha lanciato l’attacco decisivo ad 1 chilometro dalla fine prima di tagliare il traguardo in 2h26’13” con un margine notevole di 17 secondi su Synthayehu Dessi (2h26’30”). Chebet Kipchumba ha completato il podio in terza posizione in 2h28’08”.
Sharon Jemutai Cherop: “Ho patito un po’ di confusione con i pacemaker nella prima parte della gara, ma il mio obiettivo era vincere, sono rimasta concentrata e lo ho ottenuto. Volevo fare l’azione decisiva negli ultimi due chilometri cercando di fare selezione prima, all’ultimo chilometro ho dato tutta me stessa, tagliando il traguardo da sola. Ringrazio Milano perché è una città bellissima, il pubblico mi ha applaudito tutto il tempo. Sono felice.”
Sofia Yaremchuk si è fermata dopo il passaggio alla mezza maratona in 1h11’58”.
La Maratona di Milano è stata una festa per i 18000 corridori al via da Corso Venezia, includendo i partecipanti alla 42 km e alla Relay Marathon, l’evento a squadre benefico che permette di dividere la maratona in quattro frazioni di lunghezza compresa tra i 7 e i 13 km.
Paolo Bellino (amministratore delegato e direttore generale di RCS Sport): “Siamo molto soddisfatti. E’ stata una fenomenale giornata per lo sport e per la città di Milano, il modo migliore per chiudere la nostra quattro giorni dedicata al mondo della corsa. Siamo orgogliosi della solidarietà dimostrata ancora una volta dal movimento del running con la Lenovo Relay Marathon e dello spettacolo offerto dai top runner che non si sono tirati indietro in un appuntamento importante come la Enel Milano Marathon”.
Tra i tanti campioni dello sport che hanno preso parte alla Lenovo Relay Marathon vanno ricordati soprattutto la campionessa olimpica dei 1500 metri di Los Angeles 1984 Gabriella Dorio, il due volte campione del mondo dei 100 metri stile libero Filippo Magnini e gli ex calciatori Massimo Ambrosini e Alessandro Costacurta.
Massimo Ambrosini: “Che bello! Ho fatto la quarta frazione. Non sono stato il più veloce di noi, Billy Costacurta non si batte, è velocissimo. Ma l’obiettivo non era andare forte, era raggiungere tanta gente con il nostro messaggio in favore della Fondazione Italiana Diabete. Oggi ha vinto l’organizzazione, ha vinto il cuore della gente”.