Andrea Dallavalle, vice campione europeo outdoor a Monaco di Baviera e quarto ai Mondiali di Eugene nel 2022, ha illuminato la seconda giornata dei campionati italiani al coperto di Ancona vincendo il triplo maschile, e migliorando di un centimetro il record personale risalente al 2021, con un salto da 17.36m.

Il triplista piacentino sale al secondo posto nelle liste mondiali dell’anno arrivando a cinque centimetri dal 17.41m realizzato dal tedesco Max Hess e supera l’altro azzurro Andy Diaz, che aveva saltato 17.31m a Metz, e diventa inoltre il quarto italiano di sempre alle spalle di Fabrizio Donato, Andy Diaz e Daniele Greco.

Simone Biasutti si è classificato al secondo posto migliorando il record personale con 16.67m in una serie comprendente anche un secondo miglior salto da 16.59m. Enrico Montanari ha concluso al terzo posto con 16.19m precedendo di un centimetro il finalista mondiale Emmanuel Ihemeje (16.18m).

Andrea Dallavalle: “In questi anni difficili avevo perso totalmente la fiducia nel mio salto. Tanti, troppi infortuni, in particolare la distorsione alla caviglia destra nel 2023 che in sostanza mi ha fatto perdere due stagioni. Ho ripreso seriamente soltanto un paio di mesi fa, in dicembre, sempre a Piacenza, con Ennio Buttò ma anche con Michele Palloni come preparatore atletico. Finalmente si vedono i risultati e si può pensare agli Europei indoor”.

Salto in alto maschile

Il lombardo Matteo Sioli continua il suo momento d’oro vincendo il suo primo titolo italiano assoluto migliorando di tre centimetri il personale con 2.28m al terzo tentativo al termine di un fantastico duello con Manuel Lando, che si era portato al comando dopo aver superato tutte le misure fino a 2.26m alla prima prova. Sioli ha avuto bisogno di due tentativi per valicare l’asticella a 2.26m prima di migliorare di altri due centimetri il record personale con 2.28m alla terza prova a sua disposizione. Sioli è arrivato a due cm dallo standard di qualificazione per gli Europei indoor di Apeldoorn. Lando è andato vicino al record personale di 2.28m. Il diciannovenne di Paderno Dugnano allenato da Felice Delaini ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali under 20 di Lima 2024 con 2.23m e aveva saltato due volte 2.25m nel corso di questa stagione indoor.

Federico Celebrin, talento emergente della Trevisatletica nato nel 2004, ha migliorato a sua volta il record personale di cinque centimetri superando 2.23m alla terza prova e ha preceduto l’ex primatista italiano Marco Fassinotti (2.19m).

I giovani talenti italiani sono stati seguiti in tribuna dal campione olimpico di Tokyo 2021 Gianmarco Tamberi, che di recente ha annunciato l’intenzione di continuare la sua carriera fino a Los Angeles 2028.

Matteo Sioli: “Gara molto difficile mentalmente. Oggi facevo fatica a superare l’asticella ma mi ha aiutato molto il sostegno di Gimbo, e di tutti gli altri compagni in pedana: faccio i complimenti a Lando e Celebrin”.

Salto in lungo femminile

Larissa Iapichino ha vinto il suo quarto titolo italiano indoor assoluto con la misura di 6.69m ripetuta due volte al secondo e al quinto tentativo sulla pedana dove quattro anni fa strappò il record del mondo juniores a Heike Drechsler con 6.91m. Larissa era alla seconda gara con la nuova rincorsa sperimentata per la prima volta il 9 Febbraio a Padova.

Nella sua serie la saltatrice fiorentina ha fatto registrare tre salti nulli. Iapichino, vice campionessa europea outdoor a Roma nel 2024, aveva esordito in questa stagione con un eccellente 6.86m a Padova diventando la terza al mondo e la seconda in Europa nel 2025 alle spalle della campionessa europea Malaika Mihambo (7.07m a Karlsruhe) e della bahamense Anthaya Charlton (6.98m). Con questa misura è arrivata a undici centimetri dal suo record italiano indoor. E’ un risultato che fa ben sperare in vista degli Europei indoor di Apeldorn dove la figlia d’arte di Fiona May e di Gianni Iapichino proverà a vincere la seconda medaglia della sua carriera nella rassegna continentale al coperto dopo quella vinta nel 2023 a Istanbul con 6.97m.

Larissa Iapichino: “Era la mia seconda gara con la nuova rincorsa da 17 passi con partenza da ferma. Sono contenta di aver realizzato 6.86m all’esordio stagionale di Padova. Sono fiduciosa”.

Gianni Iapichino: “Larissa deve migliorare la ritmica della rincorsa replicando quando fa in allenamento. Al debutto a Padova ha voluto un po’ strafare soprattutto nei primi tentativi. In vista degli appuntamenti più importanti deve metabolizzarla meglio”.

La specialista delle prove multiple Giulia Riccardi si è classificata al secondo posto migliorando il record personale con 6.35m, sei centimetri in più rispetto ad Elisa Naldi (6.29m).

Salto in lungo maschile

Il primo titolo italiano in ordine cronologico dell’edizione 2025 dei Campionati Italiani assoluti indoor è stato assegnato al sedicenne milanese Daniele Inzoli, che all’esordio stagionale nel salto in lungo ha migliorato il record personale nel salto in lungo di tre centimetri con 7.93m al quarto tentativo in una serie comprendente cinque salti nulli. Inzoli ha migliorato il record italiano allievi indoor salendo al sesto posto nelle liste europee di categoria a livello indoor. Il portacolori dell’Atletica Riccardi Milano era salito sulla ribalta lo scorso anno quando realizzò la migliore prestazione mondiale per la fascia d’età dei 16 anni con 7.90m al meeting internazionale di Savona. Nel 2024 Inzoli ha vinto due medaglie di bronzo nel salto in lungo e nella staffetta mista agli Europei under 18 di Banska Bystrika. Lo scorso 8 Febbraio ha vinto il titolo italiano under 18 sui 60 metri in 6”78 eguagliando la migliore prestazione italiana allievi di Federico Guglielmi.

Francesco Inzoli, fratello maggiore di Daniele, è rimasto al secondo posto con un salto da 7.54m realizzato al quinto tentativo ma è stato superato all’ultima prova da Loenardo Pini (7”67) e da Riccardo Mancini (7”55).

Inzoli si allena con il nuovo tecnico Fabrizio Donato, a distanza in quanto a Milano i suoi lavori sono coordinati da Riccardo Loginari, bronzo olimpico del salto triplo a Londra 2024 e allenatore di Andy Diaz, terzo alle Olimpiadi nel triplo a Parigi 2024.

Daniele Inzoli: “Non è stata una giornata semplice, tanti nulli ma era soltanto la prima gara. Comunque ho piazzato il salto buono, è la mia prima medaglia tra i grandi e sono emozionato e contento. È il risultato di un gran lavoro del team e di tutta la mia famiglia”.

Salto con l’asta maschile

Matteo Olivieri si è assicurato il terzo italiano con la misura di 5.70m. Il sanremese ha realizzato 5.35m al primo tentativo prima di superare 5.50m alla terza prova, 5.65m alla seconda e 5.70m alla prima migliorando il precedente record personale di 15 centimetri. Il ventiduenne ligure è allenato da Mario Botto. Nella sua carriera l’astista ora tesserato per i Carabinieri si è piazzato al quinto posto ai Mondiali under 20 di Nairobi 2021. Nelle liste italiane indoor il ligure diventa il terzo italiano di sempre dopo Giuseppe Gibilisco e Claudio Stecchi, che detengono il record italiano al coperto con 5.82m. Considerando le liste nazionali che tengono conto dei risultati indoor e outdoor Olivieri è quarto dietro a Gibilisco (5.90m), Stecchi (5.82m) e Fabio Pizzolato (5.75m).

Federico Biancoli si è classificato al secondo posto con la misura di 5.25m superata al primo tentativo precedendo il campione europeo under 20 Simone Bertelli, che ha avuto bisogno di due prove per valicare questa misura.

Matteo Olivieri: “Con questo 5,70 cambia tutto. Vengo da due anni complicatissimi per l’infortunio al polso. Abbiamo ricominciato da zero, da Torino sono tornato a Sanremo. Ci speravo tantissimo ed è arrivato. E credo di poter salire ancora”.

Salto con l’asta femminile

Roberta Bruni ha vinto il sesto titolo italiano indoor della sua carriera nel salto con l’asta femminile con la misura di 4.58m realizzata al terzo tentativo dopo aver superato 4.30m e 4.48m alla prima prova. Bruni diventa l’atleta più vincente nella storia di questa specialità ai Campionati Italiani indoor. Bruni si rivelò giovanissima nell’edizione del 2013 quando vinse il suo primo titolo italiano assoluto al coperto con 4.60m quando era ancora junior. L’atleta laziale ha tentato senza successo tre prove alla misura di 4.68m. In questa stagione Bruni ha fatto meglio soltanto in due occasioni superato 4.65m a Liévin e 4.60m a Val de Reuil sempre in terra francese.

Bruni si allena dall’autunno 2023 con il coach Alexandre Navas a Pamplona in Spagna.

Roberta Bruni: “Dopo i Mondiali di Budapest io e il mio coach Roberto Balloni ci siamo resi conto che avevamo bisogno di stimoli nuovi. E’ stata una decisione sofferta perché collaboravo con lui da tantissimi anni. Ho deciso di andare da un allenatore che avesse tanta esperienza internazionale. Conosco Navas da tanto tempo. Ha festeggiato in passato titoli mondiali con Yarisley Silva e ha allenato anche Sonia Malavisi. E’ un allenatore vincente”.

La finalista olimpica Elisa Molinarolo si è piazzata al secondo posto con la misura di 4.48m realizzata alla prima prova. Virginia Scardanzan e Maria Roberta Gherca si sono spartite il terzo posto a pari merito con 4.30m. La vice campionessa europea under 20 di Gerusalemme 2023 Great Nnachi ha saltato 4.30m ma ha pagato il maggior numero di errori alle quote precedenti e si è dovuta accontentare del quinto posto.

Il salto con l’asta femminile fu organizzato per la prima volta 30 anni fa agli Assoluti indoor nell’edizione del 1995 e vide la vittoria di Maria Carla Bresciani quando la specialità era ancora agli albori nel nostro paese.

60 metri ostacoli femminili

Giada Carmassi ha vinto la finale dei 60 metri ostacoli femminili in 8”02 sfiorando di due centesimi di secondo il record personale realizzato in questa stagione al meeting del Lussemburgo dello scorso 18 Gennaio. L’ostacolista nata a Latisana nel 1994 ha collezionato il terzo titolo italiano dopo i due successi consecutivi agli Assoluti all’aperto a Molfetta nel 2023 e a la Spezia nel 2024. Alice Muraro si è confermata su eccellenti livelli piazzandosi al secondo posto con 8”14 poche settimane dopo aver migliorato il personale con 8”05, tempo eccellente per una specialista dei 400 metri ostacoli che vanta un titolo italiano assoluto nel 2024 e un oro alle Universiadi del 2023. L’ostacolista di origini polacche Angelika Wegierska ha completato il podio classificandosi al terzo posto con 8”28 davanti ad Elisa Maria Di Lazzaro, quarta in 8”30 dopo aver corso in 8”17 in batteria.

Carmassi è cresciuta a Magnano in Riviera in provincia di Udine viene da una famiglia di sportivi. La mamma si è dedicata al pattinaggio. Il nonno ha giocato a calcio e ha allenato i portieri dell’Udinese. L’ostacolista friulana è stata convinta dal suo insegnante di educazione fisica a provare gli ostacoli in terza media dopo aver praticato il nuoto. E’ stata seguita a livello giovanile da Renata Toffolo a Gemona del Friuli prima di allenarsi a Pordenone con Roberto Belcari, ex allenatore dell’azzurra Marzia Caravelli. Carmassi si è trasferita a Padova nel 2019 passando con il tecnico Emanuele Olivieri.

Giada Carmassi: “Andare a Padova ad allenarmi con Emanuele Olivieri è stata una grande scommessa. Lui aveva un gruppo di velocisti e non aveva allenato un ostacolista. Mi sono migliorata pochi centesimi alla volta negli ultimi anni. E’ una caratteristica che contraddistingue il lavoro svolto con il mio allenatore. Con lui ho una costanza incredibile. E’ stato bravo a portarmi in forma al momento giusto”.

60 metri ostacoli maschili

Nicolò Giacalone si è aggiudicato a sorpresa la finale dei 60 metri ostacoli in 7”82 battendo per cinque millesimi di secondo Hassane Fofana in un emozionante arrivo al photo-finish. Oliver Mulas si è classificato al terzo posto con il record personale di 7”88 davanti a Oliver Okoluku (7”89 primato personale eguagliato).

1500 metri femminili

Ludovica Cavalli ha conquistato il secondo titolo italiano indoor sui 1500 metri e il quinto complessivo comprendendo anche le tre vittorie sui 3000 metri fermando il cronometro in 4’11”37. La mezzofondista genovese, tornata a vestire la casacca della Bracco Atletica Milano, è diventata la seconda italiana di sempre sui 3000 metri indoor con il tempo di 8’44”40.

Laura Pellicoro, compagna di club alla Bracco Atletica, si è piazzata seconda con 4’12”76. La milanese, che studia da qualche anno alla Portland University, ha migliorato i record personali sugli 800 metri con 2’00”92 a Seattle e nel miglio con 4’25”60.

1500 metri maschili

Federico Riva ha collezionato il suo quarto titolo italiano indoor aggiudicandosi la vittoria sui 1500 metri maschili in 3’54”37 dopo le vittorie sui 3000m nel 2022 e sui 1500 e sui 3000m nel 2024. Riva e Cavalli, che sono fidanzati, hanno potuto festeggiare una doppietta nel giro di pochi minuti. Riva ha battuto con una rimonta nei metri finali il giovane trentino Simone Valduga, che si è piazzato al secondo posto con 3’55”04 precedendo di soli 5 centesimi di secondo Joao Bussotti (3’55”09).

Il campione europeo outdoor Leonardo Fabbri ha vinto l’attesissimo duello con l’amico e compagno di allenamenti Zane Weir per nove centimetri con un lancio da 21.85m. Il fiorentino ha fatto registrare altri due lanci oltre i 21 metri da 21.69m e 21.73m rispettivamente al secondo e al terzo tentativo. Weir si era portato al comando con un lancio da 21.76m alla seconda prova ma è stato superato da Fabbri al quarto tentativo. Weir ha concluso la gara con 21.02m. Fabbri ha effettuato un lancio nullo ma molto lungo in prossimità del record italiano indoor.

Fabbri e Weir hanno realizzato tre doppiette italiane consecutive in meeting internazionali del World Indoor Tour a Liévin (21.95m contro 21.72m), Torun (21.62m contro 21.13m) e Hvezdy v Nevizhdech (21.45m contro 21.19m).

Nick Ponzio ha completato un podio composto da tre atleti di assoluto livello internazionale con un lancio da 20.63m realizzato al sesto tentativo dopo due lanci da 20.60m e da 20.62m.

Leonardo Fabbri: “Il lancio nullo non è stato misurato ma era molto lungo. Era molto vicino al mio primato italiano indoor, ma sono felice della misura realizzata. E’ bello avere un compagno di allenamenti come Zane. Ci siamo stimolati a vicenda. Questo successo fa bene al morale. Ho raggiunto una maturità tale che ora non mi preoccupo più dei miei avversari. Devo andare in pedana e lanciare lontano. Se dovessi fare 22 metri con Zane che fa più di me gli stringo la mano e andiamo a casa contenti. L’importante è lanciare come nell’ultimo tentativo di oggi restando però in pedana. Il mio allenatore Paolo Dal Soglio era contento ma sa che io posso avere ancora dei margini di miglioramento. Arrivo agli Europei nella migliore condizione. Sono contento per la performance del mio amico Andrea Dallavalle nel salto triplo”.

Finale 60 metri femminili

La medaglia di bronzo dei Mondiali indoor di Glasgow 2024 Zaynab Dosso ha vinto il terzo titolo italiano sui 60 metri indoor in 7”07 dopo aver fermato il cronometro in 7”10 in batteria. Dosso ha confermato il suo eccellente momento di forma dopo le due vittorie nel World Indoor Tour Gold di Belgrado in 7”12 e di Torun in 7”05 (a tre soli centesimi di secondo dal suo record italiano al coperto). Con la prestazione realizzata a Torun la velocista emiliana è seconda nelle liste europee stagionali alle spalle della svizzera Mujinga Kambundji, che ha vinto ai Campionati svizzeri di San Gallo in 7”03, ed è terza a livello mondiale dietro alla statunitense Jacious Sears e dell’elvetica.

Zaynab Dosso: “In passato essere seconda nelle liste europee stagionali mi avrebbe messo pressioni. Ora mi fa stare tranquilla perché significa che sto bene. Faccio tante sedute di prevenzione agli infortuni. Ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Ho raggiunto equilibrio e maturità”.

Gaya Bertello si è piazzata al secondo posto scendendo per la prima volta in carriera al di sotto dei 7”30 con 7”28. Gloria Hooper ha completato il podio con il terzo posto in 7”30 con lo stesso tempo della quarta classificata Ariana De Masi, che ha migliorato il record personale.

400 metri maschili

Il primatista italiano dei 400 metri outdoor Luca Sito ha vinto il suo primo titolo italiano indoor migliorando il record personale al coperto di 10 centesimi di secondo con l’eccellente tempo di 46”17, terza migliore prestazione italiana all-time indoor dopo il 45”99 del primatista italiano Ashraf Saber e il 46”03 di Claudio Licciardello. Sito, medaglia d’argento agli Europei di Roma con le staffette 4×400 maschile e mista, aveva corso di recente in 46”44 al Memorial Alessio Giovannini e in 46”27 al meeting di Karlsruhe. Sito ha battuto dopo 16 anni il record italiano under 23 stabilito da Matteo Galvan, che corse in 46”26 a Torino nel 2009.

Sito è milanese di Porta Romana ma ha origini napoletane da parte del padre Marco, che gli ha trasmesso la passione per il calcio e il Napoli in particolare. Si è dedicato al pallone per una decina di anni nel ruolo di attaccante. Per sfruttare le sue doti di velocista ha cominciato a correre con l’Atletica Meneghina. Sito si allena dal 2023 con Vladimir Aceti, Elena Bellò e Ariana De Masi nel gruppo diretto da coach Alessandro Simonelli a Giussano. In quella stagione ha vinto il titolo italiano promesse migliorandosi con 46”31 prima degli Europei under 23 di Espoo dove ha sfiorato la finale individuale per quattro centesimi e ha contribuito al successo della staffetta 4×400. La definitiva esplosione è coincisa con la stagione 2024 nella quale ha vinto le medaglie d’argento nella staffetta 4×400 mista e 4×400 maschile e ha battuto il record italiano assoluto con 44”75 in semifinale prima di piazzarsi al quinto posto in finale in 45”04. Alle Olimpiadi di Parigi ha corso in 44”99 in batteria e in 45”01 in semifinale.

Luca Sito: “Ho compiuto miglioramenti dal punto di vista mentale. Affronto le gare più calmo e rilassato. Nella finale degli Europei non avevo ansia. Una delle mie migliori qualità è la capacità di recuperare più gare in poco tempo e lo confermano i risultati degli Europei di Roma dove ho sostenuto tanti turni ravvicinati.”

Il lombardo della Pro Sesto Atletica Matteo Raimondi si è piazzato al secondo posto stabilendo la decima migliore prestazione italiana all-time con 46”42. Alessandro Moscardi ha completato il podio piazzandosi al terzo posto in 47”45

400 metri femminili

La neo primatista italiana Alice Mangione ha vinto il suo primo titolo italiano indoor e il quinto in assoluto della sua carriera dopo i quattro successi all’aperto fermando il cronometro in 52”18. La quattrocentista siciliana ha migliorato di recente il primato italiano di Virna De Angeli fermando il cronometro in 51”75 nel meeting di Karlsruhe. La lombarda Alessandra Bonora si è piazzata al secondo posto in 52”67 davanti alla primatista italiana dei 400 metri ostacoli Ayomide Folorunso (52”68).

Finale 60 metri maschile

Yassin Bandaogo ha fatto il bis di titoli italiani in questa stagione vincendo la finale dei 60 metri maschili in 6”69 tre settimane dopo aver conquistato la vittoria ai Campionati Italiani under 23 con il record personale di 6”63. Stephen Baffour si è piazzato al secondo posto in 6”70. Samuele Ceccarelli ha completato il podio in 6”70 due anni dopo il trionfo davanti a Marcell Jacobs su questa pista nell’edizione del 2023. Il cubano Jenns Fernandez ha corso fuori classifica in 6”66 nella batteria.

Bandaogo ha collezionato titoli nazionali giovanili indoor per quattro stagioni consecutive dopo le vittorie da junior nel 2022 e nel 2023 e da under 23 nel 2024. Il velocista veneto è nato il 6 Gennaio 2004 a Thiene in provincia di Vicenza da genitori originari del Burkina Faso, che si trasferirono in Italia 30 anni fa per lavoro. Yassin sognava di fare il calciatore e fino a 14 anni ha giocato a calcio come attaccante militando nella squadra del San Sebastiano e del Marano. Un giorno accompagnò la sorella minore alla pista di atletica e scoprì il suo talento per la velocità. Bandaogo è allenato da Umberto Pegoraro, che in passato seguì Matteo Galvan. Agli inizi della sua carriera Yassin si è ispirato al campione olimpico di Tokyo 2021 Marcell Jacobs.

Yassin Bandaogo: “Marcell era il mio idolo anche prima che vincesse la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Ci sentiamo spesso e sogno di diventare come lui. Quando Marcell aveva 17 anni, era molto simile a me fisicamente e questo mi fa ben sperare”.

Salto triplo femminile

Erika Saraceni prosegue il suo momento d’oro vincendo il primo titolo italiano della sua carriera a livello assoluto con il record personale di 13.71m all’ultimo tentativo diventando la migliore italiana di sempre a livello indoor nella categoria under 20. La figlia d’arte dell’ex quattrocentista azzurro Enrico Saraceni ha aggiunto 20 centimetri al suo precedente record personale realizzato sempre sulla pedana del Pala Casali di Ancona lo scorso 18 Gennaio in occasione del Memorial Alessio Giovannini. Saraceni arricchisce una bacheca sempre più prestigiosa che comprende l’oro alle Giornate Olimpiche della Gioventù di Maribor del 2023 e il bronzo ai Mondiali under 20 di Lima 2024 con 13.47m, suo record personale prima di questa stagione. Ottavia Cestonaro si è piazzata al secondo posto con 13.60m precedendo la sarda Sara Zoccheddu.

Erika Saraceni: “Quando sono partita per i Mondiali non pensavo proprio di salire sul podio. Già in quell’occasione avevo regalato 12 centimetri allo stacco e sarei potuta arrivare fino a 13.60m. Son felice di quello che ho fatto. La medaglia ai Mondiali e il titolo italiano mi ripagano per tutti i sacrifici fatti”.

Finale 800 metri femminili

La romana Eloisa Coiro ha collezionato il suo terzo titolo italiano indoor consecutivo in 2’02”15. La gara è stata tirata per 700 metri da Elena Bellò che è transitata ai 400 metri in 58”99. Coiro ha lanciato l’attacco a 100 metri dalla fine, mentre la lombarda Laura Pellicoro ha confermato il suo ottimo momento di forma piazzandosi al secondo posto dopo gli eccellenti tempi fatti registrare negli Stati Uniti dove attualmente studia. Bellò ha completato il podio piazzandosi al terzo posto in 2’04”67 davanti a Serena Troiani (2’04”94) e Alexandra Almici (2’05”69 record personale).

Finale 800 metri maschili

Giovanni Lazzaro ha vinto il primo titolo italiano assoluto in 1’47”42 battendo il beniamino del pubblico di casa Simone Barontini, che si è dovuto accontentare del secondo posto in 1’47”91 sulla pista di casa dopo cinque titoli nazionali al coperto vinti tra il 2017 e il 2021. Tommaso Maniscalco ha completato il podio in terza posizione in 1’48”80 davanti ad Amedeo Perazzo (1’49”49).

3000 metri femminili

Ludovica Cavalli ha festeggiato la doppietta vincendo i 3000 metri femminili dopo la vittoria di Sabato sui 1500 metri fermando il cronometro in 9’03”66 davanti a Micol Majori (9’06”46) e a Valentina Gemetto (9’10”06).

3000 metri maschili

Federico Riva, compagno nella vita di Ludovica Cavalli, ha fatto altrettanto vincendo i 3000 metri in 7’57”12 dopo il successo sui 1500 nella prima giornata davanti a Francesco Guerra (7’58”35) e a Pietro Pellegrini (8’02”87).

Salto in alto femminile

Idea Pieroni ha vinto il salto in alto femminile superando tutte le misure fino a 1.91m al primo tentativo. La giovane toscana ha sbagliato successivamente tre prove alla quota del primato personale di 1.94m. Asia Tavernini si è piazzata al secondo posto con 1.85m davanti a Pamela Croce (1.81m).

Getto del peso femminile

Sara Verteramo ha vinto il getto del peso femminile con il record personale con 16.33m battendo la campionessa italiana outdoor 2023 Anna Musci (16.11m).

Staffetta 4×400 maschile

La Biotekna Marcon (Alessandro Franceschini, Jean Marie Robbin, Andrea Federici e Pietro Pivotto) si è aggiudicata la vittoria nella staffetta 4×400 in 3’15”41 davanti alla Pro Sesto Atletica (3’15”88) e all’Assindustria Sport Padova (3’16”31).

Marcia 5000 metri

Francesco Fortunato ha dominato la gara di marcia sulla distanza dei 5000 metri migliorando il record mondiale con l’eccellente tempo di 17’55”65. Il precedente record era detenuto da Michail Shennikov con 18’07”08 dal 1995. Il precedente record italiano era detenuto dal campione olimpico della 20 km di Atene 2004 Ivano Brugnetti, che percorse la distanza in 18’08”86 nel 2007.

L’atleta di Andria ha collezionato il suo settimo titolo italiano indoor della sua carriera dopo i successi nelle edizioni del 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2024. Lo scorso anno il portacolori delle Fiamme Gialle ha vinto la medaglia di bronzo sui 20 km agli Europei di Roma e l’oro nella gara di staffetta ai Mondiali a squadre di marcia di Antalya insieme a Valentina Trapletti. Il marciatore pugliese è allenato da Riccardo Pisani, che è anche referente delle staffette 4×400 azzurre per la Fidal.

Fortunato ha fatto registrare i seguenti tempi di passaggio: 3’39”6 ai 1000 metri, 7’16”9 ai 2000 metri, 10’54”0 ai 3000 metri e 14’26”2 ai 4000 metri.

Francesco Fortunato: “Era un sogno battere almeno il record italiano di Ivano Brugnetti (18’08”86 nel 2007), è pazzesco che sia venuto il record del mondo! Il grande Brugnetti ci aveva provato ma non c’era riuscito per un secondo: oggi ho preso due piccioni con una fava. Sono felicissimo, è un grande traguardo per la mia carriera”.

Il record di Fortunato corona una splendida giornata per la marcia italiana che poche ore prima aveva festeggiato il record italiano della 35 km di Eleonora Giorgi ad Antalya con 2h41’54”.

Gianluca Picchiottino e Riccardo Orsoni hanno migliorato i record personali fermando il cronometro rispettivamente in 18’50”11 e in 18’56”55.

3000 metri di marcia

La lombarda Federica Curiazzi ha vinto i 3000 metri di marcia femminili stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 12’17”08. Giada Traina ha tagliato il traguardo al secondo posto migliorando il record personale con 12’46”48 davanti a Sofia Fiorin, che si è migliorata a sua volta con 12’50”11.

Staffetta 4×400 femminile

Il quartetto del Cus Pro Patria Milano composto da Ilaria Burattin, le gemelle Serena e Virginia Troiani e Elisa Valensin) ha stabilito il primato italiano per club della staffetta 4×400 femminile con 3’38”85 precedendo l’Atletica Brescia 1950 (3’40”39) e la Bracco Atletica (3’45”61 migliore prestazione italiana juniores). Il precedente primato nazionale assoluto per club era detenuto dalla Bracco Atletica con 3’39”14 dal 2022.

L’Atletica Rieti Andrea Milardi ha conquistato la vittoria nelle classifiche combinate maschili e femminili che riuniscono i risultati dei Campionati nazionali assoluti, juniores e promesse, allievi. A livello maschile la formazione reatina si è imposta con 193 punti davanti alle Fiamme Gialle (142) e all’Atletica Vicentina (139,5). In campo femminile Rieti ha trionfato con 185 punti davanti alla Bracco Atletica (149) e all’Atletica Brescia (147).

Ancona ha festeggiato il ventesimo anniversario del Pala Casali, la casa dell’atletica italiana indoor con una bella cerimonia alla quale hanno partecipato il Presidente della Fidal Stefano Mei, il campione olimpico di Tokyo 2021 e mondiale di Budapest 2023 Gianmarco Tamberi, il Presidente del Comitato Regionale Marche Fabio Romagnoli, l’Assessore allo Sport della Regione Marche Chiara Biondi e l’Assessore agli impianti sportivi del Comune di Ancona Daniele Berardinelli.

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