Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 metri maschili a Tokyo 2020, chiude al quinto posto con uno straordinario 9″85 la sua finale delle Olimpiadi di Parigi, nella gara più attesa di tutta la manifestazione che viene vinta con 9″79 per 5 millesimi dallo statunitense Noah Lyles, davanti al giamaicano Kishane Thompson con lo stesso tempo e all’altro USA Fred Kerley con 9″81.
Veramente notevole l’impresa del campione olimpico dei 100 metri in Giappone, arrivato in Francia per difendere il titolo dopo una stagione all’aperto breve, senza particolari acuti cronometrici a parte il 9″92 di Turku in Finlandia favorito da situazioni climatiche favorevoli, ma il velocista di Desenzano non era mai apparso preoccupato, dichiarando sempre che tutto era stato programmato nei minimi dettagli per arrivare al top della condizione proprio a Parigi, e così è stato anche se ha dovuto arrendersi ad avversari fortissimi.
La gara è stata peraltro molto incerta per le prime posizioni con il giamaicano Thompson schizzato subito in testa dopo l’avvio, e Lyles che come al solito è partito non al meglio, ma poi lo statunitense con una progressione sensazionale ha recuperato posizioni su posizioni togliendo all’avversario la gioia della vittoria e conquistando il suo primo titolo olimpico, anche con il proprio personale sulla distanza, mentre va segnalato l’ennesimo quarto posto in una grande manifestazione mondiale del sudafricano Akani Simbine con 9″82, e poi per completare la lista in sesta posizione il botswano Letsile Tebogo con 9″86, in settima il terzo statunitense Kenny Bednarek con 9″88 e ottavo il secondo giamaicano Oblique Seville, uno dei favoriti per il podio, con 9″91.
Le dichiarazioni di Jacobs: “Non sono totalmente soddisfatto perché ho avuto un eccezionale tempo di reazione e poi ho cercato di spingere sino in fondo, ma gli altri sono andati veramente forte. Mi spiace perché credevo veramente in una medaglia, ho puntato tutto l’anno su questo appuntamento per cui sono un po’ amareggiato, anche in considerazione dell’aver totalmente stravolto la mia vita e quella della mia famiglia, trasferendomi negli Stati Uniti per allenarmi. Non finisce qui, volevo regalare ai tifosi italiani un altro oro, ma sndrò avanti con lo stesso impegno e tra quattro anni ci saranno delle altre Olimpiadi. 9″85 in ogni caso è un ottimo crono“.
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