Gabby Thomas si é laureata campionessa olimpica a Parigi dei 200 metri femminili in 21”83 tre anni dopo il terzo posto su questa distanza alle Olimpiadi di Tokyo.
Thomas si presentava come una delle grandi favorite dopo le vittorie ai Trials statunitensi in 21”81 e al meeting della Diamond League in 21”82 davanti a Julien Alfred, che nell’occasione aveva migliorato il record nazionale con 21”86.
La finale olimpica ha ripetuto lo stesso esito in fotocopia della gara di Londra con Alfred ancora seconda in 22”08 dopo la straordinaria vittoria di Sabato scorso sui 100 metri in 10”72. La statunitense Britany Brown ha vinto la medaglia di bronzo in 22”20 precedendo le britanniche Dina Asher Smith (22”22) e Daryll Neita (22”23) e la nigeriana Favour Ofili (22”24).
Thomas è uscita dalla curva alla pari con Alfred e Asher Smith, ma ha allungato sul rettilineo finale vincendo la finale con un paio di metri di vantaggio.
Thomas ha combinato con successo sport e studi laureandosi in neurobiologia all’Università di Harvard e ha conseguito in master in epidemiologia all’Università del Texas. Ha dichiarato in un’intervista di essersi appassionata all’atletica grazie alle imprese di Allyson Felix.
Gabby Thomas: “Ancora non riesco a crederci perché non avrei pensato di poter vincere l’oro olimpico neanche nei miei sogni più impossibili, ma nello stesso tempo so quanto duramente ho lavorato per questo oro olimpico. Sapevo di avere qui con me la mia famiglia e i miei amici a sostenermi. Solo quando sono uscita dalla pista, ho capito di aver compiuto l’impresa. Avevo una fiducia che è difficile descrivere. Certamente avevo pressione ma mi sentivo fiduciosa”.
Finale salto in lungo maschile
Il campione olimpico, mondiale ed europeo Miltiadis Tentoglou ha vinto la seconda medaglia d’oro consecutiva nel salto in lungo con la misura di 8.48m realizzata al secondo tentativo. Tentoglou è diventato il primo lunghista a vincere due ori olimpici consecutivi dai tempi del leggendario Carl Lewis, unico a vincere quattro volte di fila ai Giochi Olimpici nelle edizioni di Los Angeles 1984, Seul 1988, Barcellona 1992 e Atlanta 1996. Il saltatore greco ha messo a segno una serie comprendente altri quattro salto da 8.27m, 8.24m, 8.36m e 8.31m.
Miltiadis Tentoglou: “E’ stata una grande impresa. Sono davvero felice, ma nello stesso tempo sono stanco. La misura non è stata straordinaria. Il mio obiettivo è saltare 8.75m. Oggi era impossibile saltare lontano. Non c’erano le condizioni migliori a causa del vento. Faccio i miei complimenti a Mattia Furlani. Non si era mai visto un talento così a 19 anni”.
Pinnock ha riportato la Giamaica sul podio olimpico del salto in lungo 28 anni dopo l’argento di James Beckford ad Atlanta 1996. Il diciannovenne Mattia Furlani ha vinto una splendida medaglia di bronzo per l’Italia con 8.34m regalando ai nostri colori il primo podio nel salto in lungo maschile alle Olimpiadi a 40 anni esatti dal bronzo di Giovanni Evangelisti al Colisseum Stadium di Los Angeles il 6 Agosto 2024.
E’ la prima medaglia per l’atletica azzurra alle Olimpiadi di Parigi. Furlani ha realizzato due volte la misura di 8.34m arrivando a quattro soli centimetri dal suo record mondiale di 8.38m under 20 realizzato in occasione della medaglia d’argento agli Europei di Roma dello scorso giugno nella gara vinta da Tentoglou con il record personale di 8.65m.
Furlani ha fatto tris di medaglie in questa stagione indimenticabile dopo gli argenti ai Mondiali indoor di Glasgow e agli Europei di Roma. Il teenager azzurro ha fatto registrare due salti da 8.34m, 8.27m e 8.25m oltre a due salti nulli ma molto lunghi.
Mattia Furlani: “E’ un risultato incredibile. Ero convinto che mettendocela tutta sarei potuto arrivare alla medaglia. Ad ogni salto l’obiettivo era di andare sempre più lontano. Sono contento che sia venuta fuori una serie del genere. Dal punto di vista tecnico è stata una delle mie migliori gare, in cui ho messo in pratica il lavoro svolto, impressionante per la consistenza. Probabilmente non saltavo così bene dalla stagione indoor. Peccato per quei due salti nulli. E’ stata una settimana indimenticabile in cui sono successe tantissime cose. E c’è ancora tanto da sognare con la nostra squadra. Questa medaglia è la dimostrazione che ci vuole tempo per ogni cosa perché l’anno scorso sono uscito in qualificazione ai Mondiali di Budapest, adesso mi ritrovo bronzo alle Olimpiadi di Parigi in un contesto del genere. Sono sicuro che migliorerò ancora. C’è solo bisogno di avere fiducia in tutti i ragazzi della mia età che sono in campo ogni giorno per dare il massimo e cercano di raggiungere un risultato. Si deve fare esperienza. Per me è stata fondamentale, e spero di essere di ispirazione per crederci.
Per me una delle ispirazioni è Noah Lyles nei 100 metri. Si vede l’attimo in cui ci crede fino alla fine e vince. Non mi sarei immaginato di vedere il mio nome tra le leggende di questa specialità come Giovanni Evangelisti e Fiona May (due volte argento olimpico ad Atlanta 1996 e Sydney 2000) e Andrew Howe (argento mondiale a Osaka 2007). Per me sono le motivazioni più grandi. Essere paragonato a loro è un onore. Una medaglia alle Olimpiadi significa tanto. E’ qualcosa che ho sempre sognato nella mia ancora piccola carriera di atleta. Mi auguro che sia l’inizio. Sappiamo che c’è ancora tanto da lavorare che nemmeno ce lo possiamo immaginare.”
Furlani ha aperto la gara con l’ottima misura di 8.34m, ma Tentoglou ha risposto con 8.27m sempre al primo tentativo.
Furlani ha fatto registrare 8.25m alla seconda misura, ma Tentoglou si è portato al comando con il super salto da 8.48m, seconda misura della sua stagione dopo l’8.65m realizzato in occasione della vittoria agli Europei di Roma. Pinnock si è portato al secondo posto superando Furlani con un balzo da 8.36m al secondo tentativo. Il caraibico ha fatto registrare altri tre salti oltre gli 8 metri (8.05m, 8.24m e 8.12m). Furlani ha fatto registrare due nulli prima del secondo salto da 8.34m e del 8.27m che ha concluso la gara al sesto tentativo.
Il campione mondiale indoor di eptathlon Simon Ehammer si è ben comportato piazzandosi al quarto posto con un salto da 8.20m realizzato al secondo tentativo seguito da un secondo miglior tentativo da 8.11m. Il britannico Jacob Fincham Dukes si è piazzato al quinto posto con 8.14m.
Finale 1500 metri maschile
Il mezzofondista statunitense Cole Hocker ha vinto a sorpresa una straordinaria finale dei 1500 metri maschili stabilendo il record olimpico e il primato nord americano con 3’27”65.
Il campione del mondo Josh Kerr è passato dal bronzo di Tokyo all’argento di Parigi piazzandosi secondo con il record britannico con 3’27”79. Yared Nuguse si è aggiudicato il bronzo olimpico migliorando il record personale con 3’27”80. Il precedente record olimpico era detenuto dal norvegese Jakob Ingebrigtsen, che è finito fuori dal podio pur correndo in un eccellente 3’28”24 tre anni dopo il trionfo olimpico di Tokyo ma non si può certo parlare di delusione per il norvegese che di recente aveva migliorato il record europeo con 3’26”73 a Montecarlo.
Cole Hocker: “A 100 metri dalla fine, sapevo di avere ancora molte energie. Non ho rivisto le immagini di gara, ma ho visto che Jakob stava pensando troppo a Kerr. Ho pensato che dovevo approfittare di questa situazione e provare ad attaccare dall’interno, cosa che sono riuscito a fare due volte nella mia carriera. Sono rimasto tranquillo e a 150 metri dalla fine ho attaccato. Non avevo mai sentito così tanto sostegno da parte del pubblico. Vincere l’oro era il mio obiettivo. L’ho scritto e me lo sono ripetuto anche se non ci credevo. Le mie prestazioni mi hanno dimostrato che ero in grado di correre in 3’27”. Sapevo di essere un contendente per la medaglia e sapevo che se avessi fatto tutto giusto, sarebbe stata una medaglia d’oro.”
Josh Kerr: “E’ stata la gara più veloce che io abbia mai corso. E’ la miglior gara che potevo chiedere. Ho battuto il record britannico”.
Hobbs Kessler si è piazzato al quinto posto con il record personale di 3’29”45. Il giovane Niels Laros ha migliorato il suo record nazionale scendendo per la sua prima volta sotto in 3’30” con 3’29”45. Il norvegese Narve Gilje Nordas ha tagliato il traguardo al settimo posto in 3’30”46.
Pietro Arese ha migliorato il suo record italiano concludendo all’ottavo posto con un eccellente 3’30”74, due centesimi meglio dell’altro olandese Stefan Nillesen (3’30”76). Arese aveva strappato il record nazionale a Gennaro Di Napoli correndo in 3’32”13 a Oslo. Arese continua la sua crescita dopo il quarto posto agli Europei di Monaco di Baviera 2022 e il bronzo agli Europei di Roma 2024.
Pietro Arese: “Scendere al di sotto dei 3’30” è davvero alla mia portata, magari non subito, ma continuando a lavorare.”
Neil Gourley ha tagliato il traguardo in 3’30”88 davanti ai keniani Timothy Cheruyiot (3’31”35) e Brian Komen (3’35”59).
Quando Ingebrigtsen è partito in testa ad un ritmo forte e Kerr lo seguiva non troppo lontano, sembrava profilarsi una rivincita dei Mondiali di Budapest tra Hamish Kerr e Jakob Ingebrigtsen. Kerr era ad un passo dalla vittoria quando ha superato Ingebrigtsen a 100 metri dalla fine, ma Hocker ha lanciato il suo attacco all’interno del rettilineo finale. L’ultimo statunitense a vincere l’oro a Cinque Cerchi su questa distanza fu Matthew Centrovitz a Rio de Janeiro.
Hocker si presentava a queste Olimpiadi con un personale di 3’30”58 e si è migliorato di quasi tre secondi. L’atleta nato ad Indianapolis si era piazzato sesto alle Olimpiadi di Tokyo in 3’31”40, settimo ai Mondiali di Budapest in 3’30”70 e secondo ai Mondiali Indoor di Glasgow 2024. E’ stato due volte campione statunitense indoor nel 2022 e nel 2024 e ha collezionato quattro titoli NCAA per il team degli Oregon Ducks. Nel 2021 si impose nelle Finali dei College universitari battendo il connazionale Yared Nuguse. Ha vinto la finale dei Trials statunitensi battendo sempre Nuguse in 3’30”59. Hocker è il quarto statunitense ad aver vinto la medaglia d’oro olimpica sui 1500 metri.
Finale 3000 siepi femminili
Wilnfried Yavi ha vinto l’oro olimpico sui 3000 siepi per il Barhein stabilendo il record dei Giochi con l’eccellente tempo di 8’52”76. La campionessa olimpica in carica Peruth Chemutai si è aggiudicata l’argento olimpico stabilendo il record nazionale con 8’53”24 tre anni dopo essere diventata la prima donna del suo paese a vincere la medaglia d’oro nella manifestazione a Cinque Cerchi.
La keniana Faith Cherotich ha completato il podio olimpico piazzandosi al terzo posto in 8’55”15. La gara è partita a ritmi fortissimi. La primatista mondiale Beatrice Chepkoech si è portata al comando transitando ai 1000 metro in 2’55”. Sei donne hanno coperto il secondo split tra il primo e il secondo km in 3’02”. Chemutai ha lanciato il suo attacco nell’ultimo giro, ma non è riuscita a respingere l’attacco finale di Yavi, che ha piazzato lo spunto gli ultimi 100 metri. Yavi ha vinto l’oro mondiale a Budapest e due edizioni della Cinque Mulini a San Vittore Olona.
Winfred Yavi: “Questa vittoria è un sogno che si avvera. E’ stato un viaggio lungo e complicato per arrivare a questo traguardo. Nella finale mi aspettavo qualcosa di buono. Avevo ottime sensazioni. Ho creduto in me stessa nel fatto di possedere un grande finale.”
Lancio del martello femminile
La campionessa mondiale Camryn Rogers ha aggiunto l’oro olimpico al suo palmares dopo la vittoria ai Mondiali di Budapest. Rogers ha fatto registrare la sua miglior misura di 76.97m al quinto tentativo completando la doppietta del Canada nel martello dopo la vittoria di Ethan Katzberg nella gara maschile. La statunitense Annette Echinwoke ha vinto la medaglia d’argento con 75.48m precedendo la cinese Zhao Jie (74.27m).
La tre volte campionessa olimpica Anita Wlodarzcyk ha concluso la sua carriera a livello di Olimpiadi con un ottimo quarto posto con il personale stagionale di 74.23m davanti alla giovane finlandese Silja Kosonen (record personale di 74.04m). La campionessa europea di Roma 2024 Sara Fantini si è piazzata dodicesima con 69.58m nella sua seconda finale olimpica. La lanciatrice emiliana ha realizzato la sua miglior misura alla seconda prova dopo il 69.20m del primo tentativo.
Camryn Rogers: “Essere sul gradino più alto del podio e sentire l’inno nazionale canadese è qualcosa che ho sognato da tempo. Ho iniziato a lanciare 12 anni fa nel 2012, anno delle Olimpiadi di Londra. Vedere gareggiare le atlete canadesi mi ha fatto venire la voglia di diventare come loro. Il quinto lancio è stato decisivo. Mi sono allenata per riuscire a realizzare il lancio decisivo nel momento che contava di più.”
Sara Fantini: “Forse la mia gara peggiore, anche se l’avvicinamento era stato persino migliore rispetto agli Europei. Purtroppo può capitare. Si Impara anche da questo. Nella qualificazione mi sentivo bene ma non al massimo. Oggi non ero io. Ho lanciato malissimo già nel riscaldamento.”
Semifinali 400 metri maschili
Il vincitore dei Trials olimpici statunitensi Quincy Hall ha vinto la prima semifinale in 43”95 scendendo sotto i 44 secondi per la seconda volta in questa stagione dopo il 43”80 realizzato nella tappa della Diamond League di Montecarlo. Il campione mondiale indoor di Belgrado 2022 Jereem Richards si è aggiudicato il secondo posto che qualifica direttamente alla finale con 44”39 battendo il botswano Busang Kebinatshipi (44”43 primato personale) e il britannico Charles Charles Dobson, fuori dalla finale nonostante un eccellente 44”48.
Kirani James, campione olimpico a Londra 2012, è tornato a scendere sotto i 44 secondi con l’eccellente tempo di 43”79 (a cinque centesimi dal personale e suo miglior tempo degli ultimi otto anni). Muzala Samukonka ha migliorato il record zambiano con 43”81. Christopher Bailey ha migliorato il record personale con 44”32. Il milanese Luca Sito ha corso la semifinale in 45”01 due giorni dopo essere sceso sotto i 45 secondi in batteria con 44”99, seconda migliore prestazione della sua carriera dopo il 44”75 realizzato ai Campionati Europei di Roma.
Luca Sito: “Credo di aver fatto un’ottima gara. Ho dato il meglio di me. Quando mi ha preso James intorno a metà gara, penso di non essermi scomposto troppo. Sono soddisfatto, ma ora c’è la 4×400 e voglio divertirmi”.
Il primatista europeo Matthew Hudson Smith ha vinto la terza semifinale con 44”07 (secondo miglior tempo della sua carriera) battendo il campione del mondo di Eugene 2022 Michael Norman (44”26).
Semifinale dei 400 metri ostacoli femminili
La campionessa olimpica Sydney McLaughlin ha corso quasi passeggiando nella seconda semifinale in 52”13. La francese Louise Maraval si è qualificata con il secondo posto in 53”83 precedendo la sudafricana Zoe Geldenuys (53”90). La primatista italiana Ayomide Folorunso si è piazzata al quinto posto in 54”92 migliorandosi rispetto ai due turni precedenti. Per passare sarebbe servito il record italiano di 53”92.
Ayomide Folorunso: “Speravo di uscire a testa alta e questo era quello che potevo dare. Nelle gambe avevo qualcosa della gara di ieri. Sapevo che ci sarebbe voluto il personale”.
Femke Bol ha dominato la terza semifinale in 52”60. Anche Anna Cockrell è scesa al di sotto dei 53 secondi con 52”90. La giamaicana Shian Salmon si è qualificata per ripescaggio con il terzo posto in 53”13.
La medaglia di bronzo mondiale Rushell Clayton si è imposta nella prima semifinale con 53”00 davanti alla campionessa NCAA Jasmine Jones (53”83).
Qualificazioni del salto in lungo femminile
La vice campionessa mondiale Tara Davis Woodhall ha realizzato la miglior misura di qualificazione nel salto in lungo femminile con 6.90m.
Larissa Iapichino, vice campionessa europea a Roma lo scorso Giugno, si è qualificata con la seconda misura di 6.87m al secondo tentativo dopo il primo salto misurato a 6.60m. La fiorentina è andata ben oltre la misura di richiesta per la qualificazione fissata a 6.75m.
Larissa Iapichino: “Mi sono piaciuta e non sono stati salti perfetti. Nel primo salto ero molto indietro con la rincorsa, poi ho cercato semplicemente di aggiustarmi e di non fare nullo. Sono contenta di essere riuscita a capire la pedana, anche se odio gareggiare al mattino. E’ la mia prima finale olimpica, la aspetto da tre anni. Ho ripensato a quando ero piccola e sognavo di arrivare ad un traguardo del genere, e alla diciottenne che nel 2021 era accasciata a terra dopo l’infortunio che mi ha impedito di gareggiare a Tokyo. Sono state le due più grandi motivazioni. Non era una gara facile. Alcune hanno avuto difficoltà. In tribuna c’erano in tanti a vedermi: il papà-coach Gianni, mamma Fiona May, diversi amici, tra due giorni dovrebbero arrivare i miei zii, che hanno preso i biglietti per la finale sulla fiducia. Ci ho preso grinta, entusiasmo e voglio regalare entusiasmo in finale. Mi auguro di essere la migliore Larissa di quest’anno”.
La campionessa olimpica ed europea Malaika Mihambo ha piazzato la misura di 6.86m al terzo tentativo con un salto di sicurezza staccando 30.8 cm prima dell’asse di battuta dopo i primi due salti nulli.
La medaglia di bronzo olimpica Ese Brume è stata la quarta atleta a superare la misura automatica di qualificazione con 6.76m.
Le altre atlete in grado di qualificarsi per la finale sono state la romena Alina Rotaru Kottman (6.63m) e la francese Hillary Kpatcha (6.59m).
La campionessa mondiale Ivana Spanovic, non al meglio della condizione in questa stagione per un infortunio al tendine d’Achille, non ha passato il turno con la sedicesima miglior misura di 6.51m.
Qualificazioni lancio del giavellotto maschile
Il campione olimpico Neeraj Chopra ha fatto registrare la migliore prestazione del turno di qualificazione del lancio del giavellotto maschile con 89.34m, a soli 60 cm dal record personale realizzato a Stoccolma nel 2022. Soltanto la leggenda del giavellotto Jan Zelezny ha fatto meglio in un turno di qualificazione nella storia olimpica con 89.39m a Sydney 2000.
Il due volte campione mondiale Anderson Peeters è tornato a lanciare oltre gli 88 metri con 88.36. Julian Weber è andato ben oltre la misura automatica di qualificazione fissata a 84 metri raggiungendo la misura di 87.76m al primo tentativo.
Il vice campione mondiale di Budapest 2023 Arshad Nadeem si è qualificato con la quarta miglior misura di 86.59m.
Il brasiliano Luiz Da Silva ha stabilito il record sudamericano con 85.91m.
Il campione mondiale di Pechino 2015 Julius Yego e il campione europeo di Roma 2024 Jakub Vadlejch hanno superato gl i 85 metri con 85.97m e 85.63m.
Il Quadro degli atleti qualificati è completato dai terzetto finlandese composto da Tori Keranen (85.27m), Oliver Helander (83.81m) e Lassi Etelatalo (82.91m) e dal moldavo Andrian Mardare (84.13m).
Batterie 1500 metri femminili
L’etiope Gudaf Tsegay ha vinto la prima batteria dei 1500 metri femminili stabilendo il tempo più veloce di sempre in una batteria alle Olimpiadi con 3’58”84. Laura Muir si é piazzata seconda con il terzo tempo più veloce mai realizzato in una batteria olimpica con 3’58”91 precedendo la keniana Susan Ejore (3’59”01), l’australiana Georgia Griffith e la francese Agate Guillemot (stesso tempo di 3’59”22).
L’azzurra Sintayehu Vissa ha stabilito il record personale la migliore prestazione italiana dal 1982 ma la prestazione non è stata sufficiente per la qualificazione diretta alle semifinali e la friulana dovrà passare attraverso il turno di ripescaggio, così come le altre due azzurre Federica Del Buono (4’10”14) e Ludovica Cavalli (4’11”68).
L’etiope Diribe Welteji ha vinto la seconda batteria in 3’59”73 davanti alla britannica Georgia Bell (4’00”29), a Nikki Hiltz (4’00”42) e a Faith Kipyegon (4’00”74).
Turno di ripescaggio dei 110 ostacoli maschili
Lo statunitense Freddie Crittenden si è aggiudicato la prima batteria di ripescaggio in 13”42 un giorno dopo essere stato frenato in batteria da un piccolo problema muscolare durante il riscaldamento. Asler ha conquistato il secondo posto in 13”46. Rafael Pereira e Weibo Qin hanno vinto le loto batterie correndo rispettivamente in 13”54 e in 13”44.
Turno di ripescaggio dei 400 metri femminili
La statunitense Kendall Ellis ha corso il tempo più veloce nelle batterie del turno di ripescaggio dei 400 metri femminili con 50”44. La portoricana Gabby Scott ha raggiunto la semifinale grazie al successo nella seconda batteria con il record nazionale di 50”52. La britannica Victoria Ohruogu si è imposta nella terza batteria con 50”59.
Ripescaggi 200 metri maschili
Il francese Ryan Zeze ha corso il tempo più veloce nella batteria di ripescaggio con 20”40 poche settimane dopo aver migliorato il record personale con 19”90 a La Chaux de Fonds. Udodi Onwuzurike ha vinto la seconda batteria in 20”51 precedendo di due centesimi di secondo l’azzurro Diego Pettorossi, che ha realizzato il secondo miglior tempo della sua carriera con 20”53. I vincitori delle altre due batterie sono stati il canadese Brandon Rodney (20”42) e lo svedese Erik Erlandson (20”49 record personale).