Sydney McLaughlin Levrone ha vinto la sua seconda medaglia d’oro olimpica consecutiva sui 400 metri ostacoli femminili demolendo il record del mondo di 28 centesimi di secondi con lo stratosferico tempo di 50”37, prestazione che sarebbe stata sufficiente per arrivare in finale agli Europei di Roma sui 400 metri piani. E’ il sesto record mondiale della sua carriera. Dal Giugno 2021 si è migliorata da 51”90 (suo primo record mondiale stabilito ai Trials statunitensi del 2021) fino al clamoroso 50”37 sulla pista di Parigi. La fuoriclasse del New Jersey ha stabilito il record mondiale per la seconda edizione consecutiva delle Olimpiadi dopo il 51”46 realizzato tre anni fa a Tokyo. Lo scorso Giugno migliorò il record mondiale di tre centesimi di secondo con 50”65 ai Trials statunitensi di Eugene sulla pista dove vinse il titolo mondiale nel 2022 con 50”68.

Sydney, che ha compiuto 25 anni il 7 agosto scorso, ha tenuto una ritmica da 14 passi tra un ostacolo e l’altro nella prima parte della gara.

E’ il secondo record del mondo caduto in questa edizione dei Giochi Olimpici di Parigi dopo il 6.25m di Armand Duplantis nel salto con l’asta.

La fuoriclasse statunitense non perde dai Mondiali di Doha dell’Ottobre 2019 quando fu seconda dietro alla connazionale Dalilah Muhammad, che nell’occasione migliorò il record del mondo di allora con 52”16.

Sydney è cresciuta in una famiglia di sportivi. Il padre Willie McLaughlin è stato semifinalista ai Trials olimpici del 1984. La madre è stata una mezzofondista. Il fratello Taylor McLaughlin è un buon quattrocentista ad ostacoli. Sydney ha sposato André Levrone, wide receiver di football americano.

Sydney McLaughlin Levrone: “E’ straordinario. Ho semplicemente lavorato duramente in questa stagione. Sapevo che sarebbe stata una gara dura. Ero molto nervosa soprattutto prima della finale. Ci sono molte atlete ricche di talento. Ci sono dieci barriere da superare prima di tagliare il traguardo. C’erano molte aspettative prima di questa gara e a ragione. Il livello è altissimo grazie anche ai risultati di Femke Bol e Anna Cockrell. Ho enorme rispetto per le mie avversarie. Ci sono molti modi diversi per migliorare. Si tratta semplicemente di migliorare la ritmica tra gli ostacoli, il tempo di atterraggio e la velocità sul piano. Non c’è la gara perfetta, ma sento di poter correre in 49 secondi. Il segreto è aver lavorato molto sulla velocità di base insieme al mio coach Bob Kersee”.

Anna Cockrell ha vinto l’argento in 51”87 diventando la quarta donna a scendere al di sotto dei 52 secondi dopo McLaughlin Levrone, Bol e Dalilah Muhammad. Cockrell, campionessa NCAA nel 2021 sui 100 metri ostacoli e sui 400 metri ostacoli e seconda ai Trials statunitensi lo scorso Giugno, ha superato Femke Bol nei metri finali.

Anna Cockrell: “La medaglia significa tutto per me. Ho realizzato un sogno che coltivavo da anni. Mi sono trasferita prima in Texas e ora in Arkansas. Ho sacrificato molte molto. La mia famiglia ha fatto molti sacrifici.”

Bol ha vinto la sua seconda medaglia di bronzo consecutiva alle Olimpiadi dopo il terzo posto di Tokyo 2021, quando migliorò per la prima volta il record europeo con 52”03. L’olandese ha dovuto faticare per difendere la medaglia di bronzo dall’assalto finale della campionessa NCAA 2024 Jermaine Jones, che si è piazzata quarta in 52”29. La giamaicana Rushell Clayton è scesa sotto i 53 secondi con 52”68.

Femke Bol: “In una finale olimpica si cerca di correre la gara migliore. Ho rovinato tutto. Non sono sicura dove possa aver commesso l’errore. Avevo troppo acido lattico negli ultimi 300 metri. Non so perché. Non ho davvero spiegazioni. E’ stata semplicemente una brutta gara. Cerco di guardare all’aspetto positivo. Ne parlerò con il mio allenatore Laurent Mewly. Cerco di godermi la medaglia di bronzo”.

200 metri maschili

Il botswano Letsile Tebogo ha trionfato nella finale dei 200 metri migliorando il suo primato africano di quattro centesimi di secondo con 19”46. Tebogo aveva corso in precedenza in 19”50 al meeting di Londra dell’anno scorso, quando tolse 18 centesimi al vecchio record africano di Frankie Fredericks stabilito nella finale olimpica di Atlanta 1996 con 19”68. Tebogo è diventato il primo atleta del Boswana a vincere un oro olimpico in qualunque sport.

Tebogo ha arricchito la sua collezione che comprende l’argento sui 100 metri e il bronzo sui 200 metri ai Mondiali di Budapest oltre a due ori sui 100 metri ai Mondiali under 20 di Nairobi 2021 e di Cali 2022. Il giovane sprinter africano ha dedicato la medaglia d’oro alla madre Seratiwa, scomparsa nello scorso Maggio per un tumore al seno. Letsile ha scritto la data di nascita della mamma sulla scarpa per ricordarla. Tebogo ha iniziato la sua carriera sportiva sognando di diventare un calciatore. Il suo allenatore ha notato il suo talento nello sprint e lo ha indirizzato verso l’atletica. La vittoria di Tebogo è anche un po’ italiana perché il suo manager è il bresciano Federico Rosa. Spesso si allena nel capoluogo lombardo.

Letsile Tebogo: “E’ stata una gara bellissima. Quando sono arrivato in finale, il mio allenatore mi ha detto: ‘Ora il mio lavoro è fatto. Ora sta a te vedere cosa sarai in grado di fare. La porto dentro in ogni passo che faccio. Mi sta guardando da Lassù e sarà felice per me. Un mese dopo la sua morte sono tornato in pista ad allenarmi promettendo a mia sorella di 12 anni che sarei tornato con la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Non volevo aggiungere la data della sua morte perché sarebbe stato troppo emozionante. Ringrazio il mio allenatore Kebonyemodisa Dose Mosimanyase. Mi ha aiutato a superare il momento difficile. Questo successo è per mia madre e per tutta l’Africa”.

Due dei tre medagliati di Tokyo sono saliti sul podio anche a Parigi. Kenny Bednarek ha vinto il secondo argento olimpico consecutivo con 19”62 tre anni dopo il secondo posto in 19”68 a Tokyo alle spalle di Andrè De Grasse, che a Parigi è stato eliminato in semifinale. Il neo campione olimpico dei 100 metri e sei volte oro mondiale Noah Lyles ha ripetuto il bronzo di tre anni fa a Tokyo con 19”70 perdendo l’imbattibilità che durava propria dalla finale a Cinque Cerchi nel Paese del Sol Levante. La Federazione statunitense ha annunciato che Lyles ha contratto il Covid lo scorso Martedì ma ha voluto correre lo stesso la finale.

Noah Lyles: “Martedì sono risultato positivo al Covid. Sono stato messo in quarantena nel Villaggio Olimpico e ho cercato di assumere farmaci autorizzati. Volevo correre. Mi è stato detto che era possibile. Quindi sono rimasto lontano dagli altri. Degli ultimi tre giorni questo è stato decisamente il migliore. Non posso dire di essere al 100%, ma più al 90-95%.”

Anche il due volte medagliato mondiale Erryon Knighton ha ripetuto il quarto posto di Tokyo correndo in 19”99. Il rappresentante della Repubblica Dominicana Alexander Ogando si è piazzato al quinto posto in 20”02 davanti a Tapiwanashe Makarawu dello Zimbabwe (20”10).

Finale 110 metri ostacoli

Il tre volte campione del mondo outdoor Grant Holloway ha vinto il primo oro olimpico della sua carriera sui 110 ostacoli in 12”99 (vento contrario di -0.1 m/s) tre anni dopo il secondo posto a Tokyo 2021 alle spalle del giamaicano Hansle Parchment.

Hollowway è arrivato a Parigi imbattuto in questa stagione sia a livello indoor sia a livello outdoor. Lo scorso Febbraio ha migliorato il suo record mondiale indoor sui 60 metri ostacoli con 7”27 ai Campionati statunitensi. All’aperto l’ostacolista della Virginia ha vinto ai Trials di Eugene sfiorando di sei centesimi di secondo il record del mondo dei 110 metri di Aries Merritt con 12”86. In queste Olimpiadi ha sempre dominato vincendo sia la batteria in 13”01 e la semifinale in 12”98.

Grant Holloway: “Questa medaglia d’oro significa tutto per me. Ho sempre sognato il Grande Slam di titoli mondiali e olimpici. Sono davvero felice di come stanno andando le cose nella mia vita e nella mia carriera. Sapevo di essere in grado di completare l’impresa. Sto correndo molto bene quest’anno. Sono davvero in grande forma. Voglio proseguire su questa strada. Non vedo l’ora delle sfide future che mi aspettano. Il futuro è luminoso”.

Daniel Roberts ha completato la doppietta statunitense vincendo l’argento in 13”09 per appena tre millesimi di secondo sul giamaicano Rasheed Broadbell in un combattutissimo arrivo al photo-finish.

Il giovane spagnolo Enrique Llopis è stato il migliore degli europei in quarta posizione in 13”20 davanti al campione giapponese 2024 Rachid Muratake (13”21) e allo statunitense Freddie Crittenden (13”32). I due giamaicani Orlando Bennett e Hansle Parchment si sono classificati rispettivamente al settimo e all’ottavo posto in 13”34 e in 13”39.

Finale salto in lungo femminile

La statunitense Tara Davis Woodhall ha vinto la medaglia d’oro olimpica del salto in lungo femminile con l’eccellente misura di 7.10m un anno dopo aver conquistato l’argento ai Mondiali di Budapest. La campionessa olimpica in carica Malaika Mihambo è salita ancora sul podio vincendo l’argento con 6.98m dopo l’oro di tre ani fa a Tokyo. La campionessa NCAA del lungo e del triplo del 2013 Jasmine Moore si è aggiudicata il bronzo con 6.96m pochi giorni dopo il terzo posto nel salto triplo. L’ultima saltatrice in grado di vincere due medaglie nel lungo e nel triplo alle Olimpiadi fu Tatyana Lebedeva nell’edizione di Atene del 2004.

Davis Woodhall é diventata la quarta saltatrice statunitense in lungo a vincere l’oro olimpico nel lungo dopo Jackie Joyner Kersee (Seul 1988), Brittney Reese (Londra 2012) e Tianna Bartoletta (Rio de Janeiro 2016).

La vice campionessa europea Larissa Iapichino è arrivata quarta con un salto da 6.87m al secondo tentativo a soli nove centimetri dalla medaglia di bronzo. La figlia d’arte di Fiona May (due volte argento olimpico ad Atlanta 1996 e a Sydney 2000) ha realizzato una serie molto regolare con quattro salti oltre i 6.70m (due volte 6.78m, 6.83m e 6.85m). Larissa ha ottenuto il suo miglior piazzamento in una rassegna globale dopo il quinto posto ai Mondiali di Budapest.

Larissa Iapichino: “Sono stata molto costante, ma non c’è stata la punta. Non posso essere contenta per aver realizzato la stessa misura che avevo fatto in qualificazione al mattino. Era fattibile, alla mia portata, un’opportunità immensa. Mi dispiace essermi fatta scivolare la medaglia dalle mani. Stavo molto bene dal punto di vista tecnico, però oggi si è accesa una piccola fiamma e non la miccia. È mancato qualcosa. Quasi mi viene da dire che non ho creduto abbastanza in me stessa. Penso che siano state le lezioni più importanti. Ora voglio continuare a lavorare. Tra quattro anni cercherò di non farmi sfuggire l’occasione”.

La nigeriana Ese Brume, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021, si è piazzata al quinto posto con 6.70m davanti alla statunitense Monae Nichols (6.67m).

Moore ha preso il comando con un salto da 6.96m al primo tentativo, mentre Davis Woodhall è partita con un salto da 6.93m. Iapichino ha esordito con un salto da 6.78m superando di un centimetro Mihambo (6.77m) al primo tentativo. Mihambo ha fatto registrare 6.81m al secondo tentativo. Iapichino ha risposto alla tedesca con il suo miglior salto di giornata di 6.87m portandosi in zona podio.

Davis Woodhall ha superato Moore con 7.05m alla seconda prova portandosi al comando.

Mihambo si è migliorata con 6.95m alla terza prova superando Iapichino nella lotta per il podio.

Dopo un salto da 6.95m alla terza prova Davis Woodhall ha avvicinato il record personale con il salto vincente da 7.10m al quarto tentativo. Al quinto tentativo Mihambo avvicina i 7 metri con un salto da 6.98m.

Davis Woodhall è imbattuta in questa stagione e ha vinto il il titolo statunitense indoor con 7.18m ad Albuquerque e l’oro mondiale indoor a Glasgow lo scorso Marzo con 7.07m. Si mise in luce nel 2021 quando portò il primato personale a 7.14m e vinse i titoli NCAA indoor e outdoor. Dal 2022 Tara è sposata con il campione paralimpico Hunter Woodhall, che ha abbracciato in tribuna dopo la conquista
della medaglia d’oro olimpica.

Tara Davis Woodhall: “Ho sognato questo momento per tutta la mia vita. Ho iniziato con l’atletica a quattro anni. Tutto l’anno mi sono scritta queste cifre: 8-0-8 (8 Agosto). E’ il giorno della mia vittoria olimpica. Avere qui con me mio marito Hunter Woodhall a Parigi ha significato molto. Abbiamo lavorato molto duramente in questa stagione. Non vedo l’ora di tornare a Parigi per le Paralimpiadi per sostenere mio marito. Sarà davvero speciale”.

Malaika Mihambo: “Le ultime settimane sono state molto difficili. Ho una tosse molto forte e faccio fatica a dormire di notte. Considerando questi problemi sono davvero orgogliosa della mia prestazione. Dopo il giro d’onore mi mancava il fiato. Era già successo due anni fa agli Europei di Monaco quando ero guarita dal Covid. Anche quest’anno sono risultata positiva, e il fatto di aver terminato la gara senza fiato è una conseguenza del Covid. Devo riprendermi. Spero che la situazione possa migliorare presto”.

Lancio del giavellotto maschile

Il ventisettenne pachistano Arshad Nadeem si è laureato campione olimpico del lancio del giavellotto con il record asiatico e il primato olimpico di 92.97m realizzato al secondo tentativo. Il Pachistan festeggia il primo oro olimpico nell’atletica. Nadeem aveva già vinto il titolo dei Giochi del Commonwealth a Birmingham nel 2022.

Il campione olimpico di Tokyo 2021 Neeraj Chopra ha vinto l’argento con la misura di 89.45m realizzata al secondo tentativo.

Nadeem fu quinto nella precedente edizione delle Olimpiadi di Tokyo nella gara vinta da Chopra con 87.58m. Lo scorso anno Chopra trionfò ai Mondiali di Budapest davanti a Nadeem con un divario ridotto da tre metri a 35 centimetri.

Arshad Nadeem: “Io e Neeraj Chopra siamo buoni amici.. Quando siamo all’estero per allenarci o per una gara, ci parliamo e rimaniamo in contatto, ma quando ci sfidiamo in gara, pensiamo solo a noi stessi. L’India è il nostro paese vicino,. La gente di entrambi i paesi dice tante cose a riguardo dell’India e del Pakistan, ma questo è quello che ci insegna il nostro paese”.

Il campione europeo Jakub Vadlejch è andato in terza posizione con 88.50m al terzo lancio, ma il due volte campione mondiale di Doha 2019 e di Eugene 2022 Anderson Peters di Grenada ha superato il lanciatore della Cechia con un lancio da 88.54m al quarto tentativo aggiudicandosi la medaglia di bronzo. Peters sale per la prima volta in carriera sul podio olimpico.

La geografia del giavellotto maschile è cambiata radicalmente negli ultimi anni. Dopo anni di dominio della Germania e dei paesi baltici le forze dominanti sono Pakistan, India e Grenada.

Eptatlon femminile

La due volte campionessa mondiale Katarina Johnson Thompson ha concluso la prima giornata al comando dopo quattro prove con 4055 punti davanti alla campionessa olimpica in carica Nafissatou Thiam (4007 punti) e la statunitense Anna Hall (3956 punti).

Johnson Thompson ha iniziato la gara stabilendo il record stagionale con 13”40 sui 100 metri ostacoli prima di superare la misura di 1.92m nel salto in alto al terzo tentativo. Johnson Thompson ha realizzato la sua miglior misura nel salto in alto dai Mondiali di Doha 2019, dove vinse la medaglia d’oro battendo Thiam.

Thiam ha iniziato la difesa del suo titolo olimpico correndo i 100 metri ostacoli in 13”56, tempo notevolmente più veloce rispetto al 13”74 realizzato in occasione della vittoria agli Europei di Roma lo scorso Giugno. L’eptatleta belga ha superato la misura alla quota di 1.92m ma ha commesso tre errori a 1.95m.

La primatista svizzera dell’eptathlon e del salto in lungo Annik Kaelin ha fatto registrare il miglior tempo dei 100 metri ostacoli con un eccellente 12”86 ed era settima dopo due prove con 2047 punti.

La polacca Adrianna Sulek ha vinto la prima batteria dei 100 metri ostacoli in 13”32 esattamente sei mesi dopo aver partorito il primo figlio.

Hall é salita al terzo posto della classifica generale con 2164 punti dopo aver superato la misura di 1.89m nel salto in alto.

Thiam ha eguagliato il record personale con 15.44m nel getto del peso riportandosi al comando nella classifica generale con 3070 punti dopo tre prove, 50 in più rispetto a Johnson Thompson, che ha migliorato il record personale con 14.44m in una specialità a lei meno congegnale. Hall ha lanciato a 14.11m mantenendosi al terzo posto con 2965 punti.

Johnson Thompson ha corso il tempo più veloce sui 200 metri con 23”44 concludendo la prima giornata al comando con 4055 punti. La britannica ha 46 punti di vantaggio su Thiam, che ha fatto registrare 24”46 sui 200 metri. Hall è terza a 99 punti da Johnson Thompson dopo il 23”89 sui 200 metri.

Sveva Gerevini ha iniziato il suo eptathlon con il nono posto complessivo in 13”40 sui 100 metri ostacoli, a cinque centesimi dal record personale di 13”35. La laureata in radiologia ha superato 1.71m e 1.74 al secondo tentativo nel salto in alto prima di migliorare il record personale di 19 centimetri nel getto del peso con 12.80m. L’atleta cremonese ha vinto la sua serie dei 200 metri in 23”58 davanti ad Anna Hall, avvicinando di 11 centesimi di secondo il record personale di questa specialità realizzato l’anno scorso. L’atleta allenata da Pietro Frittoli ha concluso la prima giornata al tredicesimo posto con 3703 punti, a -32 dal parziale del record italiano realizzato in occasione degli Europei di Roma.

Katarina Johnson Thompson: “Ero in grande forma per correre un grande 200 metri e sono delusa dal tempo. Speravo di avvicinare il muro dei 23 secondi ma questo è l’eptathlon. Ero molto stanca al termine della prima giornata”.

Batterie staffette 4×100 maschili

Il team statunitense formato da Fred Kerley, Christian Coleman, Kyree King e Courtney Lindsey ha vinto la prima batteria stabilendo il tempo più veloce dell’intero turno eliminatorio con 37”47. Nella finale di venerdì gli Stati Uniti inseguono la loro prima medaglia d’oro alle Olimpiadi dall’edizione di Sydney 2000.

Il finalista mondiale e olimpico Akani Simbine ha guidato il Sudafrica al secondo posto in 37”94. Il quartetto britannico formato da Jeremiah Azu, Louie Hinchliffe, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell Blake si è qualificato direttamente grazie al terzo posto in 38”04 precedendo per due centesimi di secondo il Giappone (38”06) in un combattuto arrivo al photo-finish.

I campioni olimpici ed europei dell’Italia (Matteo Melluzzo, Marcel Jacobs, Eseosa Desalu e Filppo Tortu) hanno tagliato il traguardo al quinto posto in 38”07 qualificandosi con il secondo miglior tempo di ripescaggio.

Marcell Jacobs: “E’ andata. Siamo comunque contenti di essere entrati in finale ed era questo l’obiettivo principale. Non siamo stati molto fortunati con la batteria perché con il nostro tempo avremmo vinto la seconda batteria, per avere quindi una corsia migliore in finale, ma fa parte del gioco. C’è qualcosa da sistemare e faremo una riunione per capire cosa ha funzionato e cosa meno. Siamo pronti a giocarci il tutto per tutto domani, con un’altra energia. Ho avuto la sensazione di essere andato molto forte, però il cambio non ha aiutato perché sicuramente abbiamo perso qualcosa. Non abbiamo rischiato ma possiamo limare qualcosa”.

Filippo Tortu: “Una gara sufficiente per la finale, anche se non per le nostre ambizioni. Sarà complicato lottare contro i migliori, però non ci diamo per vinti”.

Matteo Melluzzo: “Bellissimo correre qui ai Giochi con i campioni olimpici. Credo di aver fatto una buona frazione. Avevamo un po’ di timore, ma ci siamo”.

Eseosa Desalu: “Ho corso discretamente, a poche ore dalla semifinale dei 200 metri. Il cambio con Marcell è stato un po’ schiacciato, ma era giusto farli in sicurezza. Ho un giorno per recuperare. Venerdì c’è da correre forte”.

Con questo tempo gli azzurri avrebbero vinto la seconda batteria che è andata alla formazione cinese (Zhjan Deng, Zhenye Xie, Haibin Yan and Jiapen Cheng) che si è imposta davanti ai francesi Meba Zeze, Jeff Erius, Ryan Zeze e Pablo Mateo che hanno fermato il cronometro in 38”34 davanti al Canada (38”39). La Giamaica è stata sorprendentemente eliminata con il quarto posto in 38”46 dopo due errori nei cambi tra Jelani Walker e Jehlani Gordon e tra Gordon e il vice campione olimpico dei 100 metri Kishane Thompson.

Batterie staffetta 4×100 femminile

La vice campionessa olimpica dei 100 metri Sha’Carri Richardson ha trascinato la staffetta 4×100 femminile statunitense alla vittoria in batteria con il miglior tempo assoluto di 41”94. Richardon aveva un metro di svantaggio nei confronti della tedesca Rebekka Haase quando ha ricevuto il testimone dalla campionessa olimpica dei 200 metri Gabby Thomas ma ha recuperato il gap in ultima frazione vincendo sulle tedesche

Sophie Junk, Lisa Mayer, Gina Luckenkemper e Rebekka Haase), che si sono piazzate al secondo posto con 42”15. La finalista olimpica dei 100 metri Mujinga Kambundji ha trascinato la Svizzera alla qualificazione diretta per la finale con il terzo posto in 42”38. Le azzurre Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Irene Siragusa e Arianna De Masi sono state eliminate con il sesto posto in 43”03. Le azzurre sono avanzate di una posizione dopo la squalifica della Costa d’Avorio.

Il quartetto britannico formato da Bianca Williams, Imani Lansiquot, Amy Hunt e Desirée Henry ha dominato la seconda batteria in 42”03 centrando la qualificazione con il secondo tempo complessivo. La Francia si è qualificata con il secondo posto in 42”13 davanti alla Giamaica (42”36). Il Canada (record nazionale di 42”50) e l’Olanda (42”64) hanno passato il turno per ripescaggio.

Semifinali 1500 metri femminili

La primatista e campionessa mondiale e oro olimpico in carica Faith Kipyegon si è aggiudicata la prima semifinale in 3’58”64 davanti alla britannica Georgia Bell (3’59”49), alla statunitense Elle St. Pierre (3’59”74) e alla britannica Laura Muir (3’59”83). La spagnola Agueda Marques si è qualificata con il sesto posto in 4’01”90. Ludovica Cavalli si è ben difesa fermando il cronometro in un buon 4’03”59.

L’etiope Diribe Weltej ha fatto registrare il tempo più veloce nelle semifinali dei 1500 metri femminili con un eccellente 3’55”10 precedendo l’australiana Jessica Hull (3’55”40), la statunitense Nikki Hiltz (3’56”17), l’etiope Gudaf Tsegay (3’56”41) e la keniana Susan Ejore (3’56”57). L’azzurra Sintayehu Vissa ha battuto dopo 42 anni il record italiano di Gabriella Dorio con l’eccellente tempo di 3’58”11 classificandosi decima nella seconda batteria, ma non è bastato per entrare in finale.

Vissa ha tolto ben 54 centesimi di secondo al record italiano stabilito nel 1982 dalla campionessa olimpica Gabriella Dorio con 3’58”65 a Tirrenia nel 1982. Vissa è stata adottata quando viveva in un orfanotrofio da una famiglia friulana originaria di Pozzecco di Bertiolo in provincia di Udine. La portacolori dell’Atletica Brugnera Friulintagli si allena a Bolulder in Colorado sotto la guida dell’ex primatista statunitense Dathan Ritzenheim.

Sintayehu Vissa: “Per ora mi prendo il record italiano, poi la finale arriverà, e ce ne saranno altre di gare. E’ un onore essere diventata la prima italiana a battere questo record dopo tanti anni. Mi ripaga del duro lavoro e delle scelte che ho fatto. La gara è stata bellissima. Me l’avevano detto tutti che non avevo nulla da perdere, e quindi ho osato pensando sempre a rimanere vicina a chi avevo davanti. Se devo crescere in questo modo, va bene così e qui ho vissuto un sogno”.

Anche la spagnola Marta Perez ha migliorato il record nazionale di Natalia Rodriguez (3’59”31 a Rieti) fermando il cronometro in 3’57”75 ma non è bastato per accedere alla finale.

Le semifinali di Parigi hanno fatto registrare altri tre primati nazionali della francese Agathe Guillemot (3’56”69), della polacca Weronika Lizakowka (3’57”31) e della neozelandese Maia Ramsden (4’02”20).

Qualificazioni del getto del peso femminile

La campionessa mondiale indoor di Glasgow 2024 Sarah Mitton ha fatto registrare la migliore prestazione del turno di qualificazione con 19.77m. La neozelandese Maddison Lee Wesche ha realizzato la seconda miglior misura con 19.25m precedendo di un solo centimetro la vice campionessa mondiale indoor Yemisi Ogunleye (19.24m). La campionessa europea Jessica Schilder ha sfiorato i 19 metri con 18.92m. La due volte campionessa mondiale Chase Jackson non ha passato il turno con 17.60m.

Batterie di ripescaggio dei 100 metri ostacoli femminili

La sudafricana Marione Fourie ha corso il tempo più veloce nella prima batteria di ripescaggio con 12”79 battendo l’olandese Maakye Thin-A-Lim (12”87). La finlandese Lotta Harala si é aggiudicata la seconda batteria in 12”86 precedendo di tre centesimi di secondo la giapponese Yumi Tanaka (12”89).

La liberiana Ebony Morrison si é qualificata per le semifinali nella seconda batteria con 12”82. L’equadoregna Maribel Caicedo si è qualificata battendo la finlandese Reetta Hurske per due millesimi di secondo con 12”83.

800 metri maschili batterie di ripescaggio

Lo statunitense Brandon Miller ha fatto registrare il tempo più veloce nelle batterie di ripescaggio degli 800 metri con 1’44”21. Mohamed Al Gouaned ha eguagliato il record personale con 1’44”37 piazzandosi al secondo posto davanti a Tobias Gronstad (1’44”57 record personale).

Il messicano Jesus Lopez si è aggiudicato la seconda batteria in 1’45”13 davanti allo spagnolo Adrian Ben (1’45”37). L’azzurro Simone Barontini si é qualificato per le semifinali vincendo la terza batteria in 1’45”56 davanti al francese Benjamin Robert (1’45”83).

Sport OK Junior