Gianmarco Tamberi ha ufficializzato ieri sera nel corso della diretta del Festival di Sanremo, dove era stato invitato anche per un breve duetto vocale da eseguire con Lorenzo Jovanotti, che proseguirà la carriera agonistica e ha dato appuntamento per le Olimpiadi di Los Angeles 2028, facendo quindi intendere che vuole impegnarsi sino a quella data nonostante il fatto che il 1° giugno di quest’anno compirà 33 anni.

 

Certamente una bellissima notizia da un punto di vista sportivo, in quanto il saltatore marchigiano rappresenta sicuramente, insieme a Marcell Jacobs, l’icona assoluta dell’atletica italiana nel mondo, oltretutto essendo l’unico ad avere vinto qualsiasi titolo possibile a livello delle principali manifestazioni internazionali, ma sinceramente non mi è piaciuto il modo scelto, al termine di tre settimane in cui aveva alimentato una serie di dubbi con il post iniziale su Instagram che recitava “Forse è giunto il momento di prendere quella decisione”.

Personalmente mi sono sempre stupito delle tante critiche che, in vari momenti della sua carriera sono piovute addosso a Tamberi per il suo carattere schietto ed estroverso, perché a mio avviso era sempre tutto in ogni caso realmente strumentale alla sua attività sportiva, come anche quest’estate in occasione dei momenti complicati da lui vissuti a causa degli attacchi di colica renale, che ha voluto documentare con video e foto postati sulla sua pagina Instagram, diventata di fatto la sua principale fonte d’informazione, cosa che a tanti è sembrata eccessiva, a mio avviso senza motivo, perché era giusto che lui potesse in qualche modo esorcizzare il suo dramma sportivo come meglio credesse.

Quanto accaduto dal 22 gennaio a ieri sera invece è qualcosa di diverso, perché un atleta del suo prestigio deve anche essere un esempio indelebile per tutti, in particolare a livello sportivo, e giocare sapientemente sull’equivoco delle mezze frasi scritte solo per creare interesse e attesa, su un argomento così importante quale avrebbe potuto essere quello dell’annuncio del suo ritiro agonistico, lo trovo personalmente superfluo, premesso che ero certo sin da subito che proprio quella frase scritta in quel modo volesse intendere esattamente il contrario di quanto in tanti hanno voluto credere, come si può leggere dall’ultimo paragrafo del mio articolo di quel giorno.

In definitiva la sensazione netta è che tutto questo tam tam mediatico da lui generato negli ultimi 21 giorni, fosse strumentale solamente a quanto presumibilmente verrà comunicato oggi pomeriggio dalle 14,30 presso l’Hotel Miramare Palace di Sanremo, in una conferenza stampa indetta dal suo sponsor BMW Italia, la cui locandina di presentazione recita che si parlerà di “FUTURO”, quasi certamente non quello di Tamberi ma proprio del suo sponsor, anche se ovviamente parlerà a lungo anche del suo futuro agonistico.

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Per dovere di cronaca questa la sintesi delle parole di Tamberi durante la diretta del Festival: “Dopo Parigi sono stati dei mesi molto duri. Quando si prova con tutto se stesso a rincorrere un obiettivo e lo sfiori con un dito perdi la fiducia, perdi il coraggio di rimetterti in gioco, perché sai che è stato proprio quel gioco in qualche modo a farti star male. Mi sono però reso conto che quello che ha fatto la differenza davvero non sono mai state le vittorie ma la volontà di riprovarci, anche quando quelle difficoltà sembravano insormontabili. Oggi ho tantissima paura, ma è molta più la voglia di riprovarci, di rimettermi in gioco e di poter dare la speranza. Quindi ci vediamo a Los Angeles 2028”.

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